Vai al contenuto
Home » Vikings

10 Serie Tv ambientate nei “secoli bui”

vikings
Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. A breve sarà disponibile Hall of Series Plus, il nostro servizio in abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi e in anteprima.

Inserisci il tuo indirizzo email e clicca su ‘Avvisami’ per essere notificato quando Plus sarà disponibile.

* campo obbligatorio

Sarà pure l’era dei “secoli bui”, ma il Medioevo conserva un fascino talmente magnetico da creare attorno a sé una sorta di aura magica. Per gli amanti del period drama, le serie ambientate nei secoli bui sono una vera manna.
Pensiamo a prodotti di successo come Vikings o Knightfall, ma anche a serie meno conosciute che sanno però catapultarci nel marasma di quegli anni.

Il Medioevo è un’epoca di violenze inaudite e brutalità senza sconti. È efferato e disumano – chi ha visto Vikings ne sa qualcosa -, pieno zeppo di intrecci sanguinosi e atroci, ma possiede un influsso poetico che ha conquistato, nel corso dei secoli, studiosi, scrittori, artisti e appassionati di storia.
Giganti del panorama televisivo mondiale come G.R.R. Martin hanno attinto dal Medioevo per l’ambientazione dei loro capolavori. Molte serie fantasy conservano quelle atmosfere un po’ cupe e pittoresche tipiche dei secoli bui e, in generale, il Medioevo resta uno dei periodi storici più amati dai narratori di tutto il mondo.

Lasciando da parte tutto il genere fantasy, abbiamo provato con questa lista a individuare le 10 migliori serie tv ambientate nei “secoli bui”, spaziando dagli anni dell’Alto Medioevo fino alle soglie del Rinascimento.

1) Knightfall

nightfall e vikings

Questa serie comincia là dove tutte le nostre fantasie sul Medioevo hanno avuto inizio: con i Cavalieri templari e il Santo Graal.
È stata creata da Don Handfield e Richard Rayner per l’emittente televisiva History ed è stata trasmessa a partire dal 2017.
Girata in gran parte tra Francia, Repubblica Ceca e Giordania, la serie è composta da due stagioni – la seconda uscita appena qualche mese fa – e ripercorre le peripezie dei Templari a partire dalla caduta della città di Acri, ultima roccaforte dell’ordine in Terra Santa.

Knightfall abbraccia un argomento, quello della ricerca del Graal perduto, che ha affascinato per secoli sceneggiatori di tutto il mondo.

Se siete amanti del Medioevo, una serie così non può non piacervi.
Con uno stile visivo tutto suo, a metà tra la docuserie e la fiction di intrattenimento, Knightfall porta sulla scena battaglie, dispute personali e avventurose ricerche tra location dal sapore fortemente rievocativo. E lo fa cercando di conquistare l’attenzione dello spettatore con una narrazione piena di colpi di scena e con effetti visivi che vanno a esaltare ancor di più il racconto delle battaglie.
Quella dei Cavalieri templari è una storia già di per sé piena di fascino, ma il modo in cui ce la racconta Knightfall fa venir voglia di riviverla puntata per puntata.
Non godrà della stessa fama di Vikings, ma merita comunque un’occasione.

2) Marco Polo

vikings e Marco Polo

Non ha ancora avuto il finale che meritava ed è un vero peccato, perché Marco Polo, la serie ideata da John Fusco per Netflix, aveva un gran bel potenziale.
Siamo nella seconda metà del XIII secolo, nel cuore dell’Impero mongolo del grande Kublai Khan. Protagonista della serie è il giovane Marco Polo, interpretato dall’italiano Lorenzo Richelmy, che parte da Venezia con suo padre per compiere uno dei viaggi più famosi della storia.
Il Milione sembra un buon punto di partenza da cui sviluppare la trama della serie: Marco giunge nell’Asia Orientale, alla corte del Khan dei Khan, del quale riesce ad accaparrarsi le simpatie. La storia prende vita tra intrighi di potere, tentativi di conquista, tradimenti, guerre, complotti politici, combattimenti e tanto altro. E offre un punto di vista solitamente poco approfondito sulla cultura mongola, sulle tradizioni, le usanze, i codici e i legami del glorioso popolo di Kublai Khan.

