4) N.A.I.P. – 8
Che dire, N.A.I.P. riesce a trasformare Mika in un presentatore di circo. Dimostra ancora una volta inventiva e genio, sia nella prima performance che nella seconda. Supera indenne un ballottagio difficilissimo, stravolge qualsiasi regola e qualsiasi aspettativa. Lui si diverte e si emoziona a fare quello che fa e non ha bisogno di proferire parola. D’altonde il fattore x è quel je ne sais quoi inspiegabile capace di distinguere dalla massa, e N.A.I.P. non ha niente a che fare con le masse.
Proprio per questo mi stupisce che sia giunto alle semifinali di un programma il cui scopo è sfornare artisti quanto più commerciali possibile, come dimostrato anche dal valore sempre più importante dato agli indici di ascolto.
5) Mydrama – 7
Ci sono voluti cinque live e un’orchestra per scorgere nuovamente la Mydrama da pelle d’oca delle audition. Lei ha due occhi che bucano lo schermo e una voce riconoscibilissima, ma è evidente che il pubblico da casa si è stancato di inseguire il ricordo etereo della Mydrama iniziale e, nonostante le buone performance della puntata, finisce al ballottaggio e viene salvata in calcio d’angolo dal suo giudice. Sarà forse colpa del mistero del’auto-tune? O è stata la presenza dell’orchestra a dare il giusto tocco sanremese che ha trasformato Manuel e Manuelito nella versione 2.0 di Morgan e Bugo?