ETHAN BURKE 8 – Decisamente un ottimo protagonista. Il fatto che diventi sceriffo, che la sua famiglia sia formata da una moglie e da un figlio piccolo\adolescente, che ci sia di mezzo un triangolo con un’altra persona, che pian piano prenda il comando di un gruppo di sopravvissuti e che preferisca sempre il compromesso rispetto all’uccisione di chi sbaglia ne fanno in parte una mezza copia del primo Rick Grimes di The Walking Dead. Ma a parte questo, la sua storia si mantiene costantemente su livelli interessanti. Ethan tiene decisamente bene la scena e noi viviamo Wayward Pines attraverso i suoi occhi prima spaventati e spaesati, poi decisi, poi rivoluzionari. In pieno stile Wayward Pines anche lui è uno che cambia fronte più e più volte: da vittima a carnefice, almeno agli occhi degli altri abitanti di WP che quando Ethan diventa sceriffo – alleandosi con Pilcher – e comincia ad atteggiarsi a capo supremo, cominciano a pensare sia sostanzialmente un loro nemico. Ma Ethan ha sempre voluto il bene di tutti ed ha lottato per questo: il fatto che nell’ultima puntata si sacrifichi per il bene di chi è rimasto, ne è la prova lampante. Molto struggente la scena della sua morte. Personaggio molto carismatico, che avremmo voluto vedere ancora a capo di tutto il sistema in una seconda stagione. Peccato sia finita cosi’.
Un saluto agli amici di Wayward Pines Italia)