Everwood ci ha fatto compagnia su canale cinque ogni estate dal 2002 al 2006 e ancora oggi viene spesso mandata in onda. Candidata ben due volte agli Emmy, questa serie drammatica, fondata sul rapporto genitori-figli, tratta temi come il coma, l’alcolismo, l’educazione sentimentale e sessuale, la dipendenza da psicofarmaci… Insomma, roba allegra! Per fortuna, all’interno di ogni puntata sono inseriti dialoghi divertenti per alleggerire la tensione e far rilassare il pubblico.
Perché in fondo, è anche quello che succede nella vita reale: un’alternanza di momenti belli e momenti difficili.
Ed è questa la base del successo di questa serie, delicata e profonda.
Non so voi, ma personalmente mi chiedo spesso che fine facciamo gli attori di una serie tv quando questa finisce o viene cancellata. Di solito cerco di seguire il loro percorso, se la serie mi è piaciuta e se gli attori lo meritano.
Nel caso di Everwood, direi proprio che lo meritassero. Tutti quanti.
TREAT WILLIAMS
Classe 1951, per me resta sempre il Dottor Brown. Ammetto senza difficoltà che vederlo in altri ruoli mi fa strano. Ma tant’è. Williams non è stato molto fortunato. Ha continuato a lavorare come attore dopo Everwood e continua tutt’ora, ma sempre con ruoli minori, sia al cinema che in televisione. Ha preso parte ad alcuni episodi di Brothers & Sisters, Law & Order, White Collar, Chigago Fire, Hawaii Five-0, CSI e ha recitato in film come Notte brava a Las Vegas, Il mio angolo di paradiso, Deadfall, Legami di sangue. Tuttavia non si è mai distinto in questi ruoli, passati per lo più inosservati. Insomma, Everwood resta il suo ruolo più importante.