Disney Channel è sempre stata una garanzia per alcuni di noi. Prima della piattaforma streaming, infatti, esisteva un canale che 24h su 24 mandava in onda tutte le Serie Tv e gli Original Movie targati Disney. Proprio da questo spazio sono alcuni dei successi più indimenticabili degli ultimi anni: High School Musical, Zack e Cody Al Grand Hotel, Hannah Montana, That’s So Raven. Quest’ultimo, in modo particolare, è riuscito – anche se con una crescita più lenta – a tenere banco con ben quattro stagioni dal grande successo. La serie, ancora oggi, è una delle più apprezzate dai malinconici Disney, e proprio grazie a loro adesso godiamo di A Casa Di Raven, disponibile sulla piattaforma streaming Disney +.
Ma cosa ci piaceva davvero di That’s So Raven? Facciamo un viaggio riepilogativo, curiamo la nostra malinconia!
That’s So Raven apparentemente, ma solo apparentemente, racconta le vicende di una normalissima studentessa delle superiori che – insieme ai suoi amici – vive tutti i cliché dell’adolescenza: le bulle della scuola, gli amori non corrisposti, il ballo scolastico, la passione per la moda. Fin dal primo momento, però, scopriamo che in realtà la ragazza che abbiamo di fronte è totalmente diversa rispetto alle altre, rispetto a noi. Raven, infatti, possiede il dono della predizione. In modo assolutamente casuale la sua mente le dà la possibilità di scoprire alcuni frammenti di vita che faranno parte di un futuro a volte poco chiaro, altre volte ben preciso. Ed è proprio su questa base che That’s So Raven diventa estremamente interessante riuscendo anche a covare dentro di sé una profondità che in una Serie Tv Disney Channel non è sempre è ovvia.
Le visioni che Raven vede, spesso, cercano di metterla in guardia di fronte a un pericolo che in realtà non esiste. La ragazza le interpreta catastroficamente vedendo in loro la certezza che il dramma si consumerà, ma spesso è proprio cercando di ostacolarle che tutto diventerà vero. In un certo senso, così, la serie sembra voler far percepire quanto in realtà la ragazza che abbiamo di fronte, nonostante il dono, non sia altro che incosciente esattamente quanto noi di fronte al futuro. Non sono le visioni il punto chiave, ma come queste vengono affrontate. Ed è qui che Raven entra totalmente nel pallone non capendo che sforzarsi per non fare andare le cose naturalmente spesso significa auto sabotarsi.
Ma allora That’s So Raven è una serie che parla del destino?
No. That’s So Raven parla della nostra paura del futuro, del nostro non voler accettare ciò che verrà semplicemente perché ne abbiamo timore, non importa quale sia il piano prestabilito. Raven ha cercato di remare contro le sue visioni per tutta la sua vita, ma solo grazie alla sua famiglia e ai suoi amici comprenderà che loro non sono altro che un dettaglio irrilevante che cerca di farle sbirciare dalla finestra del domani, perché nonostante tutto oggi è ancora oggi, e così ogni giorno.
Il finale di That’s So Rave, nel frattempo, diventa un collant tra questa serie e un’altra. Cory Alla Casa Bianca vi dice qualcosa?
Facciamo un passo indietro. That’s So Raven si conclude con una quarta stagione in cui la protagonista, finalmente, si diploma e inizia a lavorare nel mondo della moda. La sua impresa all’interno dell’agenzia in cui viene scelta si fa sempre più complicata anche a causa del capo malefico e viziato per cui si trova a dover lavorare. Dopo il diploma, Victor – suo padre – viene chiamato dal Presidente degli Stati Uniti per lavorare come chef ufficiale della Casa Bianca, insieme a lui partirà anche Cory che diventerà poi il protagonista ufficiale della nuova Serie Tv Disney Channel. Raven ,invece, sceglie di rimanere a San Francisco con l’obiettivo di terminare i suoi studi stilistici, salutando i telespettatori che adesso sono pronti a vivere una storia lontana dalle sue visioni, con suo fratello e il padre al timone.