Dir: la crisi di mezza età – Voto 4
Il fratello maggiore di Oleg non sembra il più fortunato di Vikings ma il destino sembra volerlo beffare a fronte della crisi di mezza età che lo ha chiaramente investito. Insomma sposa una ragazzina, litiga col fratello per l’eredità, si fa un piercing enorme alla guancia come i peggio fricchettoni e va a dormire all’aperto facendo cattive amicizie. È chiaro che il fratello voglia rimetterlo in riga, a una certa età bisogna pensare alla famiglia, non ai concerti rock. Infantile, voto 4.
Ubbe: ovvero il Mario Brega di Vikings – Voto 8
La sesta stagione di Vikings è iniziata da quattro episodi e Ubbe si conferma essere ancora l’unico in quella famiglia con la testa sulle spalle. Lui è quello a cui i parenti scaricano puntualmente il genitore anziano a cui badare, il fratello problematico e la gestione del patrimonio. Ovvio che tra commercialista e operai da pagare il ragazzo sbrocchi come Mario Brega quando raccatta Ruggero in Un sacco bello. Acchiappa Hvitserk per le spalle che sembra dirgli “Arzate, te dico arzate!” con la rabbia di chi è in fila all’INPS da tre ore. Unico figlio di Ragnar decente in una famiglia di cialtroni. Voto 8.
Hvitserk: la droga fa male – Voto 3
Hvitserk è convinto che il suo destino sia uccidere Ivar. Noi ormai siamo convinti più che altro che lui sia lo scalatore delle Ande de Gli occhi del cuore al centro di uno spot contro la droga come la fiction di Boris. Pertanto il suo messaggio dev’essere inequivocabilmente sempre lo stesso: la droga fa male. Passato dalle pasticche dei techno party ai funghi portati da Amsterdam, ora lo vediamo in botta da eroina. Manca poco al neonato che gattona sui muri. Si lancia in un abbraccio a Ubbe con la promessa di star meglio credibile quanto la promessa “vieni qui che non ti faccio niente” di mia madre quando da piccola ne avevo combinata una. Monotematico, voto 3.