6) Hell Raton – 5
Manuelito Manuelito, gli outfit stravaganti e il fascino del teen idol non sono stati sufficienti a renderti un buon giudice di X Factor. Certo, sedere al tavolo dei giudici non è un lavoro per tutti ma il giovane rapper e produttore discografico era avvantaggiato da quella che sulla carta era la squadra più forte di questa edizione. Manuelito ha gestito le sue ragazze pensando più a come adattarle al suo mondo fatto di auto-tune e trap, piuttosto che analizzarne le caratteristiche ed esaltarle. L’inesperto.
7) Emma Marrone – 4
Anche Emma, come Hell Raton, era alla sua prima esperienza nei panni di giudice. Il suo operato è risultato chiaramente contaminato dal suo trascorso ad Amici che, però, si rivolge a un pubblico totalmente diverso rispetto a quello di X Factor. Sicuramente si guadagna il titolo di giudice più sincero, onesto, coerente e strategia free della storia di X Factor, guai a pensare il contrario. Per il resto i suoi interventi si sono ridotti a un accumulo di frasi fatte e patetismo. La Baci Perugina ringrazia.
8) Mika – 9
Siamo innamorati dei suoi outfit che riescono a bilanciare la stravaganza con l’eleganza. Siamo innamorati dei suoi strafalcioni lessicali che ci ricordano costantemente quanto, nonostante il cantante parli italiano solo da qualche anno, abbia già un vocabolario più erudito e ricercato di un qualsiasi aspirante politico.
Abile stratega, il tavolo dei giudici è diventato il tuo trono e lui si diverte a regnare con stile e consapevolezza.
9) Manuel Agnelli – 10
Giuro solennemente che il 10 non è influenzato in alcun modo dalla sua recente performance a petto nudo. Piuttosto, siamo grati a Manuel per essere stato l’animo ribelle e irriverente di questa edizione, per averci regalato introduzioni epiche (anche se poco adatte a un pubblico sensibile) e per aver creduto con tenacia nella musica fino alla conquista di un isperato secondo posto, che vale più di una vittoria.