Vikings appartiene sicuramente alla categoria di serie tv dotate di un cast corale tra i meglio riusciti degli ultimi anni. Ma, nonostante le vicende narrate riprendano molto della storia del popolo norreno (come abbiamo visto qui), la trama invece non è esattamente tra le più elaborate. Questo ha permesso in parte allo stuolo di personaggi in campo di avere ancor più risonanza all’interno della sceneggiatura.
E di personaggi emotivamente intensi Vikings ne ha avuti a bizzeffe.
Basti pensare al leggendario Ragnar, a Floki, a Lagertha, a Re Ecbert. E a tutte le scene altrettanto intense cui hanno dato vita. In questo articolo avevamo anche provato a elencare le migliori dieci, ma, come ogni serie che si rispetti, in mezzo a un così ampio coro di voci narranti, anche Vikings ha la sua buona fetta di personaggi insopportabili. E per quanto la serie, nel corso di ben cinque stagioni e mezzo, abbia cercato di mostrare anche il loro punto di vista in modo più che esaustivo, non abbiamo mai smesso di odiarli.
A poco è servita la considerazione su quanto molti di essi stessero solo facendo del loro meglio per difendersi dal nemico. O quanto altri fossero strumenti di un destino più grande. La maggior parte dei fan di Vikings non ha mai smesso di ritenere i seguenti 5 personaggi tra i più insopportabili della serie.
Vediamo quali sono.
5) Aslaug
Di sicuro ci sarebbe molto da dire in difesa di Aslaug. In fondo l’abbiamo conosciuta come una donna libera, responsabile della relazione con Ragnar quanto quest’ultimo, che invece proprio libero non era. E non di meno dovremmo riconoscerle l’importantissimo ruolo rivestito nel destino di Ragnar stesso. La profezia disse che questi avrebbe avuto molti figli maschi, mentre Lagertha non sarebbe stata in grado di partorirne altri. E così gli dei hanno portato Aslaug sul cammino del futuro re di Kattegat perché partorisse la sua eredità.
Eppure, nonostante questa consapevolezza, i fan di Vikings non hanno mai smesso di vederla come la donna che “si è messa in mezzo” nel matrimonio di Ragnar e Lagertha.
Indubbiamente il dolore di quest’ultima è stata la ragione principale per la quale non abbiamo mai digerito la nuova moglie di Ragnar. Tuttavia, anche altri fattori hanno contribuito a rendercela piuttosto invisa nel tempo. Come una certa altezzosità, il fare decisamente diverso dall’umile approccio per il quale abbiamo amato Lagertha dall’inizio alla fine. Il paragone è stato inevitabile. Ma anche la freddezza mostrata con Ragnar e i figli – Ivar escluso – non ha aiutato. La relazione col misterioso Harbard che sembrava averle dato completamente alla testa. Persino Ubbe e Hvitserk anni dopo rinunciano a vendicarla nel ricordo di quando rischiarono di morire per la sua negligenza.
4) Fredys
Alla defunta moglie di Ivar potremmo riconoscere diverse doti. La capacità di liberarsi dalla schiavitù, un certo savoir faire, il sangue freddo necessario a dormire accanto un tiranno come Ivar al culmine della sua ferocia. E in effetti tra le ragioni per le quali Fredys non ci ha mai convinti davvero c’è il dubbio che un po’ psicopatica lo fosse anche lei.
Che fosse davvero innamorata di Ivar, o che recitasse una parte per garantirsi il trono di regina, il dubbio che anche lei fosse un po’ fuori di testa è venuto a parecchi fan di Vikings.
Ma la cosa che la rendeva più insopportabile è stata questa parte di sussurratrice del tiranno che ha avuto così tanto peso nell’evoluzione di Ivar, e quindi di ciò che abbiamo visto nella quinta stagione della serie. È chiaro come Fredys abbia giocato un ruolo decisivo nell’autoconvinzione del Senz’Ossa di essere un dio in Terra. Una convinzione che, come ben sappiamo, ha portato a un gran numero di atrocità perpetrate contro oppositori del regime di Ivar e innocenti.
