Tutto in Famiglia è una delle sitcom più famose e apprezzate degli anni 2000: andata in onda su Italia 1 dal 2004 al 2007, ha rappresentato per molti spettatori il primo approccio al mondo delle serie tv. Creata dal famoso Damon Wayans (di cui abbiamo svelato i segreti in questo articolo) in lingua orginale il titolo My Wife and Kids racchiudeva in poche, semplici parole le premesse della comedy.
Protagonisti della serie sono i Kyle, una famiglia afro-americana molto caotica e divertente: i due genitori, Michael e Janet, imparano col tempo a gestire i propri figli durante la delicata fase della crescita e, soprattutto, dell’emancipazione adolescenziale. I caratteri irriverenti ed eccentrici dei genitori non aiutano molto Junior, Claire e Kady a trovare il proprio spazio all’interno della vita familiare, ma crea una divertente serie di gag comiche che, nel tempo, sono diventate dei classici del genere.
La serie è composta da cinque stagioni e, nonostante l’affetto con cui molti spettatori ricordano Tutto in Famiglia, è stata cancellata per i bassi indici d’ascolto raccolti negli ultimi episodi: proprio per questo non esiste un finale conclusivo. Nelle ultime puntate, infatti, si apre un notevole cliffhanger all’interno della storia: Janet scopre di essere nuovamente incinta e i due si ritrovano a dover venire a patti con l’idea di ricominciare daccapo la propria vita di genitori.
Come in molte sitcom del periodo, Tutto in Famiglia ha dovuto affrontare alcuni cambiamenti non indifferenti da una stagione all’altra. Uno dei più importanti – e soprattutto improvvisi – riguarda il cambio di attrice della figlia Claire dalla prima alla seconda stagione della sere. Tanti spettatori si sono chiesti a cosa sia stato dovuto questo recasting e, dopo molto anni, il mistero verrà risolto.
Durante la prima stagione il casting della famiglia Kyle era stato fatto con attenzione: oltre a Damon Wayans e Tisha Campbell-Martin nei panni dei genitori, i tre figli erano rispettivamente George O. Gore II, Jazz Raycole e Parker McKenna Posey.
Le due figlie minori però erano interpretate da attrici minorenni per rispecchiare al meglio l’età dei loro personaggi: Claire aveva infatti 13 anni, mentre Kady solo 6 all’inizio della prima stagione (una sitcom nostalgica dell’infanzia spensierata). Per poter partecipare alle riprese di Tutto in Famiglia, quindi, le volontà dei loro genitori dovevano non solo essere rispettate, ma dettavano letteralmente legge.
Molto spesso nei teen drama gli attori scelti non sono adolescenti proprio per le diverse tutele che bisogna sottoscrivere quando si ha a che fare con minorenni: non solo a livello di ore di lavoro, ma anche per quanto riguarda temi più delicati come le scene di nudo, la sessualità e altre motivazioni di questo tipo.
Inizialmente il personaggio di Claire era infatti completamente diverso non solo dal resto della sua famiglia, ma anche da ciò che ne è poi diventato nelle stagioni successive: una ragazza intelligente e perspicace, molto attenta al proprio aspetto esteriore e alle mode. Un tocco di superificalità che ben contrastava l’ottusità del fratello maggiore e la vivacità della sorella minore. Insomma un vero mix di autostima e humor.
Con l’arrivo della seconda stagione, però, la Claire che gli spettatori avevano molto amato era completamente sparita: Jazz Raycole non aveva più la parte, ma al suo posto era stata ingaggiata una giovane Jennifer Freeman. Le due attrici non potevano essere più diverse: mentre la prima aveva una carnagione molto più scura e una corporatura magra ed esile, la seconda era visibilmente più chiara, più alta e più simile all’attrice che ne interpretava la madre.
Anche a livello caratteriale c’erano stati dei cambiamenti: non più un concentrato di risposte sarcastiche e vanità, ma una ragazza acqua e sapone, forse un po’ ingenua, ma sicuramente molto più docile e svampita.
Cos’è dunque successo tra la prima e la seconda stagione di Tutto in Famiglia?
Le motivazioni inizialmente sembravano ricondurre questo importante cambiamento a una scelta pratica messa in atto dai produttori della serie: avevano bisogno non solo di un’attrice leggermente più adulta – e quindi in grado di mantenere i ritmi serrati di una sitcom -, ma anche di una ragazza che assomigliasse di più agli altri componenti della famiglia.
In un’intervista rilasciata anni dopo, Raycole spiega così il recast del suo personaggio:
“Avevo 12 anni quando ho accettato quel lavoro. I produttori volevano un qualcosa di diverso, un qualcuno di più grande. Non ero pronta per quella parte. Alla fine sono andata a New York per ballare, la mia passione maggiore. Ringrazio Dio per questo perchè in questo modo ho avuto modo di crescere e viaggiare.”
“I was 12 years old when I got that job. The producers wanted a different thing, they wanted someone a little bit older. I wasn’t ready for that,” Raycole revealed. “I ended up going to New York to dance, which was my first passion. I really thank God for that because I got to grow and travel.”
In questa intervista la versione dei fatti dell’attrice serve a contrastare quelli che per anni sono state le voci riguardanti il suo abbandono di Tutto in Famiglia.
Per anni infatti la storia sembra completamente diversa: la scelta di trovare una sostituta per il personaggio di Claire pare non essere stata in mano ai produttori della serie, ma sembrava essere venuta direttamente dalla madre dell’attrice. Nella seconda stagione, infatti, la secondogenità della famiglia Kyle avrebbe dovuto affrontare una storyline più complessa di quelle viste prima: la sua migliore amica Charmaine (interpretata da Raven-Symone) sarebbe dovuta rimanere incinta e le due avrebbero dovuto affrontare le complicazioni di questa gravidanza.
Per la madre di Raycole questo tema era troppo adulto e serio per sua figlia, motivo per cui l’attrice non ha più indossato i panni del personaggio. Cambiando attrice, però, i produttori hanno avuto la possibiltà di continuare nella direzione artistica scelta, portando questo argomento all’interno della seconda stagione.
Tutto in Famiglia è una sitcom leggera e molto divertente, ma ha anche avuto la possibilità di sviscerare e illustrare problemi e imprevisti che ogni famiglia ha la possibilità di incontrare: nonostante l’apparente immaturità dei genitori Michael e Janet, questi temi non sono mai trattati con supericialità, ma sempre con la giusta dose di saggezza, modernità e affetto. Un grande insegnamento per una serie tv comica che, andata in onda agli inizi del 2000, può ancora risultare molto in linea con la contemporaneità.