Vedete, in fondo so benissimo che Kebab for Breakfast non l’ho visto solo io, sarebbe impensabile. Eppure ho la sensazione che a conoscere questa serie siamo noi facenti parte di una cerchia ristretta, che tra il 2007 ed il 2009 eravamo degli adolescenti ossessivamente sintonizzati su MTV (pace all’anima sua) a qualsiasi ora del giorno.
Una volta abbandonato il teleschermo, Kebab for Breakfast è finita in uno strano limbo di anonimità; ancora oggi mi rivolgo disperatamente ad amici e conoscenti cercando qualche riscontro e mi ferisce quando non si ricordano di questa serie.
Ai tempi MTV trasmetteva serie Tv rivolte in particolare agli adolescenti o snobbate dal resto delle emittenti, e tra loro Kebab for Breakfast è stata una rilevazione. Nel suo paese natìo, la Germania, è stato un successo senza precedenti, e a clamore di pubblico è stata prodotta una terza ed ultima stagione.
Il suo titolo originale è Türkisch für Anfänger (Turco per principianti), ed il suo pregio più grande è quello di appartenere in toto al suo paese di origine.
Non solo questa serie parla di una famiglia allargata, ma dell’unione tra una famiglia tedesca ed una turca. Notoriamente la Germania è la casa di una vastissima comunità turca, retaggio dell’immigrazione, incentivata dal paese stesso, di lavoratori stranieri nel dopoguerra, i cosiddetti Gastarbeiter.
Berlino in particolare è un vero e proprio melting pot, ed ospita la comunità turca più vasta d’Europa. È proprio in questa città che hanno luogo le vicende della famiglia allargata Schneider-Öztürk.
Il leitmotiv di Kebab for Breakfast è, come si può immaginare, l’unione delle due culture e le dinamiche che ne scaturiscono inevitabilmente.
L’assoluta protagonista di questa serie è Lena, un’esuberante sedicenne con un carattere tutt’altro che facile da trattare. Insieme al fratello Nils, presenza a dir poco inutile tanto da essere relegato in un accademia svizzera per geni nella prima stagione, vive con la madre single Doris, un’emancipata e non convenzionale psicoterapeuta.
Doris e Metin, investigatore di polizia, stanno insieme da un anno quando annunciano di voler vivere insieme ed unire le rispettive famiglie.
Così Nils e Lena acquisiscono due fratellastri: Cem, un insofferente e sfacciato adolescente, e Yagmur, una ragazza profondamente legata alla memoria della defunta madre e diligente osservante della dottrina musulmana.
La convivenza degli Schneider-Öztürk inizia con gli stessi effetti dell’esplosione di una bomba: il caos.
Mentre Doris e Metin vivono fin da subito nella loro bolla di amore, lo shock culturale lo subiscono i figli della coppia. Cem e Yagmur hanno degli ideali di famiglia e dei ruoli ad interno di essa piuttosto tradizionali, che ovviamente non trovano alcun riscontro in Doris, dimentica delle faccende domestiche, incapace ai fornelli e dedita al lavoro, né tantomeno in Lena, che non condivide in assoluto il loro senso della pudicizia ed è cresciuta con sua madre come modello.
Lena si trova quindi fin da subito sconvolta dalle abitudini dei fratellastri, tra il poco velato maschilismo di Cem e il rigore religioso di Yagmur, che è oltretutto sua compagna di stanza ed ha una sveglia a forma di moschea.
La sua epopea è documentata nel videodiario destinato a Cathy, la sua migliore amica espatriata negli Stati Uniti con la sua nuova famiglia allargata… e pensare che prima di conoscere il suo destino Lena era sollevata per non essere nella stessa situazione dell’amica!
Lo scompiglio iniziale gradualmente lascia spazio all’integrazione tra le diverse tradizioni, mai senza battute al vetriolo e provocazioni ironiche, in una convivenza che trova il suo modo particolare e mai noioso di funzionare.
Per esempio, Yagmur abbraccia i costumi occidentali e si innamora dell’amico Greco di Cem, senza però perdere le sue radici.
L’elemento focale della trama, tuttavia, è la relazione tra Cem e Lena. L’incesto non è un argomento nuovo nella televisione tedesca, testimone la serie cugina Lolle, anch’essa trasmessa da MTV. Cem e Lena non sono comunque consanguinei, ed in fondo, pensandoci, anche I Cesaroni sono passati per questa via, e se è stato accettato qui in Italia non c’è alcun bisogno di chiamare la polizei!
Dicevamo: il rapporto di Cem e Lena prende una deviazione verso la fine della prima stagione, quando entrambi si accorgono che oltre al superficiale astio che li lega c’è altro, e da lì inizia una turbolenta relazione, costellata da tira e molla.
I due condividono purtroppo lo stesso carattere intrattabile e orgoglioso che impedisce loro di comunicare in maniera funzionale, riducendoci in lacrime ad ogni rottura e riempiendoci di gioia ad ogni ricongiungimento.
Sapevano davvero come tenerci sulle spine, e l’hanno fatto fino alla fine – poveri i nostri cuori.
La bellezza di Kebab for Breakfast sta proprio nell’essere sopra le righe, dalle situazioni che dipinge ai suoi personaggi, e a proposito di questi ultimi è doveroso menzionare i due nonni: il padre di Doris, un vecchio filonazista che non concepisce l’idea della loro famiglia multikulti e la nonna di Cem e Yagmur, un’anziana tradizionalista che alla fine si scopre non essere poi così rigorosa e morale. Entrambi sono figure simpatiche che rappresentano con comicità la tradizione, il legame ai vecchi valori ormai superati di una società mista.
Non possiamo dire Kebab for Breakfast rappresenti un quadro del tutto veritiero della vita in Germania, ma piuttosto un auspicio di ciò che potrebbe divenire. Ormai turchi e tedeschi convivono nella stessa terra da decenni, e seppure coesistano è ancora difficile che le diverse culture si fondano sinergicamente; si tratta di un processo ancora in corso d’opera.
Questa serie nella sua leggerezza e comicità stuzzica questo aspetto della società tedesca, che riconoscendosi in lei se ne è affezionata tanto che nel 2012 è uscito in Germania il film basato sulla serie, con gli stessi protagonisti, ma è per ora inedito in Italia.
Insomma, questo viaggio nei costumi tedeschi era un vero spasso ed ogni sera mi teneva incollata alla Tv alla stessa ora, tra le stranezze di Doris e la travagliata storia d’amore tra Lena e Cem, per cui tifavo con tutta me stessa.