La fantascienza televisiva americana a cavallo del 2000 vede in Roswell un esperimento ben riuscito.
La serie narra le vicende di un gruppo di ragazzi che vivono nella cittadina del Nuovo Messico, conducendo una vita normale tra scuola e primi amori. Piccolo dettaglio: sono alieni in incognito!
Trasmesse le prime due stagioni dal network The WB, la terza passò alla UPN dopo aver rischiato di venire cancellata per i bassi ascolti. Salvata in extremis da un’orda di fan inferociti che minacciarono la Warner Bros a suon di bottigliette di tabasco, il condimento preferito dagli alieni, accompagnati dallo slogan Roswell is Hot. La campagna originale e molto apprezzata dalla stampa riuscì nell’intento di far approvare una seconda e una terza stagione.
Particolare e densa di sottotrame, Roswell ha avuto un largo seguito anche in Italia, nonostante qui le tesi cospirazioniste vengano accolte con il dovuto sospetto. Rispolveriamo qualche motivo per cui la serie è stata apprezzata e rimpianta.
Coppie scoppiettantiTutto è bene quel che comincia bene, con una bella tragedia sventata! La storia devia dall’ordinario dopo la sparatoria nel locale dove lavora Liz, la protagonista, che rimane fatalmente uccisa. Max, l’alieno intenerito, disobbedisce alle regole e la salva, lasciandole l’impronta argentata della sua mano sul corpo. E da lì, tutto precipita…