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Westworld for Dummies

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ATTENZIONE: l’articolo contiene SPOILER su Westworld.

Una delle perle di HBO, Westworld ha saputo catturare l’immaginazione di una nicchia di spettatori che, pur innamorandosi degli evocativi paesaggi e il percorso dei personaggi, ha faticato più volte a seguire la storia. Difatti, le prime due stagioni hanno sfruttato più linee temporali, intrecciandole talmente bene da riuscire a ingannare il pubblico prima dei suoi destabilizzanti colpi di scena. Anche se con il terzo capitolo si è semplificata, Westworld è comunque rimasta una serie complessa, ricca di personaggi, location e terminologie non sempre facili da ricordare. Dunque, per incoraggiare chi ancora non lo ha visto e rinfrescare la memoria di chi invece lo ha già fatto, abbiamo deciso di creare una mini guida per raccogliere tutti gli elementi chiave della serie di Jonathan Nolan e Lisa Joy.

Iniziamo dalle basi: di cosa parla Westworld?

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Lo show si svolge in un futuro non troppo lontano a Westworld, un parco tematico ad ambientazione western popolato dagli host: androidi programmati per seguire narrative prestabilite, pur avendo un certo margine di improvvisazione per interagire con gli ospiti. Costruito nei minimi dettagli, il Parco si rivolge a individui facoltosi che desiderano vivere un’avventura autentica in un mondo in cui le loro azioni non abbiano conseguenze. Per la “modica” cifra di 40.000 dollari al giorno, possono infatti esplorare il parco e seguirne le storyline, così come darsi all’omicidio e lo stupro senza che gli androidi si ribellino. Difatti, per la sicurezza degli ospiti, ogni residente è programmato affinché non possa danneggiarli fisicamente. Tuttavia, nonostante alla fine di ogni loop la loro memoria venga cancellata, ciò che gli androidi provano è reale: amore, paura e dolore. In loro c’è molto più di una semplice programmazione, tant’è che ogni ciclo vissuto lascerà un segno su di loro, anche quando verranno destinati a nuovi ruoli.

La prima stagione si concentra proprio sul risveglio di un gruppo ristretto di host che, grazie alle reveries introdotte da Robert Ford, inizieranno a ricordare le loro esperienze passate, intraprendendo un percorso interiore (il Labirinto) che li porterà verso la presa di coscienza. Questo risveglio ci viene raccontato soprattutto attraverso la storia di Dolores e Maeve. Mentre la routine della prima viene disturbata dai ricordi confusi (fra cui l’avventura vissuta anni prima con il giovane William) che la porteranno a ripercorrere i luoghi del suo passato, la seconda ricorrerà a tutto il suo ingegno per fuggire dal parco, scoprendo poi quanto il suo amore di madre sia molto più forte del desiderio di libertà. Fra linee temporali intrecciate e plot twist inaspettati, il primo capitolo di Westworld ci parla così della ricerca del proprio io, così come della natura della coscienza androide e umana.

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Difatti, lo show non si sofferma solo sulla razza robotica ma anche sull’umanità, ritraendola in maniera dura e diretta. Personaggi come Robert Ford o l’Uomo in Nero ci mostrano luci e ombre dell’animo umano, svelandoci quanto spesso e volentieri manchi della compassione che invece ritroviamo negli androidi. Tuttavia, a partire dalla seconda stagione la linea che separa creatore da creazione diventa sia sempre più sottile. Con la ribellione iniziata da Dolores, gli androidi si mostrano infatti capaci della stessa violenza degli esseri umani. Una violenza in parte giustificata se si considera i soprusi subiti, ma che mette in luce quanto possano mostrare la stessa natura fallace e insidiosa dell’umanità. Al di là del desiderio di vendetta, questo capitolo ci parla anche di libertà e libero arbitrio. Dei sacrifici di una madre, della ricerca della propria identità, così come del desiderio degli esseri umani di conquistare la stessa immortalità degli androidi.

