5) I viaggi di Bjorn nel Mediterraneo
Per quanto il desiderio di esplorare nuove terre faccia parte della cultura scandinava, i viaggi di Bjorn nel Meditarraneo sembrano fuori posto. La visita in Spagna non può che generare perplessità: l’esplorazione di Algeciras è insufficiente e approssimativa, ridotta al saccheggio di un mercato e alla scoperta di una moschea. Se le razzie non sono niente di nuovo nel mondo di Vikings, il fascino di Floki nei confronti della religione musulmana è decisamente atipico. È inutile dire che molti hanno trovato discutibile la logica e il risultato del lungo viaggio intrapreso da Bjorn, specialmente considerato il breve tempo trascorso in questa terra.
Lo stesso si può dire anche della visita in Sicilia e Nord Africa. Vikings è sempre stata eccezionale nel trarre beneficio da territori diversi: l’Inghilterra e la Francia sono state fondamentali per dare spazio a nuovi personaggi e rafforzare la trama. Ma non tutte le culture esplorate sono state in grado di contribuire alla storia. Il cannibalismo, le tempeste di sabbia e i tradimenti di sangue sono elementi che potevano funzionare in un’altra serie.
Ma non in Vikings, dove risultano noiosi, poco approfonditi e fini a se stessi. L’intera storyline sembra sia semplicemente uno stallo prima del ritorno di Bjorn a Kattegat.
Infine i personaggi presentati, per quanto avvolti da un’aura di mistero ed esoticità, non hanno avuto nessun impatto né sugli spettatori né sulla storia. Proprio per questo, non ci è voluto molto prima che la parentesi mediterranea venisse relegata nel dimenticatoio.