Tutto in famiglia ha rappresentato molto più che una serie TV. Era un appuntamento giornaliero immancabile cui non rinunciavamo mai. Quella serie piazzata in un momento strategico della giornata. In genere andava in onda in orari serali a cavallo tra: tornare da casa di un amico dopo una chiusa alla Playstation, e l’attesa della cena. Ricordo con molta nostalgia quei momenti magici. Sono un sostenitore della teoria per cui qualcosa diventa molto bello se rapportato ad un certo periodo. La qualità eccellente di questa serie è esente da ogni dubbio, e la comicità cristallina e mai banale che la caratterizzava è qualcosa di unico ed inimitabile. Si rideva, e tanto! Ma più che altro era inevitabile affezionarsi a questa scalmanata famiglia. Composta da Michael, Janet, Junior, Claire e Kady questa famiglia ci ha incollato al teleschermo e ci ha adottato tutti facendoci sentire parte di essa. Le dinamiche familiari e amorose dei Kyle erano talmente coinvolgenti da farti sentire un membro della combriccola. Molto del peso comico è garantito dalla performance di Damon Wayans che, con i suoi tempi comici perfetti e la sua espressività inimitabile, trainava quasi da solo tutto lo show. Il suo “Eeeeh … No!” anche se detto e ridetto divertiva un mondo ogni volta come se fosse la prima. Lo abbiamo amato perchè forse rappresenta il tipo di padre che noi tutti vorremmo essere: benestante, divertente, intelligente e un educatore impeccabile.
Perché mi soffermo su questo aspetto? Perchè un altro tassello importante della comicità in “Tutto in famiglia” è costituito dai maldestri tentativi da parte dei coniugi Kyle di educare i loro 3 figli ciascuno diverso dall’altro. Abbiamo Junior, stupido all’ennesima potenza, frana negli studi e impacciato all’inverosimile.
Poi la secondogenita Claire, una sexy ragazza in piena tempesta ormonale, anche lei non proprio un pozzo di scienze.
Infine Kady, piccola bambina molto prematura e intelligente.
Come dimenticarsi inoltre di Franklin il piccolo fidanzatino di Kady? Secchioncello irriverente dotato di un intelligenza molto spiccata per la sua età.
Un mix di caratteri che non può far altro che scoppiare una serie infinita di malintesi, ricatti e disastri fraterni.
“Tutto in famiglia” è un ordigno che esplode e si riassembla continuamente.
Come si fa a non amare questa serie? Come si fa a non sentire un senso di nostalgia clamoroso? Io credo che si tratti di una delle sit-com più divertenti mai viste. Non dimentichiamoci poi di un altro pilastro della serie. Il dissacrare la stupidità di Junior da parte di Michael! EPICO! Un padre che si prende gioco del figlio mettendo in evidenza la sua assenza di giudizio in quella maniera è una genialata da parte degli autori, nonchè perno della comicità dell’intera serie.
Ogni singolo personaggio era caratterizzato ad hoc e il meccanismo ben oliato nella struttura della sceneggiatura ne ha garantito il successo.
Una favola senza un lieto fine degno del suo nome. Dopo 4 stagioni da urlo e ascolti da record “Tutto in famiglia” venne bruscamente interrotta durante la quinta stagione a causa di risultati deludenti in termini di pubblico. Un vero e proprio finale non c’è stato. La serie terminerà con un cliffhangher in cui ci viene mostrata una Janet di nuovo incinta. Ascesa e declino per una delle sit-com più apprezzate e premiate. Un tassello molto importante della nostra educazione seriale.