Dopo aver percorso le lande del West e i paesaggi medievali del Giappone, con la terza stagione lo show ci porta nel mondo reale, che sin da subito mostra un’allarmante somiglianza al parco, fra loop esistenziali e assenza di libero arbitrio. Attraverso nuove e vecchie conoscenze, scopriamo infatti una realtà plasmata da un’IA avanzata che, nello stesso modo in cui Ford faceva con le sue creazioni, determina il futuro e il percorso di ogni individuo, privandolo della possibilità di scegliere. Attraverso la missione di Dolores di annientare la Incite, vengono dunque riproposti gli stessi temi del passato, accompagnati inoltre da una critica sociale attuale e per niente scontata. Priva della poesia del passato ma non per questo meno interessante, la terza stagione di Westworld ci porta ancora una volta a riflettere sulla nostra natura e quella della realtà in cui viviamo, aprendo la porta a scenari futuri che potrebbero stravolgere completamente le nostre aspettative.

Il Parco

La nascita di Westworld

Robert Ford e Arnold Weber sono i co-fondatori di Westworld. Brillanti e intraprendenti, intorno al 2015 creano un progetto di sviluppo (Argos Initiative) mai visto prima: androidi umanoidi dalla sofisticata intelligenza artificiale, capaci di seguire narrative prestabilite così come di improvvisare per interagire con gli esseri umani. Consapevoli del loro genio, i fondatori costruiscono dozzine di host prima di lanciare la loro idea sul mercato. A quel punto organizzano una dimostrazione privata per attirare un possibile investitore, Logan Delos. Affascinato dagli host, Logan si renderà conto di quanto la Delos possa beneficiare dall’investimento in questo progetto.

Delos Incorporated

Una ricca multinazionale fondata da James Delos. Dopo la dimostrazione fatta a Logan, la società deciderà di acquisire Westworld, inglobando l’Argos Iniziative e trasformandola nella Delos Destinations, una sussidiaria che si occupa di finanziare, creare e gestire i vari parchi. Dopo aver rischiato di andare in bancarotta, il parco verrà salvato da William che convincerà James a investire altro denaro per nuovi progetti. William diventa così uno dei membri del Consiglio della Delos, composto dai maggiori azionisti del Parco.

Location e i parchi a tema

Westworld si trova al largo delle Filippine su un’enorme isola del Mar Cinese Meridionale. Per quanto riguarda invece i parchi, ne esistono sei:

  • Westworld: il parco in cui si svolgono gli eventi delle prime due stagioni. È una riproduzione del vecchio west americano, popolato da cowboy, bande criminali e gli indigeni della Nazione Fantasma.
  • Shogunworld: è un parco che riproduce il Giappone del periodo Edo. È popolato da personaggi le cui narrative sono molto simili a quelle di Westworld.
  • Il Raj: è l’ultimo dei sei parchi e riproduce le ambientazioni dell’India sotto il dominio britannico. Volto al relax in hotel e centri benesseri, offre anche attività avventurose come incursioni nella giungla e incontri con animali esotici.
  • Warworld: è un parco ambientato in Italia durante l’occupazione nazista. Si limita a un sola cittadina e la sua storyline consiste nell’aiutare alcune spie a fuggire dai nazisti. Ne abbiamo visto una simulazione, ma non sappiamo se ne esista una versione reale.
  • Medievalworld: un parco a tema medievale.
  • Parco 5: Un parco usato per creare simulazioni militari. Al momento è in disuso.

Il Labirinto e La Porta

  • Il Labirinto è sia un simbolo ricorrente nel parco che la rappresentazione della teoria di Arnold sul raggiungimento della coscienza di sé. Nonostante l’Uomo in Nero fosse convinto che si trattasse di una linea narrativa più profonda destinata agli ospiti, il Labirinto era sempre stato destinato agli host. Traendo ispirazione da un giocattolo di suo figlio, Arnold idea una “gioco” per Dolores, un percorso interiore che porterà prima lei e poi gli altri androidi a trovare la loro vera identità. Finalmente autoconsapevoli, conquistano così il libero arbitrio.
  • Nella seconda stagione la Porta ha lo stesso ruolo che il Labirinto aveva avuto nella prima. Si tratta di un viaggio verso la libertà ideato da Ford per gli androidi, oltre che un vero e proprio passaggio verso un nuovo mondo. Attivato attraverso la Forgia, è infatti l’ingresso per accedere all’Oltre Valle, un paradiso in cui la coscienza degli androidi possa essere libera dal controllo degli umani.

