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10 cose che Vikings ci ha insegnato sulla guerra

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 8) NON FRATERNIZZARE TROPPO CON IL NEMICO

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Sempre grazie a Ragnar, che in amicizia ne azzecca giusto qualcuna ogni tanto, abbiamo anche imparato a comportarci con i nostri nemici.

Nel corso dei suoi viaggi, Ragnar ha incontrato diversi amici poi diventati nemici, come il re Horik o lo Jarl Borg, ma nessuno ha saputo tenergli testa tanto quanto re Ecbert. È stato l’unico capace di dargli del filo da torcere, è un uomo molto intelligente e furbo. Lui e Ragnar hanno trovato subito, superati i primi dissidi, tanti punti in comune.

Re Ecbert ha acquisito un po’ della fiducia di Ragnar e ha trovato il modo di convincerlo ad affidarsi a lui per realizzare i suoi sognati progetti. Per la prima volta Ragnar si fa superare in destrezza mentale e si fa letteralmente fregare: si illude di poter iniziare una collaborazione e fa stanziare alcune delle famiglie di contadini di Kattegat nel territorio promesso e donato da re Ecbert e glieli affida, credendo di poter dar vita a una nuova era, l’unione pacifica di due popoli e culture diverse, così come ne sono esempio lui e Athelstan.

Appena Ragnar ha girato le spalle ed è tornato a casa, Ecbert ha mandato i suoi soldati e ha fatto piazza pulita del villaggio dei vichinghi. Ragnar lo viene a sapere ma non fa nulla, troppo concentrato sul progetto di Parigi ma ciò non significa che un giorno la vendetta arriverà.

Sicuramente abbiamo imparato che non è bene fidarsi di colui che fino al giorno prima è stato il tuo nemico, soprattutto quando ti eguagli in scaltrezza e furbizia.

L’alleanza è servita ad entrambi per ottenere più potere ma sappiamo bene che due galli nello stesso pollaio non possono convivere e ne hanno dato perfettamente dimostrazione. Uno solo può uscirne vincitore.

Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.

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