3) Re Ælle
Quando si parla del Re di Northumbria, dobbiamo ammettere che prima di odiarlo a prescindere dobbiamo prendere in considerazione la sua posizione e il contesto in cui si trovava. Difendere la propria terra da un esercito di sanguinari assaltatori venuti da lontano per depredare terre e ricchezze non è un compito facile. Però quello che ha portato i fan a provare per Re Ælle un odio che quasi sicuramente non hanno provato allo stesso modo per Re Ecbert, trova le sue ragioni altrove.
Re Ælle è stato scritto come un personaggio meschino. Meschino con la propria famiglia, con la figlia Judith in particolare, e in fondo anche con i propri sudditi. La sua ostentata sicurezza è stata la sua rovina. L’impulsività e l’incapacità di guardare il quadro d’insieme della situazione lo hanno portato verso l’atroce destino riservatogli dai figli di Ragnar. E, a parte questo, vederlo a capo della truppa che ha torturato e ucciso Ragnar, tra sogghigni e sguardi di soddisfazione, di certo non ci ha aiutato ad amarlo né a provare gran pena quando gli è toccato patire di peggio.
In un modo o nell’altro, insomma, è stato forse il peggiore dei re britannici che abbiamo conosciuto in Vikings.
2) Vescovo Heahmund
La presenza di Heahmund nella classifica è supportata non tanto dal grado di insopportabilità del personaggio stesso, ma dalla pessima scrittura che ne hanno fatto gli sceneggiatori. Il vescovo guerriero di Wessex, infatti, avrebbe dovuto rivestire un ruolo fondamentale in un momento – la quinta stagione – in cui Vikings si avviava ad affrontare una fase cruciale per la sua evoluzione essendo appena morto il personaggio di punta.
Le speranze che ruotavano attorno al personaggio interpretato da Jonathan Rhys Meyers furono tante, ma quasi tutte tradite. Il vescovo si presentò con grande potenza salvo poi perderne strada facendo. La dinamica che lo ha portato tra le fila dei vichinghi è stata interessante, ma si è rovinata con dei plot-twist senza senso.
Il personaggio ha perso sempre più coerenza nel corso della stagione scadendo nel ridicolo quando il suo filone narrativo si è intrecciato con quello di Lagertha in quella che è stata di gran lunga la peggiore storia d’amore di Vikings.
Terribilmente scritta e assimilabile in diversi tratti a una vera e propria soap opera. Tutto ciò non ha fatto altro che rendere praticamente insopportabile l’intera sottotrama dedicata a Heahmund, privandolo della redenzione persino alla fine. Insomma, Heahmund rappresenta la storia di un’agonia durata anche troppo a lungo.
1) Margrethe
Qualcuno la ricorderà come la sventurata ormai fuori di senno morta dopo lo scontro che ha portato Ivar a diventare tiranno di Kattegat. E durante quello che è stato solo la punta dell’iceberg dell’evoluzione di questo personaggio, diciamolo, non ci è neanche dispiaciuto granché vederla morire sola, pazza e in miseria. Perché questa condizione in fondo è stata solo il risultato di una serie di decisioni sbagliate e di una subdola ambizione.
Molti fan di Vikings ricorderanno infatti come Margrethe era una delle schiave della casa in cui i figli di Ragnar sono cresciuti.
Dopo esser stata il loro divertimento condiviso, ha sposato Ubbe, mantenendo una strana relazione a tre con lui e Hvitserk. E fin qui nulla di male. Tuttavia, nella risalita Margrethe ha mostrato tutta la sua malafede in un approccio andato ben oltre il semplice e comprensibile desiderio di libertà, con una serie di goffi tentativi di raggirare le persone attorno a lei per diventare regina. Fallendo miseramente per finire in una voragine di solitudine e derisione. Insomma, Margrethe è solo una Fredys più stupida che non ci ha creduto abbastanza.