Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler sui primi due episodi di WandaVision
WandaVision è arrivata in questi giorni su Disney+ a tutta velocità, e il piacevole senso di straniamento è solo una delle tante cose che hanno fatto lavorare il cervello degli spettatori durante e dopo la visione.
Le speculazioni di trama sono andate avanti per mesi, e qualcuno ha parlato di due episodi con una completa mancanza di carne al fuoco. Noi ci sentiamo fortemente di dissentire. In un’ora WandaVision ha sparato contro gli spettatori un numero di easter egg e indizi da farci perdere la testa.
Per cui risvegliamoci rapidamente da questo sogno anni ’50/’60 e torniamo nel 2021.
Perché una sitcom?
Come già detto nella nostra recensione, le citazioni alle sitcom nei primi due episodi di WandaVision sono innumerevoli.
La domanda però sorge spontanea: perché ci troviamo in una sitcom?
Con un forte zoom sul calendario della coppia, possiamo notare una pubblicità che recita:
All the little girl wants is a COLOR TELEVISION
Un possibile indizio sull’infanzia di Wanda a Sokovia, con la ragazza che probabilmente era costretta ad intrattenersi con diverse sitcom in bianco e nero.
Tutto ciò che abbiamo visto dai trailer e dai primi due episodi ci dice che questa storia è frutto dei poteri e della mente di Wanda, probabilmente impazzita dopo la morte di Visione e Avengers: Endgame.
Ciò che scopriremo oggi è che gli easter egg di WandaVision sono quasi tutti ricollegati alla sua vita
Cercheremo di dividere inoltre gli indizi tra i due episodi, nel caso qualcuno volesse andare a controllare di sua volontà ciò che diciamo.
1×01 – Tra cliché e fumetti
Partiamo col nome della città: Westview. Estremamente semplice: è l’unica visione che Wanda aveva del “west” (gli Stati Uniti) quando cresceva a Sokovia.
Durante la scena in cucina, i due inoltre parlano di come Visione non mangi cibo e del fatto che la sua testa sia indistruttibile. Diretti riferimenti ad alcune delle ultime scene della coppia nel MCU, tra cui il fatto che Visione muoia proprio perché la sua testa viene frantumata da Thanos.
Il non ricordarsi di cosa accade il 23 è una delle prime strizzate d’occhio ai fumetti, dove entrambi hanno perso la memoria in svariate occasioni. Soprattutto nella saga “House of M”, centrale ispirazione della serie.
L’intero giornale che legge Visione è pieno di indizi simili a quelli sul calendario. Da “Every American Home can use a television” e “Little baby June’s first word tickles mother sue“, soprattutto il secondo decisamente strano per essere il titolo di testa di un giornale. Sembra più un indirizzamento alla vita della coppia, che come vediamo nel finale della seconda puntata di WandaVision presenta una Wanda incinta.
La vicina di casa, inoltre, sembra essere la classica vicina di casa impicciona delle sitcom, ma con tutti i riferimenti a Vita da strega non possiamo non pensare alla signora Kravitz, il cui scopo è smascherare i poteri di Samantha. Unendo questo all’outfit della donna, possiamo presupporre sia in realtà Agatha Harkness, strega dei fumetti che appare nelle storie di Wanda.
Lo spot televisivo sul tostapane Stark, tanto adorato e inquietante per la luce rossa lampeggiante, strizza l’occhio al fatto che Tony sia stato in qualche modo causa dell’origine sia di Wanda che soprattutto di Visione. Inoltre negli USA i robot e le intelligenze artificiali vengono a volte chiamate col nomignolo “toaster”, nome che nei fumetti usa Wanda per chiamare Visione.
E se volessimo guardare al tostapane come un volto di Visione, la spia rossa sarebbe proprio nel punto della gemma dell’infinito. Una coincidenza?
Di sicuro non è coincidenza lo slogan della pubblicità “Forget your past, this is your future” che si aggiunge ai tanti indirizzamenti che sembrano guidare la nostra protagonista.
Piccolo riferimento ad “House of M” anche sul vino versato a tavola durante la cena, chiamato letteralmente “Maison du Mépris“.
Penultima scena fondamentale del primo episodio è la cena col capo di Visione: se facciamo attenzione, soffoca proprio dopo che Wanda batte le palpebre in risposta alle continue domande.
La mancata risposta dei due si ricollega sia alle perdite di memoria accennate prima, ma vuole anche giocare col fatto che nelle sitcom di quell’epoca non si pensava nemmeno a delle risposte sulla caratterizzazione delle coppie.
L’inquietantissima scena della moglie che continua a ripetere “Stop it” davanti al marito che soffoca strizza ancora una volta l’occhio ai fumetti, questa volta dalla parte di Visione. I cui personaggi quando hanno paura o devono dimostrare rabbia, iniziano a ripetere frasi in continuazione.
Si chiude poi il tutto con la scena al computer della figura che osserva i due, dove possiamo notare sia il nome Abe Brown, identità del personaggio dei fumetti Black Tiger, sia la mano di una persona che sta prendendo appunti.
Ma di sicuro l’elefante nella stanza è il logo dello S.W.O.R.D., sezione simile allo S.H.I.E.L.D. incaricata di proteggere la Terra da minacce extraterrestri o, dato il cambio di nome nel MCU, probabilmente anche da chi la abita già. Facendoci quindi presupporre che Wanda stia minando la sicurezza del pianeta con la sua realtà.
