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La vera essenza di Vikings

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Manca ormai davvero pochissimo alla quinta stagione di Vikings, che promette di lasciare il suo pubblico senza parole.  La Serie Tv prende liberamente spunto dalle Saghe nordiche, con particolare attenzione alla figura di Ragnar Lodbrok, guerriero e futuro re dei vichinghi.

Ma cosa è davvero Vikings?

Trasmesso su History Channel, lo show di Michael Hirst (“The Tudors”) potrebbe deludere le aspettative degli appassionati di drama storici e soprattutto di coloro i quali attendevano un adattamento fedele della storia e delle saghe nordiche. I legami ci sono ovviamente e anche tanti ma l’esattezza storica non è lo scopo principale di Vikings, se siete quindi in quel gruppo di persone sopra citate mi dispiace ma Vikings non sarà la Serie Tv adatta a voi. Per potere raccontare la propria storia, Hirst ha deciso di prendersi diverse libertà creative che servono per dare vita a un universo complesso di personaggi in cui tra tutti spicca Lui, Rganr Lodbrok.

Tralasciando le numerose inesattezze storiche, d’altronde Vikings non ha alcuna pretesa “educational”, la Serie Tv è la storia di come la grandezza si raggiunga più con la volontà e l’ingegno che con la forza e la violenza.

Vikings è un mondo che stagione dopo stagione si arricchisce, si complica e diventa più reale. La storia di Ragnar, pastore nel suo villaggio, diventa la storia di un uomo che mosso da grandissima curiosità e intraprendenza riesce a scalare la vetta del potere, a plasmare da solo il proprio destino. Eppure a Ragnar il potere non interessa mai davvero, quello che vuole più di ogni altra cosa è la gloria. La fama eterna che lo spinge così a raggiungere le terre più lontane, a stringere alleanze improbabili e a sognare i sogni più arditi. Quest’uomo dagli occhi di ghiaccio rimane per quattro stagioni in fondo un mistero, una contraddizione vivente scisso tra l’appartenenza al suo popolo a alle sue leggi e questa inclinazione verso il Cristianesimo, i suoi dogmi e i suoi misteri.

Nell’amicizia con Athelstan si consuma uno dei rapporti più belli di Vikings, questi due mondi che si incontrano ma non si scontrano, come invece avverrà con Floki, anzi apprendono l’uno dall’altro. Un rapporto quasi simbiotico che scatena gelosia e morte da parte di un personaggio, Floki appunto, che non vuole o non può comprendere un mondo che non sia il proprio.

Vikings

Vikings è anche la storia della leggenda, non solo dell’uomo, Ragnar Lodbrok che nella quarta stagione ha passato il testimone alla nuova generazione. Un arco si è quindi conlcuso ma questo non significa la fine perché come ha sottolineato Michael Hirst, Vikings non è solo la storia singola di un uomo, ma di una famiglia, di un popolo intero.

Storia di una famiglia, quindi, complessa, difficile ma unita a doppio filo da un legame che trascende qualsiasi torto o inganno. La lotta del fratello contro fratello ci ricorda da vicino quella di Caino e Abele, così anche in Vikings Abele muore, per risorgere però e lasciare la propria eredità. E a proposito di eredità non si può non parlare di Bjorn e Ivar, due facce della medaglia, due figli di Ragnar dai caratteri molto diversi e mentre Bjorn è spinto dalla sete di potere è invece Ivar a incarnare l’erede ideale, a motivarlo infatti c’è un senso bruciante di rivalsa e un estrema curiosità.
È lui il vero figlio di Ragnar, colui che può raggiungere un destino abbastanza grande da rivaleggiare con quello del padre, nonostante la sua deformità. D’altronde volere è potere.

Vikings

Questo è uno dei grandi insegnamenti di Vikings, è la volontà che ci permette di superare i limiti che gli dei o chi per loro ci hanno prefissi. Niente diventa impossibile, né sopravvivere al freddo e al gelo minacciato dagli orsi, né guidare un esercito anche se si è deformi, né tantomeno combattere solo perché si è donne.

In questo i vichinghi furono molto più avanti rispetto ad altre popolazioni che si dichiaravano “moderne”. Le Shieldmaiden erano donne guerriere, quasi figure mitologiche vicine alle Valchirie, che avevano scelto una vita sui campi di battaglia al fianco degli uomini. Nella Serie Tv Lagertha è una di esse. Una donna vera, sincera e valorosa che non rinuncia alla propria sensualità o alla ricerca del piacere ma che sa anche trasformarsi in una guerriera e sovrana spietata e giusta. Lagertha che irrequieta, indomabile ma anche dolce e malinconica si contrappone alla sensualità di Aslaug, donna solo di nome.
Le donne sono delle coprotagoniste a tutti gli effetti in Vikings, capaci di decidere le sorti degli uomini, di manipolarli e di esserne superiori.

Vikings

Vikings è una storia di opposizioni: tra Athelstan e Floki, l’uno la tolleranza, l’altro il religioso ottusismo; tra Bjiorn e Ivar, la gloria fine a se stessa e quella immortale; fra Rollo e Ragnar, la materialità e l’intangibilità; tra Lagertha e Aslaug.

Ed è un calderone enorme che prende tutti questi ingredienti e li mescola insieme creando nuove combinazioni e risultati. Una storia che parla di famiglia, di amore, di amicizia, di scoperte, di viaggio, di guerra, di violenza, di magia, di religione ed è soprattutto una metafora del mondo moderno, in evoluzione e insofferente di fronte alla staticità di chi vuole preservare gli interessi di pochi ai danni di molti.

Volere è potere.

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