3) True Detective 1
La prima stagione di True Detective è stata un viaggio febbrile ai confini della realtà immaginabile. Ci siamo imbarcati assieme a Rust Cohle in un mare di viaggi mentali sull’essere umano e sulla sua natura, sulla società e le sue interazioni. Ci siamo sentiti come se qualcuno ci stesse scavando dentro usando le parole di Rust come pala. In questo mare di riflessioni, quella sulla religione spicca in modo innegabile.
Perché quando True Detective 1 si è interrogata sul ruolo della religione all’interno della nostra società attraverso un dialogo tra i due protagonisti, la sua visione si è rivelata lapidaria. Lapidaria come l’opinione di Rust Cohle in merito a cosa farebbero gli uomini se non credessero in Dio. Ovvero le stesse cose, solo alla luce del sole. E lapidaria come la sua risposta all’idea più semplicistica suggerita dal suo partner. Un’idea che vede nella religione un elemento fondamentale per la società in quanto deterrente per gli uomini dal commettere reati. Ciò che è venuto dopo è ormai storia:
“Se l’unica cosa che spinge un uomo a essere decente è il pensiero di una ricompensa nell’aldilà, allora fratello quell’uomo è un pezzo di m***a.”