Un salotto dal gusto vittoriano, tazze fumanti di tè, dialoghi brillanti e pregni di un’esilarante acidità: questa è Vicious, una sitcom multi-camera britannica – la prima sitcom che vede per protagonista una coppia omosessuale – passata in sordina durante il suo rilascio e pressoché sconosciuta al grande pubblico, che però meriterebbe di essere riscoperta e amata. La divertentissima comedy andata in onda tra il 2013 e il 2016 su ITV (per un totale di quattordici episodi spalmati su due stagioni e due speciali) aveva tutte le carte in regola per essere un grande successo, se non per il suo meraviglioso e arguto umorismo, almeno per il grande cast dei suoi principali protagonisti.
Parliamo di attori con la A maiuscola, ossia Sir Ian McKellen e Derek Jacobi, due mostri sacri della recitazione inglese, noti non solo per la partecipazione a film di successo ma anche per essersi contraddistinti grazie alla loro eccelsa bravura a teatro.
I due interpreti recitano rispettivamente la parte di Freddie e di Stuart, una coppia di anziani omosessuali che, all’inizio della serie, sta insieme da ben quarantotto anni e vive in un appariscente appartamento di Covent Garden, a Londra. La coppia passa le sue giornate a punzecchiarsi con commenti tanto caustici quanto adorabili, a badare al vecchissimo e mai apparso in scena cane Balthazar e a conversare amabilmente con i loro più cari amici: il simpatico e perennemente imbarazzato giovane vicino di casa Ash, l’anziana e spesso allupata Violet, Mason, vecchio arcigno e taccagno, e Penelope, signora stravagante e un po’ svanita che soffre di problemi di memoria.
Divertenti personaggi interpretati magistralmente da attori estremamente in parte.
Ma performance di questo genere sono possibili solo in presenza di una grande sceneggiatura, ed è qui che sta il grande punto di forza della sitcom, che punta tutto su dialoghi divertenti, incalzanti e dal forte gusto british, con un umorismo di adorabile causticità, tagliente e sempre ben dosato. Assistendo alle fantastiche battaglie verbali di Freddie e di Stuart, non potrete fare a meno di rivedere in loro una dinamica alla “Sandra e Raimondo” di Casa Vianello.
I battibecchi di due innamorati che si conoscono da talmente tanto da sapere tutto l’uno dell’altro e da bisticciare amabilmente su qualsiasi cosa, senza che questo però intacchi l’amore che li lega. Una chimica pazzesca che crea tempi comici esilaranti!
L’altezzosa teatralità del sardonico Freddie (megalomane attore che in realtà non ha mai sfondato) e la concreta ironia di Stuart ben si amalgamano, creando una coppia comica perfetta che non annoia mai e che regala vagonate di risate.
Basta questo: un ristretto gruppo di personaggi tipizzati ma non troppo, un ambiente solitamente ristretto e un pretesto che metta in moto l’episodio e il gioco è fatto. Il resto infatti viene da sé: gli spontanei dialoghi da salotto e le divertenti running gag che si ripropongono di volta in volta riescono a creare filoni narrativi davvero esilaranti che ci fanno sentire in famiglia. Il divertimento però non proviene solo dai due magistrali padroni di casa ma anche dagli spassosi comprimari della serie.
Tra questi spicca senza dubbio il personaggio di Violet, interpretata da Frances de La Tour (la Madame Maxime di Harry Potter e il Calice di Fuoco), pericolosamente attratta dal giovane Ash, impersonato da Iwan Rheon, altrove il minaccioso e sadico Ramsay Bolton di Game of Thrones, qui nelle vesti di un ragazzo timido che sembra preferire la compagnia degli anziani rispetto a quella dei suoi coetanei.
Insomma, un cast ristretto volto a favorire dinamiche più immediate e familiari, ma anche a rispondere a un preciso stilema a cardine di Vicious, quello della teatralità.
Le risate di sottofondo tanto care al genere della sitcom (e ultimamente soppiantate nel panorama seriale), i dialoghi serrati, la scenografia ricercata dell’appartamento della coppia e lo stile di recitazione volutamente caricato e fuori dalle righe degli attori ce lo ribadiscono ulteriormente. Quella a cui assistiamo pare davvero una brillante commedia teatrale che ci fa pensare allo stile di opere come L’importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde, capaci di coinvolgere il pubblico e di farlo ridere di gusto solo grazie a una scrittura arguta e intelligente.
Ma in Vicious non troviamo solo humor: nonostante la netta maggioranza di elementi comici, la serie riesce sorprendentemente anche a trovare il modo di farci commuovere ed emozionare in più di un’occasione facendoci così ancora una volta ammirare l’eccezionale scrittura dei suoi episodi. E non dovremmo sorprenderci di questo, dal momento che l’ideatore e principale autore della serie è nient’altri che Gary Jannetti, già creatore della fantastica Will & Grace.
L’unico difetto che ci sentiamo di trovare a questa meravigliosa serie che è Vicious è, neanche a dirlo, la sua durata. Il rimpianto dietro alla sua prematura cancellazione è una ferita ancora aperta: con la sua speciale formula di narrazione e il suo particolare impianto, siamo infatti convinti che Vicious sarebbe potuto durare ben più di due brevissime stagioni. L’unica cosa che possiamo fare per consolarci è quindi guardare e riguardare all’infinito gli episodi dello show, capaci di farci morire dalle risate anche a una terza e a una quarta visione.
A chi è consigliata dunque la visone di Vicious? A qualunque amante delle serie tv comedy, a chi adora alla follia l’umorismo inglese e in generale le atmosfere tipicamente british. A chi desidera fortemente farsi grasse risate per passare qualche ora di serenità e ai grandi fan di questi fantastici attori. Siamo sicuri che la visione di questa comedy così rétro e al contempo così attuale non potrà fare altro che stregarvi!
Nonostante in Italia la serie non possa essere trovata su alcuna piattaforma streaming, i più esperti in inglese potranno recuperarla facilmente e integralmente su Youtube. Ci auguriamo però che Vicious possa essere presto acquistata da una delle tante piattaforme streaming disponibili in Italia. così da poter essere gustata al meglio!