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Westworld – Il destino di Robert Ford potrebbe esser già scritto

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Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler sulla 1×09 di Westworld. 

Il finale della prima stagione di Westworld potrebbe essere molto più chiuso di quanto avremmo potuto immaginare solo qualche settimana fa. Alla faccia di chi aveva bollato come lento e noioso il nuovo capolavoro della HBO, le ultime tre puntate hanno dato un’infinità di risposte ai vari quesiti creati nella prima metà di stagione. Tante, forse troppe. Sufficienti per pensare che il season finale che andrà in onda domenica prossima negli Stati Uniti darà una forma concreta agli ultimi dubbi che ci portiamo dietro.

Dopo le rivelazioni sull’identità di Bernard e la sovrapposizione con Arnold, dopo aver confermato che William e il Man in Black sono la stessa persona e la luce fatta sui diversi piani temporali e l’omicidio del socio di Robert Ford, ucciso da Dolores, lo spazio per nuove teorie si è ridotto notevolmente, fino a farci pensare che il finale scritto per la prima stagione di Westworld, il cui secondo atto è già stato ufficializzato e andrà in onda nel 2018, possa esser stato concepito inizialmente in una doppia chiave: una chiusura definitiva, qualora gli ascolti non avessero dato ragione alla HBO, oppure il viatico per una seconda stagione che potrebbe dar vita ad una serie tv semi antologica.

A confermare in buona parte le nostre idee ci hanno pensato Jonathan Nolan e Lisa Joy, artefici principali del successo di Westworld. I due hanno commentato così quel che vedremo nella 1×10: “Non siamo interessati a tirare per le lunghe i misteri senza alcuna risposta in vista”, ha detto Nolan. Il nostro obiettivo è quello di raccontare una storia ambiziosa in vari capitoli, che coincidono con le stagioni, ognuno dei quali ruoterà attorno ad un tema principale”. “La maggior parte delle domande del pubblico troverà una risposta. Resterà aperto solo un quesito: cosa accadrà dopo?, aggiunge Lisa Joy.

Già, cosa accadrà dopo? E cosa succederà domenica prossima? Paradossalmente, la risposta alla prima domanda potrebbe essere più semplice della seconda. Alla luce di quanto abbiamo visto in Westworld, il film di Michael Crichton del 1973 che ha ispirato la serie tv omonima, è facile immaginare che il parco divertimenti a tema western non sia l’unico che vedremo. Nel film, infatti, erano presenti altri due mondi: uno ambientato nell’Antica Roma ed un altro nel Medioevo. Il primo cavalcherebbe l’onda del revival dei peplum che caratterizzerà il cinema dei prossimi anni (un esempio in questo senso è il remake di Ben Hur), esattamente come è stato fatto con la chiave western, riportata in auge da Quentin Tarantino, mentre il secondo darebbe modo ai nostalgici di Game of Thrones di vivere un’esperienza per certi versi associabile.

Ora come ora, però, siamo interessati maggiormente alla seconda risposta. Cosa succederà domenica prossima? Come verrà chiuso il cerchio? Partendo dal presupposto che le dichiarazioni di Nolan e coniuge potrebbero essere il più banale dei bluff, probabilmente il modo migliore è solo uno: eliminare il personaggio che più di tutti ha contraddistinto la prima stagione, Robert Ford. Questo darebbe una forma più definita all’idea di contrappasso che caratterizza Westworld almeno quanto Game of Thrones. E ci permetterebbe di ripartire con grande curiosità dopo una chiusura netta solo all’apparenza. Ma come potrebbe morire? Proviamo ad immaginare due scenari possibili.

Il contrappasso ideale. Oppure la vendetta di una figlia 

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Una premessa è d’obbligo: l’unico indizio concreto che abbiamo a disposizione attualmente sulla morte di Robert Ford è la carta d’identità di Anthony Hopkins, interprete magistrale del personaggio. L’attore britannico ha 79 anni e puntare su un uomo di quell’età per una serie tv strutturata potenzialmente su cinque stagioni è un rischio non da poco. Specie se si pensa che Westworld non tornerà l’anno prossimo, ma tra due. Lo stesso Hopkins ha espresso delle perplessità sul rinnovo del contratto proprio alla luce della sua età, e questo ci porta a pensare che la permanenza nel cast sia in bilico. Se anche venisse confermato, non si potrebbe escludere a priori la morte del personaggio: potrebbe rinascere sotto forma di host (Arnold docet, suo malgrado), oppure come spirito (Arnold docet, e basta).

