Sapete chi sono i più acerrimi nemici dei protagonisti delle Serie Tv? I personaggi secondari. Camminano di soppiatto cercando di reggere le fila della trama, ma in realtà – spesso – diventano una delle parti più fondamentali della storia grazie al loro modo più misterioso e interessante di catturare la nostra attenzione. Stanno sempre un passo indietro mentre i reali protagonisti diventano invasivi con il loro ruolo così preponderante. Quasi, in un certo senso, ci stressano con i loro drammi che conosciamo alla perfezione e di cui spesso sentiamo tutto il peso. Sono come quel ragazzo che ti dà tutte le attenzioni del mondo, ma tu non le vuoi, vuoi quelle del tipo che in realtà non ti si fila, che ti scrive qualche volta facendoti intravedere solo la metà della metà della sua esistenza o essenza. Si, i personaggi secondari sono a tutti gli effetti i nemici di scena dei protagonisti e di questo ne hanno fatto le spese soprattutto Will&Grace.
La Serie Tv, nonostante porti il nome dei due personaggi principali, mette nero su bianco questa realtà che con gli anni è stata ancor più confermata. Karen e Jack sono riusciti, in silenzio e di soppiatto, a prendere sempre più spazio nella trama diventando per noi i veri protagonisti di Will&Grace.
Al centro della foto ci sono i protagonisti riconosciuti, ai margini – quasi per concludere e dare un tocco in più – arrivano Karen e Jack. Ma la verità è che i due non sono un dettaglio, sono l’intera essenza di Will&Grace.
«Una parte di me è arrabbiata, l’altra è felice, il resto è solo ubriaca.»
Così viene presentata Karen, il personaggio secondario che riesce a prendersi tutta la scena senza mai chiederla. Si, le sue peculiarità la contraddistinguono rendendola spesso superficiale, priva di morale, esibizionista, ma in realtà il suo personaggio viene presentato come qualcuno che deve accettare di stare dieci passi indietro ma che invece, per il pubblico, ne sta dieci avanti. Perché la verità è che per quanto esistano i protagonisti decisi a tavolino, alla fine ognuno sceglie quello che si merita e se non è ritenuto o trattato come principale – alla fine – chi se ne frega. Il fatto che Karen riesca a essere la nostra protagonista non toglie nulla a Grace, non significa che lei non sia un buon personaggio, ma noi riusciamo a cogliere in Karen una personalità troppo forte per stare dietro le quinte. Non sai mai cosa aspettarti da lei perché è totalmente folle, eccentrica e questo dettaglio apre le porte a due aspetti che in un modo o nell’altro riescono sempre a farla brillare ai nostri occhi: se gestisce le cose in modo folle, ci stupisce con la sua pazzia e se non lo fa ci stupisce perché vediamo un’altra versione di lei più profonda, più seria. Perché Karen è uno dei soggetti più umani all’interno della serie, si lascia trasportare da se stessa scoprendosi ogni giorno che passa, rivoluzionandosi perennemente a causa della sua paura di diventare noiosa, nulla potrebbe mai metterla al buio. Il suo posto è la luce, e noi non abbiamo intenzione di toglierle alcun riflettore di dosso.
Lo stesso possiamo dire di Jack McFarland, l’eccentrico amico di Karen. Non per nulla i due hanno un’amicizia che sembra legarli in un legame indissolubile che non potrebbe mai vedere alcuna fine: sono l’incastro perfetto, il giorno con il sole e la luna con la notte. Insieme danno vita a delle avventure che non conoscono logica, ragione e morale e mai nessuna di queste li allontana o fa mettere in dubbio la veridicità del loro rapporto. Diventano i nostri protagonisti per i loro modi spavaldi di dire le cose, di avere un modo tutto loro di sbagliare e tirare a campare. Jack colleziona avventure amorose una dopo l’altra senza mai lasciarsi andare a qualcosa di stabile, è troppo preso da se stesso per fare una cosa del genere. Eppure, nonostante la sua superficialità, per noi è intoccabile con tutti i suoi difetti ed è proprio per questo motivo che comprendiamo quanto lui sia molto di più di un personaggio secondario. Lo trattiamo, esattamente come con Karen, come uno di famiglia, come lo zio ubriaco che non capisce nulla e prendi così com’è senza pretendere alcun cambiamento.
Non puoi vivere in un mondo in cui Will&Grace non hanno accanto Karen e Jack. Non possiamo permetterci una cosa del genere noi, e non possono neanche Will e Grace. Per quanto la figura dei protagonisti sia la loro, senza i due amici sarebbero come Harry Potter senza Ron ed Hermione: persi. Karen e Jack saranno sempre i due bistrattati casinisti delle avventure rozze e sporche, sbarcheranno sulla luna con il costume da bagno e andranno a sciare portando dietro la crema solare. Saranno sempre nel posto giusto con il metodo sbagliato, ma ci saranno e questo ci basterà. D’altronde sono i protagonisti di Will&Grace, non può esistere alcun posto senza di loro.