Non ci sarebbe niente da dire. Malcolm è una serie che non ha bisogno di presentazioni.
Il mio primo appuntamento non fu con una ragazza, ma con questa serie TV. Finita scuola di corsa a casa, zaino buttato nell’angolo, pranzo con l’imbuto e poi Dragon Ball, Simpson e Malcolm. Immancabili!!!!
Una delle serie TV più divertenti che si siano mai viste!!!!
Un miscuglio tra demenza, comicità, personaggi surreali, teen-drama, parodie e chi più ne ha più ne metta. Un susseguirsi senza fine di risate e situazioni inverosimili. Personaggi che sembrano usciti direttamente da un manicomio o dai peggiori bar di Caracas.
Serie coloratissima, bizzarra e divertentissima.
La saga gira intorno a Malcolm, l’unico “normale” della sua famiglia, e delle sue vicende scolastiche e familiari. Tuttavia il sopracitato ragazzo serve giusto a dare il nome alla serie. Perchè in “Malcolm in The middle” è impossibile inquadrare un protagonista. La serie è talmente veloce e piena zeppa di situazioni inverosimili, che lo spettatore non ha neanche il tempo di capirci qualcosa. Scordatevi continuity, spiegazioni, coerenza di trama o cavolate varie. In Malcolm tutto è lasciato al caso. Il mio primo approccio con Bryan Cranston tra l’altro. Lo so, sto facendo un’accozzaglia di frasi senza senso. Ma stiamo parlando di Malcolm! È impossibile parlarne seguendo un determinato schema! È una serie fuori dal normale!
Basta! Sto ricominciando! D’ora in avanti mi limiterò ad elencare i 10 motivi per cui questa serie mi manca da matti!!!
1) ADOLESCENZA
Come ogni volta che parlo di una serie andata, devo assolutamente evidenziare il periodo in cui la seguivo. Parlare di Malcolm, per me, significa rituffarmi nel periodo della scuola, delle prime cotte, degli amici, delle merende, della voglia di diventar grande e delle tempeste ormonali. Sono solito affibbiare un certo periodo della mia vita con alcuni elementi cruciali. Malcolm è uno di quegli elementi. E quando mi imbatto in qualche sua rimembranza, non posso evitare di ripensare a quel periodo spensierato e perfetto nella sua imperfezione. Forse mi manca questa serie perchè, fondamentalmente, mi manca com’ero in quel periodo.
2) DIVERTENTE
Poche serie TV possono essere considerate divertenti, almeno la metà, di Malcolm. Uno di quei prodotti a cui non importava cosa ti girava per la testa mentre la seguivi, ma riusciva lo stesso a strapparti un sorriso. Il tasso di comicità demenziale e parodistico, di questa serie, non ha eguali, almeno secondo me. Divertente senza freni! Non avevi il tempo di metabolizzare una scena, che già ridevi per la successiva. Inimitabile!
3) DRAMMI ADOLESCENZIALI
Serie comica senz’altro, ma la morale ci deve essere comunque! In fondo Malcolm è un prodotto che tratta di adolescenti e del loro rapporto con famiglia, scuola e amore. Le innumerevoli sequenze comiche venivano adattate a quel contesto. Ciascun personaggio, dal più giovane al più vecchio, è stato permeato allo spirito della serie. Malcolm & co devono fare i conti con i primi amori, rifiuti e rinunce cui l’adolescenza ci costringe. Forse parlare di drammi in questa serie può risultare, molto, fuori luogo. Ma altro termine per definire il rapporto teen-ager e adolescenza, secondo me, non c’è. Malcolm mi manca anche per questo. Perchè dissacrava, molto bene, la tempesta che un adolescente ha nel proprio cervello.
4) CRETINATE
Mi mancano come l’aria le miriadi di cretinate che venivano sparate in quel telefilm. La serie veniva condita da personaggi surreali e dalle stupidaggini che dicevano. Era impossibile che passassero 2 minuti senza che qualcuno sparasse uno sfondone clamoroso. Le boiate che ho sentito dire in quella serie non le ho sentite da nessun’altra parte. Il “Blallo” di Reese è diventato un cult.
5) SURREALE
Se oggi facessero una serie surreale quanto Malcolm penso che non riscuoterebbe il successo di quest’ultima. All’epoca non si ambiva alla perfezione e spesso alcune dinamiche della trama venivano lasciate al caso. Non parlo solo di Malcom ma del 90% di serie TV e cartoni a animati “Made in 90s”. Ma chissene frega! La perfezione non esiste! L’importante è ridere come babbuini quando si guarda un prodotto comico. Malcolm mi manca anche per questo. Perchè se ne fregava della coerenza e puntava a far ridere, anche se, doveva sfociare nell’irreale.
6) DEMENZIALE
Poco da dire! Mi manca la demenzialità a vagoni di questo telefilm. In alcuni punti le situazioni, caratterizzanti della trama, toccavano un picco di demezialità senza eguali. Talvolta ascoltavi i dialoghi e pensavi: “ma davvero lo stanno dicendo?”.
7) SFURIATE IN FAMIGLIA
Le sfuriate casalinghe in Malcolm raggiungevano un livello di pazzia allucinante. La madre che tornava da lavoro, incavolata nera, e faceva un bordello clamoroso; il padre che stava rimediando a qualche pastrocchio; Reese e Dewey che facevano il panico. In quella casa sembrava che ci fosse passato un carro di bisonti. E Urca ragazzi! Quelle scene e quell’atmosfera mi mancano da morire.
8) DEWEY
Alzi la mano chi non adora il buon Dewey. Una sagoma nel vero senso della parola. Quell’espressione a metà tra angelo e demonio, lo rendeva impossibile da odiare. La nonchalance con cui creava scompigli metterebbe in imbarazzo persino un elefante ubriaco. Mi faceva morire dal ridere solo a guardarlo e i dispetti che faceva ai suoi fratelli erano terribili. Chi non lo ha amato? Dai fatevi avanti!
9) REESE
Un altro personaggio stellare della serie. Il fratello che abbiamo tutti, o che vorremmo avere. Una frana negli studi, sempre fuori luogo, combinaguai, credulone e stupido all’inverosimile. Ogni volta che apriva bocca lo faceva per sfornare qualche sua “perla di saggezza”.
10) BRYAN CRANSTON
Non posso citare tutti i membri della famiglia, altrimenti i 10 motivi consisterebbero solo in quello. Dewey e Reese, a parer mio, meritavano una menzione particolare. Dovrei citare Francis, mamma Lois e Malcolm stesso, ma ho deciso di riservare questo posto a lui: Bryan Cranston. Il futuro Heisenberg, qui, interpreta il, decisamente sopra le righe, padre di Malcolm. Un personaggio geniale interpretato magistralmente. Nella serie faceva di tutto per dare l’esempio ma, puntualmente, finiva per fare molti più danni dei propri figli. Stupendi gli episodi in cui veniva beccato a combinare qualche guaio e veniva ricattato dalla sua prole. Allo scopo di non far infuriare la demoniaca Lois. Tempi comici superbi e una dubbia sanità mentale. D’altronde in quella famiglia chi era normale?