Terminologia

  • Host/Residente: sono gli androidi che popolano il parco, composti da materiale sintetico e dotati di una sofisticata IA. Ogni host ha la sua backstory e personalità, che può essere aggiornata o completamente modificata. Mentre alcuni host vengono riutilizzati e riciclati per anni, quelli difettosi e ormai obsoleti vengono archiviati nei sotterranei di Westworld.
  • Ospiti: sono i clienti paganti del parco che, per 40.000 dollari al giorno, possono esaudire i loro più profondi desideri senza preoccuparsi delle conseguenze.
  • Nuovi arrivati: è il termine usato dagli host per indicare gli ospiti del parco che arrivano nella cittadina di Sweetwater.
  • Core Code: ogni host ha una programmazione di base, che gli impedisce di fare del male agli ospiti. Tuttavia, con il loro risveglio interiore gli androidi riusciranno ad andare oltre il loro core code, conquistando così il libero arbitrio.

La tecnologia di Westworld

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  • Memorie e ricordanze (reveries): Nonostante le numerose sovrascrizioni, parte delle configurazioni precedenti degli androidi riescono a sopravvivere sotto forma di memorie incredibilmente vivide. Le ricordanze sono invece gesti e movimenti legati a specifiche memorie. Si tratta di un aggiornamento introdotto da Ford con lo scopo di rendere gli androidi più simili agli umani.
  • La Mesa: un vasto centro di controllo che ospita il personale di Westworld. Collegato al parco attraverso strutture sotterranee, serve per seguire le operazioni quotidiane, sviluppare nuove narrative ed eseguire le riparazioni sugli host.
  • La Culla: una struttura che raccoglie tutti i backup degli host e dal quale è possibile controllare i sistemi operativi del parco. Qui Bernard accederà a una simulazione di Sweetwater in cui si confronterà con la coscienza di Ford, caricata prima della sua morte.
  • La Forgia: una struttura costruita in segreto dalla Delos per raccogliere dati sugli ospiti del parco, necessari per lo studio della replicazione della coscienza umana. Qui Dolores e Bernard accedono a una simulazione in cui interagiranno con l’IA che regola il parco.
  • L’Oltre Valle/Sublime: un paradiso digitale che si trova al di là della “Porta”. È essenzialmente un cloud in grado di accogliere le coscienze degli host.

Comandi vocali

  • Interrompi tutte le funzioni motorie: comando che fa entrare gli host in Modalità Pausa
  • Un sonno profondo e senza sogni: un comando utilizzato da Ford per disattivare gli androidi di prima generazione.
  • Riportati online: un comando per risvegliare gli host e portarli in Modalità Analisi o Personaggio.
  • Analisi: un comando per far entrare gli host in Modalità Analisi. In questa modalità l’androide è completamente passivo e compiacente.
  • Queste gioie violente hanno fine violenta: un comando ideato da Arnold per condurre gli androidi verso il Labirinto.

Il mondo oltre Westworld

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Incite, Rehoboam, Solomon e RICO

La Incite Inc. è una grande società di raccolta e analisi dati, co-fondata da Liam Dempsey Sr. ed Engerraund Serac, la cui collaborazione porterà alla realizzazione di Rehoboam (progettata da Serac insieme al fratello Jean Mi). Anche se nel presente il CEO in carica è Liam Dempsey Jr., l’unico ad avere accesso alla programmazione dell’IA è Serac.

Rehoboam è un sistema informatico quantistico alla base dell’IA più avanzata al mondo. La sua funzione principale è quella di imporre ordine nella vita degli esseri umani attraverso un’attenta previsione e manipolazione del futuro. Raccogliendo i dati di ogni individuo e analizzando ogni evento, l’IA ne valuta statisticamente i benefici creando un percorso prestabilito per tutta l’umanità.

Per quanto riguarda invece Solomon, si tratta della versione precedente di Rehoboam. Nonostante fosse un’intelligenza artificiale molto avanzata, dimostrerà anche di essere imprevedibile, tant’è che verrà destinata a un compito diverso: trasferito in una struttura segreta in Messico, il sistema verrà infatti sfruttato per rintracciare le anomalie (outliers), congelarle in stasi ed eventualmente “resettarle” per mantenere intatto l’ordine mondiale.

Per poter trovare queste anomalie, Serac farà creare un’app chiamata RICO. Apparentemente usata per accettare lavori illegali, è in realtà un’applicazione ideata per lasciare che gli outlier diano la caccia ad altri outlier.

Anomalie (Outliers)

Le anomalie sono tutti quegli individui che, con la loro imprevedibilità, minacciano l’ordine mondiale che Rehoboam ha il compito di mantenere.

