C’era 13 anni fa una cacciatrice che per la prima volta nella sua vita non si sentiva più il peso del mondo sulle spalle. La Bocca dell’Inferno era finalmente distrutta e Sunnydale con essa: la vita di Buffy poteva ricominciare…
Ma non è previsto un finale alla famiglia della mulino bianco per la nostra bionda Cacciatrice e per la Scooby Gang.
Con la fine dell’ultima puntata, Buffy per un istante crede davvero di poter tirare un sospiro di sollievo, ma il mondo si è riempito di cacciatrici e la storia ha un nuovo inizio…
La Scooby Gang si divide per radunare e addestrare il maggior numero di cacciatrici, e così si fonda una sorta di scuola in Scozia diretta ovviamente da Buffy e il suo fedele amico Xander, Willow e Kennedy scelgono il Brasile (mica sceme) e Giles se ne torna alla sua amata Londra, ma questa storia è già stata raccontata dalla serie a fumetti di Joss Whedon (uomo dalle mille potenzialità che non smetterò mai di ringraziare), ma, partendo proprio da qui, come si troverebbero oggi nel mondo i nostri amati personaggi?
I disastri e le crisi non sono finiti, ma la magia sì, e la strega rossa tra le più potenti al mondo si ritrova debole come la giovane Willow Rosenberg di 24 anni fa, ma non altrettanto sola o indifesa: dopo un senso di frustrazione iniziale, ed un vago risentimento nei confronti della vecchia amica Buffy Summers, ha colto al volo l‘opportunità di potersi sposare finalmente con la sua compagna Kennedy.
Trasferitesi a New York si godono una normale vita di coppia con la loro splendida bambina Tara: Wilow insegna alla Columbia University storia occulta, giusto per non buttare del tutto al vento anni di studi e pratiche magiche, Kennedy si limita a passare da un lavoro all’altro cercando si sbarcare il lunario e dedicandosi anima e corpo alla bimbetta, con un vago senso di rimpianto di quella vita da cacciatrice che aveva potuto assaporare giusto per pochi anni.
Non vorrei essere io a comunicarvi questa notizia shock, ma Dawn è cresciuta e il legame con Xander è diventato sempre più forte durante le mille imprese per salvare il mondo e qualcosa è scattato, e quella piccola cotta adolescenziale della ragazzina si è trasformata in una relazione: nessun matrimonio, ma una solida convivenza in quel di San Francisco unisce la coppia immersa in una normale routine quotidiana, tra le prime esperienze lavorative di Dawn e il cantiere di Xander, ma è veramente così?
Ovviamente no, visto che Buffy continua a far parte delle loro vite: il suo destino era segnato ancora prima che nascesse ed ora, dopo la disperazione nel vedere l’amore della sua vita uccidere il suo storico mentore Rupert Giles, si ritrova a vivere con sua sorella e quello che si è rivelato diventare suo cognato, oltre che migliore amico e compagno insostituibile.
La sua esistenza quotidiana non è molto cambiata, anche se si è dovuta ritirare dal ruolo di addestratrice di cacciatrici in Scozia: di giorno è l’anonima, ma sempre attraente, cameriera di una caffetteria, di notte continua la sua lotta contro i vampiri e le bestie del male, ma, essendo stata eliminata la magia, la sensazione che ogni vampiro potrebbe essere l’ultimo diventa man mano più reale.
Caccia in segreto per non coinvolgere quella che potrebbe diventare presto una famigliola felice, ma qualcuno ricompare nella sua vita.
Sapeva che era vivo, glielo disse Angel prima che perdesse di nuovo la testa, ma mai si sarebbe aspettata di vederselo comparire al chiaro di luna, durante una “normale” ronda notturna in una strada tra le tante di San Francisco: come da migliore tradizione, ecco Spike ripiombare prepotentemente nella sua vita, con il solito capello platinato e quello sguardo da dolce tenebroso.
Le motivazioni che hanno ricondotto l’ex vampiro dalla Cacciatrice potrebbero essere innumerevoli, ma tutte contingenti rispetto all’unica e sola: la ama così come l’ha sempre amata, quel sentimento non è mai mutato dal momento in cui decise di combattere per guadagnarsi un’anima e potersi finalmente conquistare quell’amore tanto desiderato.
Buffy è una disillusa, stanca della vita e soprattutto dall’amore, ma nonostante questo non si è dimenticata di tutto ciò che Spike fu disposto a fare per lei, il folle vampiro l’aveva amata ed aveva sacrificato per lei la stessa vita…
È questione di un attimo, uno scambio di sguardi e per la prima volta dopo tanto tempo lei si sente di nuovo viva: come nei migliori film romantici non c’è bisogno di parole, ma solo di un lungo interminabile abbraccio, e un bacio catartico in cui tutto il tempo passato, il dolore e le frustrazioni non sono altro che un lontano ricordo…
Inizia così una nottata fatta di memorie e di racconti, e una nuova speranza comincia a nascere: una vita normale è forse possibile anche per lei?
Angel ha toccato il fondo uccidendo Giles: non era lui, non del tutto per lo meno, ma questo non può giustificare una delle azioni più riprovevoli di tutta la sua lunga e tormentata esistenza. È come se quell’azione sventata nella terza stagione fosse comunque segnata nel suo destino.
Ma, tornato nuovamente in sé, il senso di colpa lo attanaglia e lo distrugge da dentro, e in suo aiuto accorre Faith che a fatica riesce a tirarlo fuori dal baratro e con lei continua la sua lotta contro il male. Vorrebbe poterla amare, sarebbe tutto molto più semplice probabilmente, ma una volta donato un cuore non si può più riavere indietro, e adesso è finalmente pronto per affrontare la sua donna, la sua Buffy: sa quanto non abbia speranze di perdono, ma deve almeno tentare. Dopo un incontro fortuito con Willow, che perentoriamente gli dice che lei non ne vuole sapere niente e lo implora di lasciare in pace Buffy, la sua destinazione è San Francisco.
Quando la trova è totalmente impreparato a ciò che gli si para davanti: la sua donna, la sua Buffy, l’amore della sua vita, felice e finalmente sicura tra le braccia di Spike in versione umana, uno Spike tornato William e perfettamente calato nella sua serena vita normale. Ma Buffy lo sa, avverte quella presenza così forte che le pervade l’anima: segue il suo istinto e lo trova in un cimitero, ovviamente, appoggiato ad una lapide ed immerso nei suoi pensieri.
Non c’è odio, non c’è paura né desiderio di vendetta, ma solo la consapevolezza che la vita è cambiata e che quei giorni di gloria e terrore sono ormai finiti.
La promessa è stata mantenuta, si sono ritrovati ancora una volta, lui non è invecchiato di una virgola, mantenendo quel sorriso sardonico e quegli occhi pieni di malinconia e tormento.
Certi amori non possono finire mai, ma la felicità è spesso qualcosa di molto diverso.
«Ti ho amato da morire, ma lui… Lui probabilmente lo amo da vivere».
Un addio che continuerà a riempire i cuori dei due personaggi maledetti, un addio che gli permetterà di andare avanti con le loro esistenze. Da qui in poi le loro strade non si incroceranno, forse, mai più: Angel, legato a Faith, continuerà ad occuparsi del mondo, a combattere le forze oscure e a controllare le “non più cacciatrici” con sete di vendetta, e probabilmente continuerà a proteggere la sua Buffy, così come ha sempre fatto, ma a distanza, concedendo all’amore della sua vita una semplice vita normale con un uomo che l’amerà per sempre più della vita stessa.