L’ascesa e il declino di Adam Neumann, il miliardario creatore del co-working, è ora disponibile su Apple Tv nella nuova serie WeCrashed, con Jared Leto e Anne Hathaway
Scritta da Lee Eisenberg e Drew Crevello, WeCrashed è la nuova miniserie targata AppleTv che mostra la nascita della startup WeWork, la nota società fondata nel 2010 con l’intento di offrire spazi di co-working all’avanguardia, promettendo di rivoluzionare totalmente la concezione del lavoro. Ancor più che sulla società, WeCrashed pone però l’accento sul suo fondatore Adam Neumann (Jared Leto) e su sua moglie Rebekah (Anne Hathaway), due eccentriche personalità ego maniache che, nonostante il raggiungimento del sogno americano, non riescono a fermarsi in tempo, finendo per volare tanto in alto da bruciarsi.
Quelle che vi proponiamo di seguito sono 5 valide motivazioni per intraprendere la visione della serie più chiacchierata del momento che non dovreste assolutamente farvi scappare.
1) WeCrashed è prima di tutto una storia d’amore
“Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna”, recita il famoso detto. Nel caso di WeCrashed è esattamente ciò che accade al suo protagonista Adam, stimolato costantemente dalla compagna (poi moglie) Rebekah, un’istruttrice di yoga/life coach che “sa sempre cosa gli altri hanno bisogno di sentirsi dire”. Rebekah è il motore di tutte le azioni di Adam, puntello del suo ego che nutre ben oltre la sazietà poiché, per i coniugi Neumann, non esiste alcun limite. La stessa eccentricità che vivono sul lavoro la ritroviamo nella loro vita privata (due aspetti, quello lavorativo e quello sentimentale, fusi e inseparabili), vivendo il loro estroso amore con l’eccesso di chi si sente padrone del mondo e non conosce ostacoli. Ciò che ne deriva è una vicenda in cui la storia d’amore la fa da padrona, prendendosi il ruolo da protagonista.
2) Gli impeccabili protagonisti Premi Oscar
Tra i motivi non trascurabili per cui intraprendere la visione di WeCrashed è d’obbligo citare l’impeccabile perfezione della recitazione dei suoi protagonisti, i due attori Premi Oscar Jared Leto e Anne Hathaway, due interpreti stilisticamente agli antipodi che suscitano, per questo aspetto in particolare, ancor più curiosità nello spettatore, riuscendo a stupire pubblico e critica per il modo perfetto in cui riescono a fondersi e ad essere credibili nel ruolo di coniugi. Se siete in cerca di un prodotto dall’altissima qualità recitativa, non potete perdervi questa perla targata AppleTv.
3) Jared Leto si riconferma un mago del trasformismo
Ricollegandoci al punto precedente dedicato alla recitazione, una menzione speciale va senza dubbio alle (ben note) doti da trasformista del suo protagonista che, per vestire al meglio i panni del fondatore di WeWork, indossa delle protesi e simula un perfetto accento israeliano, portando lo spettatore a dimenticarsi dell’attore dietro il personaggio.
4) WeCrashed cavalca alla perfezione l’onda del nuovo sottogenere seriale dedicato al declino delle startup miliardarie
Gli attenti osservatori del mondo seriale avranno senz’altro notato l’avanzare sempre più insistente delle serie tv aventi come tema l’ascesa/il declino imprenditoriale; queste storie vere suscitano sempre più interesse da parte di un pubblico sempre più vasto, poiché rappresentano lo specchio più limpido degli anni in cui viviamo, in cui i moderni mezzi tech e di comunicazione rendono tanto facile l’arrivare in vetta quanto veloce la rovinosa caduta. WeCrashed è solo una delle serie che seguono (perfettamente) questo filone; disponibile da febbraio negli USA (ma non ancora in Italia) la serie antologica Super Pumped, ad esempio, dedica la prima stagione alla tormentata storia di Uber e ha annunciato una seconda stagione dedicata a Facebook, mentre da aprile sarà visibile su Disney+ The Dropout, la miniserie che tratta la storia della fondatrice della startup biomedica Thenaros (e di come i suoi rivoluzionari prodotti in realtà non funzionassero).
5) Il vero volto della New Economy
WeCrashed è la rappresentazione televisiva dell’illusione della New Economy. Ciò che vediamo, puntata dopo puntata, è la distruzione del mito dell’imprenditore fai da te, convinto di poter arrivare a vette altissime soltanto perché lo vuole, mostrando ancora una volta l’ipocrisia del sistema imprenditoriale americano, che si lascia abbagliare dallo specchietto per le allodole rappresentato dal luccichio esteriore delle cose ma che, da solo, non riesce a bastare e finisce per crollare su sé stesso. Una sorte simile l’avevamo ritrovata nella serie Inventing Anna, la cui (ugualmente a Adam) eccentrica ed egocentrica protagonista è riuscita a convincere i più grandi imprenditori a finanziare le sue poco chiare attività (vi riproponiamo qui l’articolo originale in italiano sulla vicenda di Anna Delvey).