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Mercoledì Addams incontra Joe Goldberg in You 3

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Mercoledì sta finalmente scrivendo il suo romanzo. Una storia tetra in cui Dracula e Frankenstein si alleano per uccidere un vecchio fantasma crudele e impavido. Mano alla sua sinistra le passa un bicchiere d’acqua ogni mezz’ora e muove le dita nervosamente per rimarcare la tremenda noia associata alla monotonia di quel freddo pomeriggio invernale. “Dai Mano, ho quasi terminato il terzo capitolo”. “Tra poco si esce” sussurra Mercoledì con il suo solito tono da sovrana del mondo. Dopo mezz’ora scendono le scale della Nevermore Academy e Mercoledì, dopo aver lanciato un’occhiataccia a uno studente più piccolo, resta a fissare una pergamena esposta sul catalogo degli gli avvisi, rivolta a tutti i ragazzi dell’Accademia. Il foglio malandato recita: “Domani si va in gita, a Madre Linda”. “A Madre Linda”? Mercoledì riflette su quel nome e pensa a quanto sia stupido dare un nome del genere a una città. La ragazzina è comunque elettrizzata perché finalmente, dopo una settimana colma di frivole lezioni, stanno per mettere piedi fuori da quel vecchio istituto, dove tutti sembravano così banali e superficiali agli occhi della figlia di Morticia Addams. Tutti tremendamente noiosi.

Mercoledì e Joe Goldberg – Uno strano incontro

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Joe Goldberg di You (640×340)

La mattina seguente Mercoledì, dopo essersi alzata da un letto ripieno di coperte completamente nere, suona il violoncello come se fosse una preghiera per scongiurare i malanni. “Oggi mi sento particolarmente infelice” urla guardandosi allo specchio rotto. (Sappiamo tutti che per lei essere particolarmente tristi non è assolutamente un male). Alle nove in punto arriva al raduno per la gita e dopo un viaggio abbastanza breve, in cui è riuscita a disegnare un cadavere abbandonato al cimitero, arriva a destinazione. Madre Linda sembra un posto troppo tranquillo per i suoi gusti ma qualcosa cattura improvvisamente la sua attenzione. C’è un uomo abbastanza giovane con un cappellino in testa che sbircia dietro l’albero una ragazza in fila al supermercato: è Joe Goldberg. A Mercoledì incuriosiscono le persone strane più di quanto si possa immaginare e allora non perde l’occasione per ficcare il naso in ciò che aveva visto. Perché quell’uomo sta guardando con occhi così accesi la donna? E perché proprio dietro un albero alla luce del giorno?

Andiamo Mano, la giornata si fa interessante”. Mentre Mercoledì prova ad avvicinarsi al ragazzo con il cappellino la professoressa dice a tutti di fermarsi per osservare un minuto di silenzio per la festa nazionale dei defunti. L’uomo misterioso non c’è più, almeno non dietro l’albero. Mercoledì è su tutte le furie perché crede di aver perso l’obiettivo, ma Mano le fa un segno verso destra: sta scappando. Addams parte all’inseguimento. Joe è veloce ed è bravo a sviare ogni traccia così come Mercoledì è ugualmente abile a non perderlo mai di vista. Nemmeno per un minuto. Poi si è resa conto che Joe sta inseguendo la ragazza che stava in fila al supermercato, ora in sella a una bici color viola. La sta perseguitando? A un certo punto la bicicletta ruota verso destra e si ferma fuori all’ingresso di un’abitazione molto moderna rispetto alla Nevermore. La ragazza entra in quella che probabilmente è la sua casa senza nessun sospetto dopo aver accarezzato il cane che mangia dei biscotti nella sua cuccia. “Che schifo” sussurra Mercoledì e poi “gli unici animali che mi interessano sono le lucertole, quelle morte”. Joe intanto continua a nascondersi, questa volta si è seduto dietro un cespuglio mentre controlla assiduamente il cellulare. Cosa nasconde?

Sta per arrampicarsi sulla finestra della camera da letto della donna quando Mercoledì gli tira un sasso appena recuperato da Mano. Joe è stato scoperto. “Chi sei”? domanda Joe con l’ansia di attendere una pronta risposta. “Mercoledì Addams, non è un piacere conoscerti”. “Sai che non è bello importunare una ragazza”? “Ti sto seguendo da due Km e non mi sembra che tu abbia buone intenzioni, stupido stalker compulsivo”. Joe è in preda al panico, si gira e si rigira, prova a non incrociare lo sguardo della ragazza ma all’improvviso decide di continuare il discorso con nonchalance. “Per me è una forma di romanticismo. So che sembra strano, ma amo solo per possedere”. Per Mercoledì la parola romanticismo non ha alcun senso, l’unico sentimento a cui ha sempre creduto è la vendetta, soprattutto se servita fredda su un piatto d’argento. All’improvviso squilla il telefono di Joe: è Love, la mamma di suo figlio. Da quello che ha sentito Mercoledì, sembra che Joe debba tornare subito a casa per occuparsi di suo figlio. 

L’inseguimento

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Quando è finalmente tornato nella sua dimora, saluta Love con un bacio e si siede sul divano insieme al piccolo di casa. Non sa che Mercoledì lo ha seguito ancora una volta. Quest’ultima sta cercando di origliare i due coniugi ma un rumore proveniente dal garage situato alle spalle della casa cattura la sua attenzione. Una volta avvicinatosi alla garage non si lascia intimorire dal buio(ci sguazza) e entra senza esitazione. Mercoledì non crede ai suoi occhi: c’è un uomo chiuso nella stanza – sdraiato a terra con dello scotch sulle labbra e bende che ovattano gli occhi. Addams aiuta a liberare l’uomo e scopre che non è altro che il compagno della ragazza che Joe stava perseguitando dalla mattina al supermercato. Joe lo ha rinchiuso come ha fatto con tutti quelli che si intromettono tra lui e le sue ‘prede’. Mercoledì e l’uomo, allora, si mettono d’accordo per tendere un agguato al protagonista di You ma inaspettatamente il cellulare di Mercoledì inizia a squillare con una suoneria da canto funebre: è Gomez Addams, suo padre. È stato contattato dalla scuola perché non si hanno più tracce della ragazza da quando è iniziata la gita a Madre Linda. Mercoledì deve immediatamente tornare dai suoi compagni per evitare ingenti ripercussioni, ma prima di partire buca le ruote di tutte le biciclette riposte nel garage di Joe. Hanno appena interrotto l’unico momento in cui si sentiva meno infelice rispetto al solito: quello in cui c’è da scoprire qualcosa.  È Zio Fester, con la sua bizzarra moto, a recuperare Mercoledì che, come suo solito, lo ammonisce: “Vai al diavolo”.

La sera, tornata alla Nevermore, Mercoledì ha una discussone con la preside. Un’altra ramanzina e sarebbe stata espulsa dall’istituto. ‘Che bello’ rimbomba nella sua testa – non vedeva l’ora di andarsene da quel luogo dove tutti ostentavano una falsa felicità. A mezzanotte riprende il suo libro su Dracula ma non è concentrata: Joe Goldberg è ancora nella sua testa. Si addormenta con questo pensiero tra le sue coperte nere e con Mano che fruga nei cassetti della scrivania di Enid, la compagna di stanza di Mercoledì. Una bellissima giornata all’insegna dell’avventura era terminata ma chissà cosa frugava nella testa di Joe Goldberg. Mercoledì se lo chiederà per anni.