Il legame di sangue è quel maledetto e meraviglioso filo indissolubile che lega anime diverse ma complementari. Un vincolo innato che si fonda sul plasma e sull’amore primordiale. Il più pesante e severo dei rapporti. Possiamo scegliere il nostro destino, la compagna della vita, la nostra vocazione, persino optare tra la vita e la morte, ma ciò che non possiamo decidere sono le nostre radici. Con quelle ci nasciamo. Il destino mescola le carte del suo perverso gioco decidendo quale anime da assegnare a una discendenza sacra e pesantissima. Bjorn è il protagonista di questo rocambolesco gioco. Bjorn e il figlio di Ragnar! Il Re!
Raccogliere i benefici del sentirsi scorrere nelle vene lo stesso sangue di Ragnar è un fardello affascinante ma pesantissimo.
Il corpo imponente, granitico e maestoso di Bjorn diventa metaforico della forza che occorre per essere un Lodbrok.
La stessa forza che ha raccolto dalla madre Lagherta per poi trasformarla in passione e spirito guerriero. L’asfissiante pressione di questi legami la si evince chiaramente dallo sguardo imperterrito e profondo di Bjorn che testimonia un mix di malinconia e fierezza. Sentimenti opposti coadiuvati alla perfezione in una psiche in continua lotta. Tale conflitto diventa la sua forza maggiore poichè racchiude la sua essenza guerriera e caritatevole. La sua contraddizione è il suo cavallo di battaglia ed è ciò che gli ha permesso di diventare un valoroso e fiero combattente.
Fin da bambino Bjorn dimostra la sua indole mettendo in evidenza la propria forza d’animo, essenziale in momenti avversi. La morte dell’amata sorellina è l’occasione di dimostrare la sua indistruttibilità mentre i continui rimproveri al padre adultero confermano la sua saggezza. Raziocinio che si eleva ulteriormente quando egli pagherà il più costoso dei prezzi: quello della coerenza. Quando dovrà scegliere se seguire il padre o la madre opterà per proteggere colei che l’ha messo al mondo e che ha subito il flagello del tradimento. L’ammirazione nei confronti del padre passa in secondo piano quando l’ingiustizia si concretizza e Lagherta ne rimane vittima. Un compromesso duro per un giovane vichingo ma essenziale per il proliferare della propria coscienza.
L’amore non si lascia sopraffare dalla rabbia e la forza del legame materno alimenta una scelta dolorosa ma necessaria. Bjorn sceglie di diventare un uomo lontano da quel padre che gli garantisce un glorioso destino.
Sotto l’occhio vigile e amorevole di Lagherta, il giovane Bjorn diventerà possente e generoso. L’odio per il compagno violento e inopportuno della madre non sfocerà mai in un atto vendicativo e ciò testimonia il suo fiuto nel carpire il giusto in una situazione districata. Acconsentire la prostrazione di Lagherta e chiudere un occhio sulle mille ingiustizie subite è un altro gravoso onere da pagare, ma necessario anch’esso. La maturazione avverrà tramite anni di soprusi e malesseri. Sotto la giurisdizione della madre è diventato un uomo giusto. Ma per diventare un guerriero dovrà ricongiungersi al padre.
Ragnar ha lasciato andar via un gracile e cocciuto ragazzino e accoglierà dopo anni un uomo maestoso e ponderato.
Bjorn è diventato ciò che suo padre ha sempre saputo. Ora è il degno figlio di un grande guerriero. I viaggi e le battaglie in Wessex consacrano il biondo combattente, e la sua aura indistruttibile e impenetrabile spinge i Vichinghi a fiutare il volere degli Dei. Ora è noto come “Bjorn la Corazza”, il guerriero protetto da Odino e Thor. Ma la gloria e la vittoria sono piaceri effimeri e stavolta la scelta dovrà essere ancor più dolorosa: dovrà lasciare sola la madre. Per compiere il proprio destino ora ha bisogno del padre, ha bisogno di Ragnar!
Sotto la giurisdizione di suo padre affinerà le sue doti da combattente. Qui assaporerà la passione e l’amore. L’uomo più grande e nobile cederà ai piaceri della carne ma l’amore insegnatogli dalla madre lo tratterrà dal diventare un brutale. Infatti i suoi occhi cadranno sulla più umile delle ragazze: la schiava Porunn.
Il cuore del figlio del Re non conosce vizi reali o pretese di corte ma solo amore puro e incondizionato. Le assurde pretese della moglie non conosceranno rifiuti e lui farà di tutto per aiutare un’anima compromessa come quella di Porunn. Bjorn sarà il suo pilastro e quando lei verrà brutalmente sfigurata continuerà a manifestare il suo inamovibile sentimento.
Coerenza in battaglia e in amore!
Le tappe della sua vita si concludono tutte con terribile prezzo da pagare, e questa volta è rappresentato dalla fuga della moglie. Bjorn rimarrà solo con una figlia ma capirà di doversi flagellare ancor di più per scoprire il suo vero scopo. Egli apprenderà di dover staccarsi nuovamente da Ragnar pur affinare e approfondire quello spirito selvaggio sepolto in lui. La sfida vedrà Bjorn solo e determinato in balia della natura e libero dalle comodità materiali. La fuga di Porunn, il tradimento di Floki, e il malessere del padre spingeranno “la Corazza” a diventare un eremita per un’ardua prova. Quella che consiste nel provare a se stessi la veridicità di un’aspettativa.
Per essere degno delle parole dell’indovino che lo designa come una forza della natura, affronterà se stesso e i suoi limiti in una folle corsa.
Il corpo sottoposto a strazianti prove, la fame che opprime lo stomaco, la totale solitudine e la natura che tenta di ucciderti costantemente. Altri laceranti, imponenti e necessari prezzi da pagare. Bjorn paradossalmente è più potente e inarrestabile lontano dal padre. Sconfiggere un orso a mani nude e uccidere un violento e potente Berserker sono testimonianze del volere degli Dei e del suo sconfinato talento.
Bjorn è veramente indistruttibile, Bjorn è veramente impenetrabile, Bjorn è veramente un predestinato! Bjorn è sicuramente una Corazza!
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