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Wilderness sa essere piacevolmente cringe

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Uscita quasi in sordina su Amazon Prime Video, Wilderness è arrivata in un clima di poche attese, quando ormai senza troppe speranze aprivamo le piattaforme di streaming in cerca di qualcosa di decente da guardare. Al contrario di altre serie tv, iniziate quasi inconsapevole di ciò che sarei andata a guardare, prima di mettere in play il primo episodio ho guardato il trailer e ho capito subito che questo genere mi avrebbe particolarmente incuriosita, motivo per cui dopo averla cominciata mi sono ritrovata coinvolta in un binge watching irrefrenabile.

A metà tra un crime, un thriller psicologico e una produzione quasi cringe, Wilderness mixa alla perfezione le vicende dei protagonisti regalando una storia che pur non avendo niente di originale da raccontare, narra il già visto in una chiave di lettura nuova, e non ci consente di staccare lo sguardo neanche un momento.

La trama di Wilderness

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Wilderness (640×360)

Wilderness racconta la storia di Liv, una donna che, dopo aver scoperto il tradimento del marito Will, decide di intraprendere un viaggio on the road attraverso gli Stati Uniti. Questo viaggio rappresenta non solo l’adempimento di un sogno che ha coltivato sin da bambina ma anche una spietata ricerca di vendetta, che a tratti lascerà spazio al senso di colpa e ai dubbi dettati da una lunga relazione che non permette al sentimento di evadere così facilmente.

Liv e Will partono per un’avventura che li porterà attraverso luoghi iconici come la Monument Valley, il Grand Canyon e Yosemite, con un gran finale previsto a Las Vegas, il tutto girato tra meravigliosi paesaggi che fanno da contorno a questa storia. Tuttavia, il motivo del viaggio è cambiato per Liv: questi scenari pittoreschi sono ora il perfetto sfondo per trasformare un omicidio in un apparente incidente. La trama si complica ulteriormente quando Cara, l’amante affascinante ma vulnerabile di Will, si unisce al viaggio insieme al suo fidanzato Garth. La presenza di Cara e Garth mette in moto una serie di problemi e conflitti che aggiungono tensione alla narrazione e una svolta inaspettata.

Come (non) affrontare un tradimento

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Wilderness (640×360)

La serie risulta molto interessante per la sua capacità di trattare il tema del tradimento in maniera volontariamente sbagliata. Quando Liv scopre del tradimento del maritino apparentemente perfetto si trova di fronte alla possibilità di lasciarlo, invece sceglie di farlo fuori, o almeno ci prova. Logicamente i piani non vanno esattamente come li aveva previsti, in una sequenza che a tratti ricorda tantissimo il film Gone Girl, e si ritrova incastrata in un omicidio, che però non sarà quello di Will, bensì quello della povera Cara.

La figura dell’amante è rappresentata in modo inaspettato, da odiosa oca bionda a povera donna vittima anch’essa delle bugie di un narcisista, che uscirà per quello che è realmente proprio messo alle strette. Ad ogni modo, Liv decide che all’ennesima bugia è stanca di essere presa in giro e che Will la deve pagare, e sul finale come vedremo sarà proprio così.

Wilderness è un cringe che ci piace

Wilderness (640×427)

Wilderness è, in effetti, un interessante esempio di serie televisiva che abbraccia un particolare stile di narrazione, con un tocco di cringe che però sorprende e intriga (al contrario di altre serie come Elite, e ne parliamo qui). A differenza di molte altre produzioni in cui il cringe è spesso estremizzato e presentato in modo deliberatamente trash, questa serie sembra riuscire a mantenere un equilibrio affascinante tra i dialoghi e le scene, che non disturbano lo spettatore, ma piuttosto lo coinvolgono in un’esperienza che sfida le aspettative.

Ciò che colpisce è che, a prima vista, Wilderness potrebbe sembrare una produzione seria. Le scene e i dialoghi, pur mantenendo un certo grado di imbarazzo, sono confezionati in modo da farci credere di essere di fronte a una storia drammatica e coinvolgente. È solo quando ci immergiamo più a fondo nella trama che emergono gli elementi comici e surreali che rendono chiaro che la serie è tutto tranne che “seria”.

Questo bilancio delicato tra il cringe e il dramma offre una prospettiva unica per gli spettatori. Ciò che sembra a prima vista una storia seria si trasforma gradualmente in un’esperienza che ci fa sorridere e ridere di fronte alle situazioni esagerate in cui i personaggi si trovano coinvolti. Questo mix di emozioni, che oscilla tra la curiosità, l’imbarazzo e l’ilarità, fa sì che Wilderness diventi una serie che non si può fare a meno di guardare fino in fondo.

Correte a guardarla

Wilderness (640×427)

In conclusione, Wilderness si è rivelata una piacevole sorpresa nell’oceano di contenuti offerti dalle piattaforme di streaming. Nonostante sia approdata inizialmente con scarso clamore su Amazon Prime Video, la serie ha saputo catturare l’attenzione degli spettatori grazie al suo mix unico di elementi narrativi.

La serie riesce con grande maestria a bilanciare il cringe e il dramma, trasformando una storia inizialmente seria in un’esperienza coinvolgente che oscilla tra la curiosità, l’imbarazzo e l’ilarità quasi isterica. Questo mix di emozioni rende la serie un’appassionante scoperta, dimostrando che anche le trame più familiari possono essere raccontate in modo nuovo e coinvolgente. In un panorama televisivo sempre più affollato, Wilderness si distingue come una gemma nascosta che merita di essere scoperta. Con il suo tocco di cringe, questa serie ha conquistato un posto speciale nell’offerta di intrattenimento contemporanea, dimostrando che ciò che è inaspettato può spesso essere il più apprezzato.