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Aslaug Sigurdsdóttir: inconsistenza solo apparente

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‹‹[…] Né vestita, né nuda, né sazia, né affamata, né sola, né accompagnata da alcuno.›› Così la giovane e bellissima Aslaug Sigurdsdóttir (Alyssa Sutherland) si presenta al cospetto di Ragnar, accompagnata da un cane, con indosso solo una veste fatta di rete, mentre mangia un frutto. Contro le aspettative del futuro re, la donna rispetta le sue volontà: primo segno di un’intelligenza decisamente sottovalutata. Il suo carattere emerge già dalla prima apparizione, anche se viene spesso messo in ombra dal rapporto conflittuale che ha con la shieldmaiden Lagertha.

Vikings – della cui sesta stagione è stato, da qualche tempo, rilasciato il trailer promo – come tutti sapete affonda le sue radici nella mitologia norrena, e da questa trae spunto per la storia dei propri personaggi. Tutto ciò non senza anacronismi e differenze! Una di queste diversità riguarda proprio la regina Aslaug, seconda moglie di Ragnar solo in seguito alla morte della prima, Lagertha. La serie tv, invece, presenta entrambe come donne decise, in conflitto tra loro per l’amore dell’affascinante re vichingo. È proprio qui che le persone sbagliano, cioè nel paragonare due personalità le cui sfumature di carattere sono state enfatizzate molto ai fini della trama, quando, in un popolo come quello vichingo, avere più mogli era normale.

Aslaug e Lagertha

Il personaggio di Aslaug Sigurdsdóttir, figlia di Sigurd, uccisore del drago Fafnir e della terribile valchiria Brunilde, in realtà, è il volto di una regina, fiera e disposta a tutto per i propri figli, per Ivar (abbiamo scritto un’apologia di questo antieroe folle e geniale qui) in particolare. Le lezioni che impartisce loro fin dall’infanzia dimostrano quanto fosse importante per lei insegnargli a combattere e a diventare forti guerrieri. Il suo amore per Ivar, diventa sempre più forte, a partire dal tentativo di Ragnar di abbandonare il figlio appena nato perché storpio e debole. Per questo gli insegnerà a non mostrare mai le sue debolezze, a non fidarsi di nessuno e a contare solo su se stesso. Lo affiderà poi alle cure di Floki, consapevole di non poterlo educare al meglio, da sola.

Come donna, Aslaug si impegna per non cedere mai.

Non si perde d’animo nemmeno per un attimo, nonostante il carattere sempre più difficile di Ragnar nei suoi confronti. Si sente abbandonata, come tutte le donne vichinghe durante le razzie estive (sempre più lunghe), sola a crescere quattro figli; bisognosa, come tutti, di calore umano e affetto. Senza qualcuno accanto, unicamente a lei spetta l’onere di vegliare su Kattegat e difenderla.

A un certo punto, però, decide di mettere se stessa al primo posto e di smettere di non sentirsi mai abbastanza per Ragnar, così cede a una delle sue debolezze più grandi. Si abbandona al calore delle braccia di Harbard, uomo che, anche solo per un attimo, la fa sentire di nuovo una regina. Ed è da regina che sceglie di lasciare la città, consegnando il potere a Lagertha, non senza prima averle ricordato che entrambe, per quanto triste sia, hanno fatto parte della vita di Ragnar e, che per entrambe, quel tempo è finito. E sarà da regina che, dopo l’inaspettata freccia della shieldmaiden, si spegnerà, attendendo la vendetta dei suoi figli (o forse solo di Ivar?).

Aslaug

Chi è, in definitiva, Aslaug Sigurdsdóttir?

La figlia di Sigurd ha avuto un ruolo preciso nella serie. Oltre a essere moglie, madre, regina e combattente, la donna è stata inviata dagli dèi stessi per donare eredi a Ragnar Lothbrok. Conosciuta anche come Kráka nella mitologia, ovvero “corvo“, Aslaug potrebbe essersi fatta interprete del fato avverso che le divinità avevano in serbo per lei e i suoi figli. Destino buio, come le piume di un corvo, il loro. Destino evocato più volte anche dagli oscuri sogni che non le davano pace nelle fredde notti di Kattegat.

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