3) La fine di Lagertha
Insieme a Ragnar, Lagertha è sempre stata uno dei personaggi migliori di Vikings.
Coraggiosa, tenace e inarrestabile. Tanto forte quanto umana, ha conquistato subito i nostri cuori. Ma per quanto amato, il personaggio interpretato da Katheryn Winnick è rimasto nella serie fin troppo a lungo. Per poter accontentare i fan, il suo percorso è stato portato oltre la propria naturale conclusione. Una scelta deleteria che ha trascinato la protagonista verso storyline confuse e senza rilievo (la relazione con Heahmund e la parentesi nel piccolo villaggio sperduto, per citarne alcune). Dopo aver dato tutto ciò che poteva dare, la protagonista è stata forzata a rimanere in un mondo al quale ormai non apparteneva più. Ed è così che la donna è diventata un fantasma, un pallido riflesso della guerriera del passato.
Sin dalla quarta stagione, sapevano che la sua morte sarebbe sopraggiunta per mano di uno dei figli di Ragnar. Un’esecuzione che ci aspettavamo sarebbe spettata a Ivar, il più motivato fra tutti i suoi fratelli. Tuttavia, andando contro ogni previsione, Vikings ha affidato a Hvitserk l’ingrato compito di uccidere la celebre shieldmaiden. Una morte necessaria, ma anche tremendamente indegna. Lo scontro fratricida nella quinta stagione sarebbe stato il momento migliore per l’uscita di scena di Lagertha. Come ben sappiamo, la donna sopravvive, ma solo per poter continuare a subire perdite traumatiche: Ragnar, la propria casa, Astrid e Heahmund. Lo scontro con Ivar, per quanto scontato, sarebbe stato perfetto e, soprattutto, coerente dal punto di vista narrativo. L’inaspettata scelta del fratello non può che apparire come un pigro escamotage per soddisfare una profezia inevitabile.
Nonostante l’immensità del personaggio, la fine di Lagertha non è stata assolutamente degna del suo percorso. Ma anche se snaturata da una sopravvivenza forzata, il suo addio nella sesta stagione non ha potuto che emozionarci.