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30 Easter Egg che (forse) ti sei perso nella nuova serie Watchmen

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18) Dalla Russia con amore

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Nel fumetto Watchmen, subito dopo l’attacco di Veidt a Manhattan – che fa terminare la Guerra Fredda – New York e i suoi cittadini iniziano ad amare tutto ciò che è russo, come evidenziato da un paio di poster e vetrine (“Burgers ’n’ Borscht” ad esempio). Ciò richiama l’alter ego di uno dei compagni poliziotti di Angela, che indossa una tuta rossa e gialla brillante, ha un accento russo e dice di essere un comunista: Terrore Rosso.

19) Latinismi

Il motto del dipartimento di polizia di Tulsa è “Quis custodiet ipsos custodes?” che se tradotto dal latino sta per “Chi custodisce coloro che ci custodiscono?”, o ancora meglio “Chi sorveglia coloro che ci sorvegliano?”. I sorveglianti e i custodi possono tranquillamente essere sostituiti dal sinonimo “Watchmen” e, nei fumetti, questo è uno slogan usato da chi che odia i supereroi e da chi ha scioperato per ottenere che gli stessi Watchmen vengano dichiarati fuorilegge.

20) Un libro e un caffè

L’ufficio di Judd Crawford nel quartier generale della polizia, come visto nel pilot, contiene due easter egg. Il primo è una tazza a forma di gufo, un chiaro cenno ai due supereroi conosciuti come Nite Owl (uno dei Minutemen, uno dei Watchmen). Il secondo sempre riguardante Crawford è una copia di Under the Hood, un libro di memorie scritto da Hollis Mason, l’originale Nite Owl. I capitoli del suo libro sono stati inclusi nel fumetto di Watchmen.

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