Tecnologie e divario sociale

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Il mondo esterno è contraddistinto da diverse tecnologie: lavoratori robot, impianti digitali sottocutanei, stabilizzatori dell’umore che agiscono sul sistema limbico, servizi di terapia basati sulla simulazione. Senza poi contare il trasporto automizzato e gli edifici regolati da sistemi intelligenti. Tuttavia, più che mostrarci la loro utilità, questi strumenti ci hanno rivelato la loro capacità di controllare la società, mascherando un mondo desolante in cui il divario sociale è ancora una realtà attuale. Il grande progresso viene infatti decantato solo da coloro che vivono ai vertici, mentre un personaggio come Caleb ci mostra le difficoltà dell’uomo medio, costantemente alla ricerca di un senso in un mondo che sembra non averne alcuno.

Loop e assenza del libero arbitrio

Mostrandoci il mondo esterno, Westworld ci ha raccontato la stessa realtà del parco: esseri umani che conducono una vita che è stata decisa per loro, in cui non hanno alcun potere decisionale se non quello di ripetere le loro azioni giorno dopo giorno. Così come gli androidi, anche gli umani vivono in dei loop che non hanno mai fine, tessuti meticolosamente da Rehoboam. Dunque, anche al di là del Parco è chiaro quanto non esista davvero il libero arbitrio. E chiunque tenti di acquisirlo, finisce per essere archiviato o riprogrammato esattamente come succedeva con gli host nel parco.

I personaggi di Westworld

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Gli androidi

Dolores Abernathy: la residente più vecchia del parco, è una ragazza dolce e innocente che, nonostante il male che c’è nel mondo, sceglie di vederne la bellezza. Tuttavia, dopo aver raggiunto il centro del Labirinto, la rabbia e il desiderio di vendetta prenderanno il sopravvento, spingendola verso una ribellione che mieterà numerose vittime. Sarà decisiva per la conquista del libero arbitrio anche nel mondo reale.

Maeve Millay: Maeve è la maîtresse del bordello del Mariposa Saloon. Dopo l’incontro con Dolores inizierà il suo viaggio verso la consapevolezza di sé, che la porterà a ricordare la sua vita passata. Decisa a scrivere la sua storia, manipolerà Felix e Sylvester per migliorare la sua configurazione e fuggire dal parco. Tuttavia, l’amore per sua figlia prevarrà sul desiderio di libertà, tant’è che deciderà di rimanere nel parco.

Teddy Flood: Teddy ha sempre interpretato il ruolo dell’eroe senza paura e leale. Una presenza ricorrente nella storyline di Dolores, è contraddistinto da un grande senso di colpa legato al suo passato misterioso. Pur non avendo una storyline definita, nel corso della prima stagione Ford deciderà di dargliene una legata a Wyatt, necessaria per il risveglio degli androidi.

Clementine Pennyfeather: Clementine è una delle prostitute del bordello del Mariposa Saloon, del quale era la maîtresse in passato. Usata per screditare Ford, verrà archiviata nei sotterranei di Westworld per poi essere risvegliata con l’inizio della ribellione.

Hector Escaton: violento e nichilistico, Hector è uno dei banditi di Westworld. Ruscirà a risvegliarsi grazie a Maeve, diventando così suo alleato e amante.

Armistice: Armistice fa parte della banda di Hector. Il suo tratto distintivo è un tatuaggio di un serpente realizzato col sangue di coloro che avevano massacrato il suo villaggio. Come Hector, si unirà alla causa di Maeve.

Lawrence/El Lazo: Lawrence è un criminale che viene salvato dall’Uomo in Nero più volte. È conosciuto anche con il nome di El Lazo, uno dei leader dei Rivoluzionari.

Angela: host di prima generazione, in passato Angela aveva il ruolo di accogliere gli ospiti e prepararli all’esperienza del parco. Successivamente, diventerà una delle seguaci di Wyatt/Dolores.

Peter Abernathy: Peter è il padre di Dolores. Inizierà a mostrare un comportamento anomalo dopo aver trovato una foto appartenente al mondo reale. Verrà dunque archiviato nei sotterranei di Westworld, per poi essere utilizzato come hard-drive per i dati del parco che Charlotte aveva intenzione di sottrarre a Ford.