Gli indizi concreti finiscono qui, veniamo alle teorie. Uno dei due personaggi coinvolti è fin troppo intuibile e ha il volto di Dolores. L’amante di William, una novella Giulietta le cui gioie violente hanno avuto violenta fine, ha perso il suo Romeo, forse ritrovato all’ingresso della chiesa che abbiamo visto nella 1×09 (punto d’origine e d’arrivo del labirinto di Arnold), ha ricordato uno dei passaggi più dolorosi del suo passato: l’uccisione del suo Creatore. L’ultimo episodio ci dirà se Arnold si sia in realtà “suicidato” oppure sia stato eliminato da Ford, ma la mano che ha premuto il grilletto fatale è in ogni caso la sua.

Robert Ford, il burattinaio contrapposto alla luce della coscienza, potrebbe essere eliminato da un sicario consapevole, un tempo assassina inconsapevole nelle sue mani. Nel farle ritrovare la stessa arma con la quale probabilmente lo aveva ucciso, Arnold potrebbe averle lasciato la scelta di eliminare o meno Ford dopo aver affrontato il percorso all’interno del labirinto. La chiusura sarebbe perfetta, e non escluderebbe il ritorno del personaggio sotto altre forme. Ford, tradito da un’eccesso di sicurezza alimentato dalla sua onnipotenza all’interno di Westworld, verrebbe eliminato dal vecchio amico attraverso un host che probabilmente ritiene innocua quanto Clementine: ad Arnold, morto per un eccesso di fiducia nei confronti del genere umano, si contrapporrebbe la sicurezza smodata di Ford nell’affrontare le sue creature.

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La seconda teoria riguarda un personaggio che si è fatto largo nella trama dal sesto episodio in poi, Charlotte Hale. Di lei non sappiamo granché: è una dirigente della Delos, ha sfruttato Theresa per avere accesso ai codici sorgente degli host e sta cercando di far fuori Ford da Westworld. Prima con un inganno, poi con la ricerca del voto del Man in Black. Due tentativi vani, ma siamo sicuri non si fermerà qui. Non abbiamo altri dati a disposizione, se non un dubbio: Charlotte Hale potrebbe essere figlia di Arnold Weber. Il cognome non inganni: immaginare l’utilizzo del cognome della madre è fin troppo scontato.

L’ipotesi è una suggestione: il figlio di Bernard, host creato ad immagine e somiglianza di Arnold, si chiama Charlie e muore creando un solco nella vita dell’androide. Niente ci vieta di pensare che la scelta del nome del figlio sia l’ennesimo omaggio di Ford nei confronti del vecchio socio e la perdita del pargolo nasconda un fondo di verità. Charlotte potrebbe essersi allontanata dal padre ed aver scelto di conseguenza il cognome della madre, dando spazio alle terribili sofferenze personali di Arnold alle quali Ford ha fatto spesso riferimento. Il dottor Weber, ripudiato dalla figlia per chissà quale motivo, avrebbe a quel punto trovato negli host i suoi eredi. Charlotte, dal canto suo, potrebbe non essersi mai distaccata del tutto dal padre e vendicarne la morte con l’eliminazione di Ford da Westworld. Dopo aver capito quanto sia difficile l’impresa, potrebbe meditarne l’eliminazione fisica attraverso Dolores.

Nella 1×08 l’abbiamo vista alle prese con la preparazione di un piano per sistemare le cose che non abbiamo ancora visto concretizzarsi. Cercava un host da indottrinare e ha scelto il vecchio “padre” di Dolores, Peter. L’umanoide, il primo a minacciare direttamente Ford nell’arco di questa stagione, potrebbe essere la chiave per far uscire Dolores dal loop tra passato e presente che l’ha stretta fino a portarla dentro la chiesa. L’ennesimo trauma imprevisto (il suicidio del vecchio padre, per esempio) potrebbe riportarla nel presente con la coscienza di chi ricorda il passato e spingerla ad uccidere Ford. L’ipotesi, al momento, non ha alcuna base concreta, ma sarebbe estremamente affascinante. Comunque andrà, se un cerchio narrativo deve chiudersi, il deus ex machina di quel cerchio ha nel destino due sole opzioni: trionfare o perire. Noi optiamo per la seconda, fino a prova contraria. Il season finale ci darà le ultime risposte che stiamo cercando, e noi non ne vediamo l’ora.

Antonio Casu

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