Marco Polo è una serie che dovete assolutamente guardare se siete amanti della storia e dell’avventura. Sperando che presto o tardi arrivi anche una stagione conclusiva.

3) I pilastri della terra

vikings e I pilastri della terra

Il Medioevo è l’epoca delle grandi cattedrali, dei costruttori e degli artigiani, dei viaggiatori e degli imbroglioni, dei religiosi e dei ciarlatani. Nel Medioevo si costruivano cattedrali, reali e metaforiche, per rendere meno spropositata la distanza tra il cielo e la terra.
La miniserie prodotta da Ridley e Tony Scott parla proprio di questo. È ispirata all’omonimo romanzo di Ken Follett, ma poi se ne distacca pian piano per esigenze narrative diverse. È la storia di un uomo in cerca di occupazione e di una comunità che aspetta la propria cattedrale.
Sullo sfondo della guerra civile tra Stefano e Matilde, nell’Inghilterra della prima metà del XII secolo, la storia prosegue tra macchinazioni segrete, amore, odio e lotte di potere.
Dal primo mattone all’ultima pietra, la cattedrale è la reale protagonista de I pilastri della terra, che è una serie forse un po’ lenta in alcuni tratti ma comunque perfettamente appagante.

4) Vikings

vikings

Cruda, violenta, brutale, Vikings ha letteralmente conquistato il pubblico degli appassionati del period drama sin dal rilascio della sua prima stagione, nel 2013. È ambientata nel IX secolo tra la Scandinavia e l’Inghilterra e racconta le gesta del leggendario eroe vichingo Ragnar Lothbrok, della sua famiglia e del suo popolo, tra personaggi di fantasia e personaggi realmente esistiti.

Vikings affonda le sue radici nel mito, ma non sfocia nel fantasy come tanti altri period drama ambientati nei secoli bui.

È precisa e accurata e sa trovare un equilibrio perfetto tra realtà e finzione. Il suo arco temporale si dispiega attraverso il corso di diversi decenni: parte dalle scorrerie nell’entroterra e ci conduce alla conquista delle vicine isole britanniche. Il tutto con una chiave di lettura per nulla scontata e attenta a rendere nella maniera più veritiera – e godibile – possibile usi e tradizioni di un popolo battagliero, sanguinoso e allo stesso tempo estremamente affascinante.

5) The White Queen

the white queen e vikings

Se vi affascinano gli intrighi di potere, le faide tra famiglie, le lotte per il trono e il fascino dell’Inghilterra del XV secolo, questa è la serie che fa al caso vostro. Basata sui romanzi di Philippa Gregory, The White Queen è ambientata durante la Guerra delle Due Rose, combattuta tra le famiglie degli York e dei Lancaster per la conquista del trono di Inghilterra.
La serie ha per protagoniste due donne e le rispettive casate. Scava nel fondo delle ambizioni di due famiglie contrapposte, sviscera amori e desideri nascosti, parla di sentimenti spezzati e guerre senza quartiere. E lo fa con uno stile elegante e romanzesco, raccontando una guerra dinastica attraverso gli occhi delle sue protagoniste donne.

6) La cattedrale del mare

vikings e la cattedrale del mar

L’emittente televisiva spagnola Antena 3 l’ha mandata in onda a partire dal maggio del 2018, poi è approdata su Netflix.
La cattedrale del mare è ispirata all’omonimo romanzo di Ildefonso Falcones ed è ambientata nella Barcellona del XIV secolo. Arnau è il protagonista e si può dire che la serie tratti proprio della sua ascesa sociale, da servo a uomo libero, sullo sfondo di una città che sta vivendo uno dei suoi momenti più prosperi. Il chiasso delle strade, il clangore dei martelli, il puzzo di piscio che emana dai vicoli, il portamento borioso dei rappresentanti degli ordini religiosi: tutto questo e altro ancora è il punto di partenza da cui si sviluppa tutta la storia de La cattedrale del mare.

