Tru Calling è una serie televisiva statunitense e consta di due sole stagioni, trasmesse tra il 2003 ed il 2005. La serie narra le vicende di Tru Davies, una giovane ragazza laureata in medicina ed impiegata presso l’obitorio cittadino, che scopre di avere un potere a dir poco straordinario: ha la capacità di tornare indietro nel tempo per salvare dalla morte alcune persone.
La sequenza degli avvenimenti è molto semplice e, a primo impatto, potrebbe anche risultare monotona: in obitorio arriva un nuovo cadavere morto per cause non naturali, Tru mette da parte gli oggetti personali ritrovati con il corpo e dopo poco sente che proprio quest’ultimo le sussurra «Aiutami». A questo punto la ragazza si risveglia e si accorge di essere tornata indietro di un giorno, ed in questo modo può riuscire ad evitare la morte di coloro che le hanno chiesto aiuto.
Nonostante apparentemente la trama potrebbe sembrare prevedibile e priva di suspance, in realtà con l’avanzare degli episodi la storia di complica e gli intrecci iniziano a salire in superficie. Purtroppo il momento in cui gli avvenimenti divengono più interessanti combacia perfettamente con il termine della serie; infatti, nonostante un cast composto da attori già noti nel mondo delle serie tv (Eliza Dushku era Faith in Buffy ed Angel, mentre Jason Priestley ha interpretato Brandon in Beverly Hills 90210), la serie ha chiuso i battenti dopo le prime sei puntate della seconda stagione a causa dei bassi ascolti ottenuti negli Stati Uniti.
Ma vediamo più nello specifico di cosa tratta Tru Calling, terminata senza un vero finale ed in modo a dir poco brusco!
In ogni episodio Tru deve salvare una o più persone dalla morte, aiutando di volta in volta anche suo fratello Harrison che è solito mettersi nei guai a causa delle cattive compagnie e dei debiti di gioco. Harrison e Davis, il datore di lavoro di Tru, sono gli unici a conoscere il segreto della ragazza e a darle una mano quando serve. Tuttavia, Davis aveva già avuto a che fare con il potere di Tru: era infatti stato salvato anni prima proprio dalla madre della ragazza, uccisa quando Tru aveva soltanto dodici anni, che disponeva dello stesso potere di sua figlia.
La trama inizia a divenire realmente interessante quando scopriamo che l’assassino della madre di Tru era in realtà un killer assoldato proprio dal padre della ragazza, Richard Davies. Si scopre infatti che Richard possedeva un potere analogo a quello di sua moglie e di sua figlia, ma il suo scopo era molto differente da quello delle due.
Negli ultimi episodi della prima stagione compare un nuovo personaggio: Jack Harper, collega di lavoro di Tru. Col tempo si scoprirà che anche Jack ha lo stesso potere di Tru, ma anche che è stato assunto proprio dal padre della ragazza per ostacolare il “lavoro” di quest’ultima: i due uomini sono infatti convinti che non bisognerebbe “opporsi” al fato, ed il loro obbiettivo è quindi quello di far sì che coloro che sono destinati a morire vadano incontro al proprio destino.
Nella seconda stagione Tru è a conoscenza del compito del suo “nemico”, ma non sa che Richard ha assunto delle “talpe” per tenere sotto controllo sia Jack che Davis. Nell’ultimo episodio mandato in onda Tru è a due passi dallo scoprire la verità su suo padre e sui vari complotti orditi da quest’ultimo, ma si ritroverà in realtà a trascorrere il Natale con i suoi nemici, ignara di tutto.
Apparentemente sarebbe facile per noi schierarci dalla parte di Tru e di coloro che consideriamo “buoni”; tuttavia, se la serie avesse avuto una continuazione, probabilmente le nostre convinzioni avrebbero iniziato a vacillare. Negli episodi successivi, mai girati né andati in onda (in parte scritti da Jane Espenson, una delle autrici di Buffy) avremmo infatti scoperto qualcosa che forse ci avrebbe fatto schierare dalla parte di Jack. Tru, infatti, aveva precedentemente salvato dalla morte Jensen, il ragazzo di cui era innamorata, che però non le aveva mai chiesto aiuto. Nelle puntate mai prodotte avremmo visto dunque un Jensen psicopatico, che a poco a poco si sarebbe rivelato un serial killer. Tru, capendo di aver creato un “mostro”, si sarebbe alleata con Jack per tentare di tornare indietro ed eliminare Jensen.
Per di più Doris Egan, che ha prodotto alcuni episodi di Tru Calling, ci ha rivelato un dialogo che avrebbe avuto luogo tra Jack e Tru nelle nuove puntate, quando quest’ultima torna indietro per salvare una donna.
Jack: È sbagliato perché c’è un Piano più grande di quanto chiunque possa capire. Se questa donna vive il Piano esce dai binari. Questa donna sarà a casa quando il suo vicino avrà un attacco di cuore. Lo salverà, il vicino sopravviverà e abuserà dei suoi due figli. Uno dei due bambini diventerà il prossimo Unabomber. L’altro sposerà una donna che era destinata a un altro, a un medico che lei avrebbe aiutato a scoprire la cura per il cancro.
Tru: Non puoi saperlo!
Jack: Ma so che c’è un Piano e che tu lo stai distruggendo.
Ma, dunque, chi avrebbe avuto ragione? Tru o Jack? La verità è che questa serie ci ha portato naturalmente a tifare per la ragazza, perché – ovviamente – salvare delle vite può sembrare apparentemente la scelta più giusta. Ma se ci fossero stati altri episodi avremmo continuato a tifare per Tru? Sicuramente, grazie alle evoluzioni del personaggio di Jensen, avremmo capito che ciò che professa Jack non è da condannare completamente: in fondo, in quanti film e telefilm abbiamo visto dei personaggi che, tornando indietro nel tempo, hanno cercato di modificare il minor numero di eventi per paura delle possibili conseguenze delle loro azioni?
Non abbiamo dubbi, dunque, sul fatto che i comportamenti di Tru fossero mossi dalle più nobili intenzioni; tuttavia, sicuramente una continuazione della serie sarebbe stata più che gradita e ci avrebbe fatto “aprire gli occhi” sulle conseguenze che comporterebbe giocare col Destino delle persone. D’altra parte, non sempre le azioni che ci sembrano più “buone” sono in realtà le più giuste.
E voi, da che parte vi sareste schierati?