Akecheta: è uno dei primi host a raggiungere la consapevolezza di sé. Inizialmente viene destinato a una vita pacifica in una tribù ai limiti del parco. La sua vita cambierà dopo aver trovato il giocattolo di Charlie a Escalante, diventandone ossessionato. Dedica la sua vita alla comprensione del Labirinto, e anche se poi verrà trasformato nel violento capo della Nazione Fantasma, porterà comunque avanti la sua ricerca di un nuovo mondo.

Wyatt: più che un host vero e proprio, Wyatt è una personalità pensata da Ford e Weber per incarnare il villain del parco. 30 anni prima gli eventi della prima stagione, Wyatt verrà caricato nella programmazione di Dolores da Arnold, così da spingerla a massacrare gli altri host e lui stesso. Wyatt riemergerà con forza nella protagonista una volta che darà inizio alla ribellione.

Lo staff di Westworld

Robert Ford

Robert Ford: tanto brillante quanto sinistro, Ford è il co-fondatore di Westworld. Riservato e misterioso, è una figura onnisciente all’interno del parco, di cui sa sempre tutto. Tuttavia, nonostante si consideri un dio nel mondo che ha creato, è sinceramente affezionato alle sue creazioni, che spesso preferisce agli esseri umani. Anni dopo il massacro di Escalante si troverà a condividere lo stesso pensiero di Arnold: gli androidi sono senzienti, e hanno il diritto di essere liberi. Ma non prima di aver sofferto, di aver imparato a tenere testa ai loro creatori. Dunque, nonostante la apparenze, alla fine Ford darà prova di essere disposto a tutto pur di proteggere gli host, anche uccidere.

Arnold Weber: co-fondatore di Westworld e ideatore del Labirinto. Brillante e compassionevole, verrà segnato dalla perdita del figlio Charlie, morto a causa di una misteriosa malattia. Cercando di colmare il suo vuoto interiore, butterà anima e corpo nella creazione degli androidi, instaurando un rapporto speciale con Dolores. Attraverso le loro conversazioni e le prove a cui la sottoporrà, si renderà conto di quanto gli host siano senzienti, ricorrendo a soluzioni drastiche per evitare l’apertura del parco.

Bernard Lowe: capo della Divisione Programmazione di Westworld, è uno dei collaboratori più stretti di Ford. Dal grande intelletto, vivrà per anni senza sapere di essere in realtà un androide creato a immagine e somiglianza di Arnold.

Theresa Cullen: uno dei membri senior della Delos, Theresa è il capo del Dipartimento della sicurezza di Westworld. Si occupa di mantenere alti gli standard del parco, ed è per questo che insisterà affinché gli host instabili vengano riparati. Ha una relazione segreta con Bernard, che sarà anche il responsabile della sua morte (ordinata da Ford per impedirle di intralciare i suoi piani).

Elsie Hughes: una promettente programmatrice della Divisione Programmazione, Elsie è la tenace assistente di Bernard.

Lee Sizemore: dal temperamento difficile, Lee è il direttore narrativo di Westworld. Si occuperà di scrivere gran parte delle storyline di Westworld e Shogunworld, oltre che il personaggio di Hector. Nella seconda stagione viene preso prigioniero da Maeve, che lo sfrutterà per trovare sua figlia. Durante i loro viaggi nel parco, l’uomo finirà per affezionarsi all’androide, per la quale deciderà di sacrificarsi.

Charlotte Hale: uno dei direttori esecutivi del Consiglio della Delos. Nelle prime due stagioni il suo obiettivo è quello di recuperare i dati conservati nella mente di Peter Abernathy. Nonostante sopravviva alla ribellione di Dolores, non riuscirà nel suo intento e verrà uccisa dalla stessa Dolores, la cui mente verrà inserita da Bernard in una copia esatta di Charlotte. Nella terza stagione scopriamo che ha un figlio e un ex-marito, oltre che era sempre stata una spia di Serac.

Felix e Sylvester: due tecnici di laboratorio che aiuteranno Maeve nel suo percorso di autodeterminazione. Nonostante vengano ripetutamente minacciati da lei, alla fine entrambi diventeranno suoi alleati.

Ashley Stubbs: è il capo della sicurezza, incaricato di monitorare gli androidi e garantire la sicurezza degli ospiti. Alla fine della seconda stagione scopriamo che è un host, programmato da Ford affinché protegga gli altri androidi.