7) The Last Kingdom

vikings e the last kingdom

Una Gran Bretagna divisa in sette regni separati e in lotta tra loro, un giovane strappato alla sua terra e cresciuto tra i nemici e le coste britanniche messe costantemente in pericolo dalla minaccia vichinga.
The Last Kingdom è una serie britannica ambientata nel IX secolo, prodotta da Carnival Film and Television e basata sulla saga di romanzi di Bernard Cornwell, Le storie dei re sassoni.

Il periodo storico è lo stesso di Vikings, anche se la prospettiva è in parte ribaltata.

La serie è molto attenta ai dettagli storici, ma si concentra anche sulla psicologia dei personaggi, mettendone a nudo i traumi interiori e ponendoli difronte a delle scelte tortuose. È uno spaccato di storia medievale che affascina e rapisce, sebbene non abbia ancora avuto la fortuna di Vikings.

8) Isabel

Isabel è una serie che sta con un piede nel Medioevo e con l’altro nel Rinascimento. È di produzione spagnola ed è arrivata in Italia con una scaletta di episodi leggermente modificata rispetto all’originale.
È ambientata nella Spagna di fine Quattrocento e ha per protagonista Michelle Jenner nei panni di Isabella la Cattolica, la regina di Castiglia che ha regnato in un periodo particolarmente cruciale per la storia della Spagna.
Essendo una serie biografica, Isabel parte dall’adolescenza della giovane regina e attraversa un arco temporale piuttosto ampio, che va dal matrimonio con Ferdinando d’Aragona alla scoperta dell’America e alle vicende strettamente legate alla famiglia e alla continuazione della dinastia.
Come ogni dramma storico che si rispetti, anche qui abbiamo i soliti intrighi politici, le lotte per il trono, le sfide della modernità e i problemi interni di un regno alle prese con il dispiegarsi di nuovi orizzonti.

9) Il nome della rosa

Poteva mai mancare nella lista delle serie tv ambientate nel Medioevo, la miniserie ispirata all’immortale romanzo di Umberto Eco?
Assolutamente no, anche se la trasposizione televisiva non ha la potenza evocativa della scrittura di Eco.
Il nome della rosa è di produzione italo-tedesca e si sviluppa lungo l’arco di otto puntate, portando sullo schermo le vicende del frate francescano Guglielmo da Baskerville e del benedettino Adso da Melk. Le atmosfere scure e claustrofobiche, i cortili di pietra e quell’aura misteriosa da dramma medievale, fanno da sfondo a una delle storie più conosciute – e apprezzate – dal pubblico italiano.
Non tutto, però, è andato per il verso giusto: gli ascolti della prima serata sulla Rai sono andati via via scemando, mentre una serie di errori storici e artistici sono stati rintracciati in tutto il corso dello show. Nonostante i punti interrogativi, tuttavia, Il nome della rosa è la serie italiana più venduta al mondo dopo Gomorra.

10) The Hollow Crown

Jeremy Irons, Tom Hiddleston e Ben Whishaw sono solo alcuni dei protagonisti di questa miniserie televisiva britannica in quattro parti sulle opere teatrali di Shakespeare. La BBC l’ha divisa in quattro puntate, ciascuna da almeno due ore, che si ispirano rispettivamente al Riccardo II, all’Enrico IV – diviso in due parti – e all’Enrico V di William Shakespeare.
La storia è quella di tre sovrani alle prese con i drammi personali e con i problemi di un’Inghilterra messa costantemente alla prova da guerre, faide, conflitti e tanto altro.
Lo stile è un po’ ampolloso e ridondante, essendo la serie ispirata ai testi di William Shakespeare, ma la narrazione fitta e la profondità con cui si analizzano le psicologie dei personaggi sono eccezionali. I costumi, gli scenari, le trame nascoste, l’ambientazione medievale: tutto contribuisce ad arricchire una storia che è già di per sé un successo assicurato. Shakespeare difficilmente fallisce.

Leggi anche VikingsI 10 momenti emotivamente più intensi