Con la terza stagione di Westworld ormai alle porte, molti fan potrebbero aver bisogno di un riassunto quanto più lineare possibile degli avvenimenti più importanti della scorsa stagione. La serie tv targata HBO è diventata in pochissimo tempo uno dei prodotti più originali, curati e complessi del panorama artistico. Affrontando temi delicatissimi e attuali come il libero arbitrio, l’intelligenza artificiale e “cosa” distingue davvero l’essere umano dalla macchina, Westworld ha sin da subito catturato l’attenzione di molti spettatori (e sta scrivendo la storia).
La sua trama estremamente complessa è caratterizzata non solo da salti temporali importanti, ma anche da plot twist inaspettati che intrecciano in una fitta maglia i vari personaggi della serie. Con la seconda stagione, poi, il mondo di Westworld si è ampliato, facendoci ammirare anche altri parchi a tema (e perfino il mondo reale) in cui i nostri personaggi agiscono e interagiscono tra di loro.
Dunque ecco un riassunto per ricordare dove eravamo rimasti con Westworld:
La timeline principale inizia subito dopo il finale della prima stagione: la rivolta dei robot e la strage del consiglio di amministrazione della Delos Corporation. Dopo essere diventata completamente autonoma e senziente nella prima stagione, Dolores Abernathy è diventata una killer pronta a fuggire da Westworld: arriva nell’Oltrevalle e, dopo aver salvato i backup dei robot presenti nella Culla e aver cancellato i dati di tutti gli ospiti contenuti nella Forgia del parco a tema, raggiunge il mondo reale portando con sé cinque unità di controllo. Per arrivarci utilizza una replica del corpo di Charlotte Hale, delegato della Delos. Nel mondo reale Dolores decide di ritornare nel proprio host “originario” e crea una replica di Bernard, voluto con sé come una sorta di “ago della bilancia” per evitare di diventare una minaccia per gli esseri umani.
Vi è poi una seconda timeline che vede Bernard risvegliarsi su una spiaggia senza ricordarsi bene come vi è arrivato, ben due settimane dopo la rivolta degli host. In questa linea narrativa Bernard cerca di ricostruire gli avvenimenti della linea principale, arrivando così a scoprire che tutti gli host sono morti in un mare artificiale che è comparso al posto dell’Oltrevalle. In un grande colpo di scena, egli afferma di averli uccisi tutti lui.
Maeve, parallelamente agli avvenimenti di queste prime due timeline, è alla ricerca di sua figlia. Questo viaggio la porterà a Shogun, dove lei scoprirà di poter controllare i suoi simili. Quando la donna riesce a raggiungere la figlia, scopre che quest’ultima non ricorda nulla e, per il suo bene, si sacrifica per farle raggiungere la Culla. Ciononostante sappiamo dal trailer della terza stagione (eccolo qui) che l’arco narrativo di Maeve non si è ancora concluso definitivamente.
In più ci sono delle linee narrative che avvengono nel mondo reale e che sono collocate rispettivamente prima e dopo l’apertura al pubblico di Westworld.
Nella prima Arnold Weber, co-creatore del parco, mostra a una Dolores ancora inesperta il mondo reale, la sua casa, e non la ritiene ancora pronta per essere presentata a Logan Delos, figlio del magnate James Delos. Nei flashback dopo l’apertura di Westworld, invece, Dolores è ritenuta pronta a interagire con gli umani e suona il piano per la festa di pensionamento di James Delos. Questa timeline ci permette di seguire la presa di potere di William, genero di James, e la sua trasformazione nell’Uomo in Nero.
Questo personaggio è sopravvissuto alla rivolta dei robot ed è diretto anch’egli verso l’Oltrevalle per completare un gioco che Ford aveva messo a punto solamente per lui: è qui che William incrocia sua figlia Emily, ma scambiandola per un robot la uccide a sangue freddo. La sua linea sembra concludersi quando, ancora disperato per l’errore commesso e gravemente ferito, incontra Dolores e Maeve e appare ormai spacciato.
In una scena post credit, però, vediamo William vivo nella Forgia. È sicuramente passato molto tempo e con lui c’è anche sua figlia Emily, la quale è stata dunque replicata (abbiamo il dubbio che anche William sia in realtà un robot).
Una serie come Westworld porta con sé molti dubbi e teorie, oltre a lasciare il sospetto che in realtà niente sia come sembra. Sono i dettagli molto spesso gli unici indizi che ci permettono di ricostruire le timeline labirintiche, lasciandoci comunque con molti interrogativi che riguardano soprattutto quanto tempo sia passato tra le varie linee e quali personaggi siano davvero umani.
Per esempio la seconda stagione si apre con una conversazione tra Dolores e Bernard, una scena vista molteplici volte nella prima stagione.
Solo nel sesto episodio capiamo che i ruoli sono rovesciati: in questo caso è Dolores che sta testando il nuovo host di Bernard per misurarne la fedeltà col vecchio robot. Non ci troviamo più nel parco a tema, ma siamo nel mondo reale e nel presente, pronti a farci stupire dalla terza stagione di Westworld che uscirà il 15 marzo.