Woody Harrelson è un trasformista nato capace di dare qualcosa di suo a ciascuna interpretazione. Uno dei pochi attori in circolazione che è stato capace di mostrarsi in tutte le salse.
Woody Harrelson ci ha fatto ridere, piangere, arrabbiare e commuovere. Una fisicità molto particolare, un nome singolare, occhi di ghiaccio, un espressione unica e indecifrabile sono gli ingredienti di questo super attore impossibile da non amare.
Un uomo che sorride al mondo, ma che nasconde un traumatico passato. Quel sorriso perennemente stampato in faccia e quell’ironia frenetica sono parti della maschera che coprono un infanzia difficile. Nasce nel brutale e spietato Texas nel 1961 da Charles Harrelson, famoso criminale condannato all’ergastolo per l’omicidio di un giudice nel 1979. La madre divorziò dal padre quando il piccolo Woody aveva solo 3 anni, e quando ne fece 8 si trasferirono a New York. Nella “Grande Mela” inizia a studiare recitazione ed esordisce giovanissimo in vari spettacoli teatrali. Gavetta lunga e stressante che gli concede però molta visibilità, e gli permette di entrare nel cast fisso della sit-com “Cin Cin” dove interpreterà il barista campagnolo “Woody” per 8 anni. Ruolo che gli farà vincere un Emmy come miglior attore non protagonista.
L’anno successivo, il 1986, segna l’esordio al cinema, da cui non si scollerà più, nel film “Una bionda per i Wildcats“. Tuttavia i suoi impegni in TV lo distraggono molto e bisogna aspettare fino al 1991 per il rientro nelle sale. Aiuterà Michael J.Fox a stravolgere la sua vita nel film “Doc-Hollywood – Un medico in carriera”.
Si fa apprezzare molto, così tanto da non far passare nemmeno un anno dal suo primo ingaggio per un ruolo da protagonista. Proverà a convincere il mondo intero che il basket è un gioco (anche) per i bianchi nella commedia a sfumature drammatiche “White Man Can’t Jump” al fianco di un giovanissimo Wesley Snipes, doppiato dal mitico Tonico Accolla.
Insegnare a giocare a basket non gli basta. E l’anno successivo proverà a trasmettere una lezione molto più importante: L’AMORE NON HA PREZZO nello storico cult “Proposta Indecente”, al fianco di una Demi Moore in forma strepitosa. Interpretazione fenomenale di Harrelson che ha fatto esaurire la scorta di fazzoletti di milioni di donne, facendo anche aggiudicare al film un premio per “il miglior bacio” agli MTV Award del 1994.
Continua la scalata al successo con un ruolo totalmente diverso. Per la prima volta lo vedremo in vesti assolutamente inedite, quelle del maniaco omicida e sadico in “Assassini Nati” di Oliver Stone, al fianco del poliedrico Robert Downey Jr. Prova Villain superata con successo da parte di Woody Harrelson. Ennesima dimostrazione dell’astronomica duttilità di questo attore.
L’anno successivo ritrova Wesley Snipes nel poliziesco, con sfumature Comedy, “Money Train”. Ormai è nel giro che conta è non passa una stagione senza che lui partecipi a qualche film. Nel 1996 sarà protagonista di “Verso il Sole“, in cui vestirà i panni di un medico rapito da un Navajo in fuga da un tumore e da se stesso, e di “Kingpin” dove interpreterà un ex fenomeno del Bowling che sfrutterà una giovane promessa per arricchirsi.
Stesso anno in cui entusiasmerà e divertirà il pubblico di tutto il mondo nel biopic “Larry Flint – Oltre lo scandalo”, ispirato alla vita del celebre Re delle riviste porno, e condottiero della libertà di espressione. Uno dei personaggi contemporanei più controversi e politicamente scorretti, interpretato magistralmente da un Harrelson ispiratissimo.
Questo ruolo gli farà guadagnare la nomination agli Oscar, ai Golden Globe e agli Screen Actors Guild Awards. Anni e anni di gavetta gli hanno permesso di affermarsi come attore universale e negli anni a venire apparirà in ruoli rilevanti in molti capolavori di Hollywood quali: “Sesso e Potere”, “Benvenuti a Sarajevo”, “La sottile linea rossa”, “EdTv” e “Incontriamoci a Las Vegas”.
Gli anni ’90 sono stati un terreno fertile e prosperoso per Woody Harrelson, ma il nuovo millennio è alle porte.
È finita l’era da protagonista ma è cominciata quella dei Cameo e dei ruoli secondari. Piccola apparizione in “Austin Powers” e nell’esilarante “Terapia d’urto” dove interpreta la transessuale Galaxia.
Poi “After The Sunset” al fianco di Pierce Brosnan e “The Big White” accanto al compianto e leggendario Robin Williams, prima di prendere parte al capolavoro dei fratelli Coen “Non è un paese per vecchi”.
Fino allo struggente “Sette anime” di Gabriele Muccino dove interpretata il malinconico Ezra Turner.
Ma ora basta con i ruoli seri! È ora di dedicarsi ad un po’ di sano e puro Trash! Eccolo nei panni dell’eroe con seri problemi mentali “Defendor“;
Ammiratelo in tutta la sua magnificenza nelle vesti del tosto e figo Tallahassee nel capolavoro “Benvenuti a Zombieland” al fianco di Jesse Eisenberg che ritroverà in “Now you see me – I maghi del crimine”.
Ed infine nei panni del pazzo scatenato Charlie Frost nell’apocalittico “2012“.
Ruoli secondari ma molto importanti per lui anche in “Amici di letto” ma soprattutto nella fortunata saga cinematografica “Hunger Games” dove ha egregiamente interpretato il saggio Haymitch Abernaty.
Tutte queste interpretazioni sono state però un preludio, a quella che sarà la ciliegina sulla torta di una carriera straordinaria. Perchè in True Detective, dove ha interpretato Martin “Marty” Hart, Woody Harrelson troverà la sua dimensione definitiva. Un’interpretazione favolosa da parte di un attore monumentale capace di calarsi perfettamente nei panni di un personaggio tormentato, carismatico e implacabile.
Un degno riconoscimento ad un attore spesso sottovalutato ma di uno spessore elevatissimo nel panorama cinematografico e seriale.
Ah dimenticavo! Woody Harrelson è stato anche uno dei fidanzati di Grace Adler in “Will & Grace“.