Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler sulla 6×07 di Vikings
L’ultima stagione di Vikings ci sta sorprendendo. In positivo, viste le aspettative non altissime figlie di un’annata, la quinta, piuttosto deludente, alla quale sta seguendo una chiusura del cerchio al contrario molto bella e intensa. Ma anche in negativo, se si pensa alla gestione finale della storyline di Lagertha, alla quale è stato dedicato un degnissimo e commovente tributo figlio tuttavia di alcune scelte narrative più che discutibili.
Ne stiamo parlando attraverso le recensioni della nostra Cinzia Bevilacqua e continueremo a farlo anche attraverso approfondimenti di vario tipo, come facciamo oggi con un nodo di trama tra i più interessanti delle ultime due stagioni. Non prendiamo in esame però un personaggio centrale. Non affrontiamo un protagonista. Ma una donna che allo stato attuale è stata poco più di una comparsa. Per lasciare il segno, tuttavia, può essere sufficiente anche un solo sguardo in un solo episodio, e Katya lo sa bene.
Chi è Katya? Apparsa per la prima volta in The Key, quinto episodio della sesta stagione di Vikings, è la moglie di Oleg, il carismatico e inquietante Re dei Rus di Kiev che sta ospitando Ivar dopo la sua fuga da Kattegat. Fin qui tutto bene, ma la risposta non può essere soddisfacente, perché il personaggio ha un’aura misteriosa che è un vero e proprio rebus. Katya, infatti, è interpretata da Alicia Agneson, già protagonista in passato nei panni dell’ex moglie di Ivar, Freydis. Non può essere una casualità, e la reazione sbigottita del Senza Ossa alla vista della donna, straordinariamente somigliante all’amata madre di “suo” figlio, lo testimonia.
Se poi a questo si aggiungono le frasi sibilline di Katya e Oleg, più volte incalzati da Ivar per avere delle risposte a riguardo, non è più sufficiente domandarsi chi sia la Regina di Kiev. Dobbiamo quindi rilanciare: chi è davvero Katya? È solo un’incredibile sosia di Freydis? Oppure c’è sotto qualcos’altro? Temiamo la risposta, perché da una parte potrebbe rappresentare uno dei colpi di scena meglio architettati nella lunga e gloriosa storia di Vikings, ma dall’altra potrebbe diventare il salto dello squalo definitivo di una serie tristemente volta al tramonto.
Spieghiamoci meglio, con un presupposto: se si seguono le logiche interne della narrazione di Vikings, finora coerenti con se stesse dal primo all’ultimo episodio, Freydis non può essere in alcun modo viva. L’uccisione della donna, avvenuta nel finale del ventesimo episodio della quinta stagione per mano di un disperato Ivar, tradito e di fatto condannato nel bel mezzo della guerra fratricida con Bjorn, non lascia spazio a interpretazioni. Strangolata brutalmente in una scena carica di dettagli cruenti, Freydis è sicuramente morta. Ma è ancora morta? Oppure Freydis e Katya sono la stessa persona? Vorremmo non avere dubbi, ma li abbiamo. E altrettanto può affermare buona parte del fandom, alla ricerca di una spiegazione.
Un indizio in particolare ha fatto impazzire diversi utenti, pronti a far rimbalzare ovunque una teoria che purtroppo allo stato attuale ha senso d’esistere. Il prossimo 30 gennaio, infatti, andrà in onda il nono episodio della 6A di Vikings, e il titolo è più che evocativo: Resurrection. Resurrezione. Resurrezione di chi o cosa? Molti hanno collegato subito la puntata a una potenziale rivelazione del ritorno in vita di Freydis, facendo quindi di lei e Katya un’unica persona. E se si legge la pagina IMDb dedicata all’episodio il mistero si infittisce. Alicia Agneson è infatti accreditata nei panni di Freydis e non di Katya. Dobbiamo quindi credere davvero a una possibile deriva soprannaturale di Vikings?
È verissimo: tra profezie puntualmente divenute realtà, sogni e visioni di vario tipo, dialoghi con l’altro mondo e clamorose casualità la serie tv ci ha abituato nel tempo a danzare abilmente tra una realtà spiegabile e una realtà molto meno spiegabile, e questo è in fondo uno degli aspetti più suggestivi di Vikings. Ma la resurrezione di una persona spingerebbe la linea di confine ben al di là, varcando pericolosamente un orizzonte del tutto inesplorato. Perché nessuno può avere da dire se torna in vita Jon Snow, ma se fosse Freydis a farlo il salto dello squalo sarebbe dietro l’angolo.
L’atteggiamento misterioso di Oleg, un Re che si fa chiamare il Profeta con una buona dose di megalomania e che ha ucciso la prima moglie con una dinamica molto simile a quella con cui Ivar ha tolto la vita a Freydis, getta un’ulteriore ombra. Perché si prende gioco palesemente di Ivar, attonito e disarmato alla vista di Katya. Che a sua volta non ha voluto dare risposte chiare alle chiare domande del Senza Ossa. Spiazzato non solo dalla somiglianza fisica tra le due donne, ma soprattutto dalle sconfinate informazioni a disposizione della coppia, a conoscenza di dettagli della vita di Ivar che Ivar non ha mai raccontato.
Nonostante ciò non vogliamo credere alla resurrezione di Freydis, perché una spiegazione potrebbe esserci. Ipotizzando per esempio che non fosse chi diceva di essere. Non una schiava liberata da Ivar e capace di circuire con ingegno un ragazzo alla ricerca continua di attenzioni, ma una spia. Perché no, sorella gemella di Katya. Mandata da Oleg a Kattegat per scoprire tutto di lui e informarlo a riguardo, alimentare le sue ambizioni al punto da fargli credere di essere una divinità in modo da associarlo in qualche modo alla figura di Oleg e renderlo nel tempo manipolabile.
Si configurerebbe quindi uno scenario affascinante nel quale Oleg avrebbe di fatto trasformato Ivar in una marionetta da lui controllata molto prima del loro incontro, e rafforzerebbe un tratto peculiare del Signore di Kiev, già emerso col fratello Dir: il potere deriva dalle informazioni a disposizione, ancor più che dalla forza di un esercito.
Sarebbe difficile spiegare come Freydis, che in questo quadro comparirebbe in Resurrection attraverso un sogno, una visione o un flashback, sarebbe stata capace di passare le informazioni a Oleg in un contesto tanto complesso. Ma parliamo di un dettaglio quasi insignificante, se rapportato alla resurrezione in un mondo che nonostante tutto è distantissimo dall’essere fantasy. Vogliamo crederci, al di là degli indizi e le prospettive straordinarie teorizzate nelle ultime settimane. Perché amiamo Vikings e un ritorno reale di Freydis a poche puntate dal series finale non sarebbe in alcun modo accettabile.
Non resta che attendere impazientemente i prossimi sviluppi, forse già nell’episodio che andrà in onda domani. Con la speranza che Katya, la misteriosa Katya, sia davvero Katya. E soprattutto che Freydis, la famigerata Freydis, non sia davvero Katya e sia ancora morta.
Antonio Casu