Questo articolo contiene spoiler dei prodotti Marvel Loki e del trailer di What If…?
Quando qualche settimana fa abbiamo iniziato a guardare Loki avevamo grandi aspettative. La nuova serie tv del Marvel Cinematic Universe aveva in progetto di mostrarci il funzionamento delle linee temporali. Si parlava di equilibrio, regole da rispettare, rischi in base alle proprie azioni e soprattutto la parola che tutti aspettavano: multiverso. Non mentiremo, le preoccupazioni a vedere un tema così complicato erano tante. Inoltre le altre due serie tv, per quanto di qualità e soddisfacenti, erano lontane dall’essere perfette e spiegare tutto quello che i fan chiedevano.
Loki ha fatto il suo decorso e possiamo confermare che il rinnovo per una seconda stagione ha molto entusiasmato gli spettatori. Voi potete trovare qui la recensione all’ultima puntata, ma non è tanto su un’analisi di essa che vogliamo soffermarci, quanto più sulle conseguenze che potrebbe generare. Perché per la prima volta sentiamo che il prossimo prodotto seriale su Disney+ potrebbe nascere proprio da cosa abbiamo visto su piccolo schermo.
L’idea dietro a What If…? è stata accolta alla grande dagli spettatori dell’universo narrativo: un prodotto animato in cui ci viene mostrato come sarebbero cambiati gli eventi che conosciamo se avessimo vissuto dinamiche differenti. Cosa sarebbe successo se Sharon Carter avesse preso il siero del super soldato al posto di Steve Rogers. Se T’Challa fosse stato rapito dalla terra al posto di Starlord. O più semplicemente vivere l’adattamento animato della famosa saga fumettistica a tema zombie.
Il trailer promette grandi cose, ma il finale di Loki?
A pensarci bene l’ultima puntata sull’Asgardiano ha aperto completamente il Multiverso Marvel, distruggendo quelle barriere che separavano le diverse linee temporali e permettevano uno scorrere normale del tempo. Abbiamo visto che Loki si è ritrovato in una TVA completamente nuova, con a capo Kang. Ma se l’universo può cambiare in quel modo, quali sono veramente i limiti?
L’annuncio della serie animata fu sì accolto con entusiasmo, ma i dubbi sulla canonicità del prodotto sorgevano. Non avrebbe avuto senso rendere canoniche tutte queste fantasie, queste chicche fatte solo per allietare i fan e farli sognare. Inoltre era il primo prodotto animato dell’era Marvel Cinematic Universe, sembrava in qualche modo fuori posto. Anzi, ora possiamo dirlo, fuori da ogni tempo. Fuori da ogni nostro tempo.
Con un multiverso così distrutto e frammentato, ormai collassato su se stesso, la seconda stagione di Loki sembra però più indirizzata sul riportare a casa il nostro protagonista e non sulle conseguenze delle azioni sue e di Sylvie. Servirebbe proprio un prodotto che ci mostri tutti questi universi, facendoci capire la grandezza delle proporzioni di questa vicenda. Magari un prodotto seriale, in quanto parliamo di molti universi diversi e sarebbe difficile metterli tutti in un solo film. Certo che con tutti quegli universi e le diverse ambientazioni da riprodurre, si potrebbe optare per una tecnica diversa, rendendo il tutto un po’ meno costoso, magari rendendo quel prodotto animato. Servirebbe proprio una serie animata, su vari universi alternativi, da goderci con calma una volta a settimana.
Giusto, quel prodotto esiste. Si chiama What If…?
Tutto coincide, i produttori hanno detto frasi a metà sulla canonicità o meno della serie proprio perché prima di vedere il finale di Loki non ci saremmo mai aspettati una situazione del genere. Quello che i fan si trovano davanti è un prodotto che andrà a esplorare ogni universo alternativo necessario, magari concludendosi proprio con la frantumazione delle barriere e questi flussi temporali che si convergono in uno solo. Un prodotto che ci mostri la quiete prima della tempesta da infiniti punti di vista, in attesa che presumibilmente Dr. Strange risolva i casini temporali nel suo prossimo lungometraggio.
Se così fosse, staremmo parlando dell’ennesima genialità in casa Marvel, in grado di utilizzare un proprio prodotto per caricare ancora di più un secondo solo grazie all’intuito e la curiosità dei fan di collegare gli input. Loki potremmo vederla semplicemente come una delle tante timeline presenti in What If…? che è stata spiegata con più cura perché vicina a noi fan, ma chissà cosa succederà quando l’Osservatore (personaggio narrante del prodotto animato) assisterà al collasso del Multiverso.
Quale sarà la sua reazione? Forse si limiterà a sottolineare come qualcuno dovrà salire in cattedra per riportare tutti ai posti prestabiliti? Non ne siamo sicuri ed effettivamente un’ufficialità vera e propria che colleghi Loki e What If…? non esiste ma Kevin Feige è un esperto nello stupire i fan e non è un caso che proprio l’ultimo prodotto in casa Marvel abbia integrato il concetto di Varianti.
Esseri viventi la cui unica “colpa” è l’aver preso una decisione diversa, magari anche in modo inconsapevole, tale da stravolgere il normale corso degli eventi. Come una donna che prende il siero diretto a colui di cui è pazza, o un giovane wakandiano che finisce nello spazio e non potrà guidare il suo popolo. Cambiamenti e alterazioni sia fisiche che concettuali in grado di regalarci nuove storie e futuri mai visti.
Forse l’idea dietro al prodotto animato Marvel è proprio quella.
Assistere insieme all’Osservatore, inermi, a dieci storie di cui conosciamo il finale e non possiamo fare niente per impedirlo. Un’idea di certo innovativa nell’universo Marvel su piccolo e grande schermo, ma che dimostrerebbe come i prodotti seriali siano indirizzati a creare nuove esperienze tramite un medium fino ad ora inesplorato dalla saga.
Il progetto di svecchiamento del Marvel Cinematic Universe non passa solo dal cambio di attori e supereroi ma anche dall’adeguarsi ai tempi e estendersi a un mercato ancora più vasto e coprente. Diramando la sacra direzione presa nei cinema in tante piccole anomalie come queste serie tv. Prodotti che anche noi fan fatichiamo a comprendere come canonici e importanti anche per il resto della saga. Forse per questo non ci immaginavamo un finale di Loki così sorprendente. O forse per questo il progetto What If…? lo avevamo osservato più come un sollazzo per solleticare le curiosità dei fan dei fumetti rispetto a un prodotto veramente importante in quanto a trama.
Non abbiamo la verità in tasca e se neppure Kang, o come si fa chiamare, “Colui che rimane” sa come proseguirà il corso del tempo da qui in avanti, non ci sentiamo in difetto. Quel di cui siamo certi è che la serie animata sbarcherà su Disney+ poche settimane dopo il finale di Loki, mercoledì 11 agosto. Avremo davanti a noi 10 episodi, ognuno probabilmente incentrato su una storia diversa e oltre ai trailer sappiamo ben poco. Il silenzio regna sovrano in casa Marvel, anche per uno dei prodotti più presi alla leggera, questo dovrebbe farci pensare molto.
Nei prossimi due mesi scopriremo quanto le due serie siano collegate e consequenziali, noi non vediamo l’ora di sentirci dare ragione o venir stupiti per l’ennesima volta da questo universo. Qualsiasi opzione si verifichi, l’accoglieremo a braccia aperte verso un finale del 2021 sempre più a tema Marvel.