I visitatori e altri umani

William/L’Uomo in Nero: prima della sua visita al parco, William viene promosso come Vice Presidente Esecutivo di Westworld. Brillante e compassionevole, si innamora profondamente di Dolores, per poi rendersi conto di quanto il parco e i suoi abitanti siano solo un’illusione. La sua prima visita a Westworld avrà dunque un profondo effetto su di lui, che da quel momento in poi abbraccerà il suo lato più oscuro, diventando così l’Uomo in Nero.

Logan Delos: figlio di James e cognato di William, Logan è edonistico e arrogante. La sua avventura con William segnerà irrevocabilmente la sua psiche, facendolo precipitare in una spirale di eccessi e commiserazione. Nonostante chieda aiuto al padre, Logan verrà lasciato a se stesso fino a che non morirà di overdose.

James Delos: il CEO della Delos e suocero di William. Investendo nel parco, cercherà di raggiungere l’immortalità attraverso un progetto segreto volto a studiare la coscienza umana. Morirà prima che riesca nell’intento e tutto ciò che rimarrà di lui sarà la sua instabile versione robot.

Emily Grace: la figlia di William e Juliet. Verrà uccisa dal padre perché creduta un androide.

Juliet Delos: Figlia di James Delos e moglie di William. Si suiciderà dopo aver scoperto quanto il marito sia in realtà violento e sadico.

Le new entry della terza stagione

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Caleb Nichols: veterano di guerra, Caleb è un lavoratore edile disilluso dal mondo in cui vive. Desideroso di trovare qualcosa di reale, la sua vita cambierà radicalmente con l’incontro con Dolores, che gli farà scoprire la verità sul suo conto.

Engerraund Serac: Uno degli uomini più ricchi del mondo, è il vero proprietario della Incite, oltre che il co-creatore di Rehoboam. Dopo la distruzione di Parigi, si renderà conto di dover creare un mezzo che possa salvare l’umanità da se stessa. Programmando l’IA più avanzata al mondo, instaura un nuovo ordine mondiale in cui ogni anomalia che potrebbe metterlo a rischio viene eliminata o riprogrammata.

Patrick Dempsey Jr.: è il figlio di Liam Dempsey Sr., il co-fondatore e CEO della Incite. Dopo la sua misteriosa morte, Patrick verrà messo a capo della società, anche se il vero potere sarà sempre nelle mani di Serac.

Temi affrontati in Westworld

Uno dei più grandi temi di Westworld è sicuramente il confronto fra la natura umana e quella robotica.

In un futuro non troppo lontano l’umanità ha dato prova del suo ingegno, creando tecnologie strabilianti. Eppure nonostante l’innegabile progresso tecnologico, gli artefici e fruitori di queste meraviglie hanno ancora le stesse debolezze del passato. Gli ospiti sono infatti violenti, crudeli e noncuranti delle proprie azioni. Negli host non vedono intelligenze artificiali capaci di evolversi, ma solo oggetti sui quali sfogare i propri desideri e frustrazioni. Mentre gli umani si dimostrano disumani, gli androidi mostrano invece una compassione quasi commovente. Nonostante siano programmati per seguire dei loop, ciò che provano a ogni ciclo è reale, così come lo sono i legami che creano. Anno dopo anno, gli androidi si approprieranno delle loro emozioni con forza, prendendo il meglio (e il peggio) dei loro creatori.

Ed è così che la linea che separa questi due mondi svanisce sempre di più, mostrandoci sia quanto gli androidi siano capaci delle emozioni umane che quanto quest’ultimi siano condannati a vivere in loop esistenziali. Nello stesso modo in cui gli host erano programmati affinché seguissero storyline prestabilite, gli umani sono infatti alla mercé di Rehoboam, che ne prevede e manipola il percorso affinché venga mantenuto l’ordine mondiale. Affinché non ci sia mai una deviazione dal percorso. Una condizione che mette il luce la mancanza del libero arbitrio, un altro grande tema dello show. La libertà di prendere le proprie decisioni, senza che i fili vengano tirati da Ford o da un’IA avanzata. La possibilità di autodefinirsi, che è strettamente legata al viaggio verso la presa di coscienza. Il Labirinto era stato infatti ideato per dare agli host la loro voce, per dare la chance di vivere una vita reale in cui poter avere successo, sbagliare e amare. E ricordarsi quanto oltre il caos e il male, ci sia ancora tanta meraviglia nel mondo.

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