1×02 – Segnali dall’esterno e rifiuti
La seconda puntata di WandaVision è un continuo tira e molla della realtà, che si sta sfaldando e sta cambiando intorno alla nostra protagonista.
Wanda potrebbe infatti non essere colei che vuole mantenere questa dimensione, e gli indizi che vedono Agnes come Agatha Harkness aumentano in questo episodio. Che quest’ultima stia forzando Wanda a rimanere rinchiusa nella propria mente e isolarsi dal mondo?! Non lo sappiamo ancora, ma vediamo con calma
La sigla, palese ed ennesima citazione a Vita da strega che ormai ci sentiamo di vedere come più di una semplice ispirazione per le citazioni ma anche per la trama, piazza qua e là diversi riferimenti a personaggi dei fumetti. Dal Grim Reaper a Bova, entrambi legati a Visione e Scarlet, passando proprio ad Agatha Harkness, dando sempre più fondamenta a un suo coinvolgimento nella serie.
Piccolo gioco di parole è anche la frase che appare per descrivere la cittadina.
Home: it’s where you make it
Ovvia allusione al fatto che il tutto sia creato da Wanda, ma con il gioco di parole “make it” che in inglese significa anche avere un rapporto sessuale, che i protagonisti hanno proprio nell’incipit della puntata. E del quale vedremo i frutti ben presto. Troppo presto.
Passiamo al trucco magico e notiamo subito che l’armadio presenta la gemma della mente proprio nel posto giusto.
Glamour, nome di Wanda, è lo stesso del magazine che Agnes legge alla donna nel primo episodio. Inoltre con Glamour si può intendere anche un camuffamento magico, proprio come lei durante il trucco magico o ciò che supponiamo stia facendo con la realtà.
Illusion invece è più incentrato sul fatto che Visione potrebbe non essere vivo ma solo frutto della mente di Wanda, ma di questo abbiamo ben poche certezze. In una scena tra i due proprio in preparazione davanti all’armadio magico la nostra protagonista parla di come la magia non sia reale in questo caso: probabile indizio sul fatto che il tutto sia una sua creazione?! Vedremo ben presto
Dobbiamo parlare sicuramente, però, delle due “macchie” rosse in questa perfetta storia in bianco e nero. Entrambe fondamentali.
L’elicottero rosso trovato da Wanda infatti presenta il logo dello S.W.O.R.D. e non ci vuole molto a pensare fosse un vero elicottero che è stato trasformato in giocattolo quando è entrato a contatto con questa realtà.
Wanda infatti alla sua visione rimane stupita, sembra provare qualcosa di nuovo… e Agnes la distrae, quasi troppo perfettamente in tempo, facendole dimenticare dell’oggetto che non verrà più menzionato.
L’idea della doppia identità della vicina in WandaVision sembra sempre più evidente, ma l’oggetto non smette di essere rilevante anche se esce di scena e viene dimenticato. Un elicottero deve sicuramente portare qualcuno, e una della vicine che Wanda incontra al circolo è Monica Rambou, personaggio già apparso in Captain Marvel che si presenta con il nome di Geraldine.
Che fosse proprio lei a dover comunicare con Wanda?
Comunicazione che fallisce quando la donna viene richiamata all’attenzione, e che viene tentata di nuovo pochi minuti dopo tramite una radio. E con un po’ di attenzione possiamo notare che proprio mentre Wanda viene richiamata alla realtà e distratta, le persone intorno a lei sembrano riprendere conoscenza. La cosa dura ben poco e anche le conseguenze, come la ferita da vetro, vengono ben presto dimenticate.
Gli ultimi due temi da affrontare sono quelli di cui sappiamo di meno.
Verso la fine scopriamo che il frutto del rapporto tra Wanda e Visione sta bruciando le tappe. La donna è incinta, con i bambini che sono stati al centro dei discorsi dell’intero episodio e già erano stati accennati nello scorso. Che questa gravidanza porti a degli effettivi figli di Wanda? Ne dubitiamo, ma non possiamo averne la certezza.
La certezza la abbiamo però sui poteri di Wanda, e dopo due episodi di WandaVision la dimostrazione più grande avviene alla fine.
Il tema del rumore fuori casa ritorna e i nostri protagonisti escono a controllare. Dal tombino in strada esce un apicoltore con l’ennesimo simbolo dello S.W.O.R.D. e Wanda con un semplice comando “No” riavvolge il tempo cancellando l’intero momento.
Siamo certi che Wanda sappia cosa sta succedendo o non avrebbe agito così, ma il motivo dietro le sue azioni è ancora sconosciuto. È possibile che in quel momento lei torni cosciente di fronte all’ennesimo tentativo di contatto del mondo reale, o forse i continui discorsi sui bambini e la vita di coppia l’hanno indotta a non voler rovinare il momento creato con Visione.
Una cosa è certa, in più o meno un’ora di prodotto la Marvel ha inserito un numero di easter egg e indizi incredibile sulla trama. E siamo sicuri che non sono tutti, e altri ancora verranno notati man mano che proseguiremo con la visione.
La terza puntata di WandaVision è già su Disney+ insieme ai suoi probabili anni ’70.