Giovedì 24 ottobre alle 21:15 entreremo nel vivo di X Factor 2024, il talent show di Sky Original prodotto da Fremantle. Terminati gli Home Visit (di cui abbiamo già fatto un ironico recap) è tempo di dare il via alla gara, quella vera. Sono anni ormai che si parla del destino di X Factor. Il programma, infatti, ha già chiuso i battenti in moltissimi altri paesi (tra cui l’Inghilterra che gli ha dato i natali), ma in Italia continua ad andare avanti in direzione ostinata e contraria.
Nel nostro Paese, X Factor ha visto un continuo susseguirsi di emittenti, conduttori e giudici. Ci sono state due occasioni in cui la produzione ha dovuto addirittura prendere misure drastiche, sostituendo giudici a programma già iniziato (con Asia Argento nel 2012 e con il licenziamento di Morgan a X Factor 2023, dopo il litigio con Fedez).
Sarà per questo che, all’alba di una nuova edizione, la produzione ha deciso di rinnovare completamente sia il tavolo dei giudici che il volto della conduzione. Un investimento non indifferente, e una scommessa che mette in luce la volontà di tenere in piedi il programma, rilanciarlo e probabilmente renderlo uno dei programmi di punta del palinsesto di Sky Uno.
L’unico volto esperto che vediamo al tavolo dei giudici di X Factor 2024 è quello di Manuel Agnelli, che mancava dal programma dal 2021.
Ad occupare le altre tre sedie al tavolo di X Factor 2024 sono Achille Lauro, Jake La Furia e Paola Iezzi. Mentre a fare il suo esordio come conduttrice c’è Giorgia. Insomma, invece di cercare di rattoppare un format ormai in calo di consensi, la strategia è stata quella di dare una ventata di freschezza e novità. Avrà funzionato? Per dirlo dobbiamo sicuramente aspettare di vedere i live, ma al termine degli Home Visit ci sentiamo pronti per fare un primo bilancio di questo X Factor 2.0
Partiamo da una constatazione: Il pubblico ha accolto con favore questa audace scelta di rinnovamento. Si è avvicinato al programma a metà tra curiosità e il genuino desiderio di guardare uno show che ci ha appassionato per anni. Negli ultimi tempi, però, aveva iniziato a stancare.
Già in conferenza stampa, giudici e autori avevano promesso che avrebbero messo da parte litigi e dispetti tra i giudici. L’obiettivo era dare spazio alla musica e offrire uno spettacolo piacevole agli appassionati.
Fino ad ora hanno mantenuto le promesse: audizioni, bootcamp e Home Visit di X Factor 2024 sono stati caratterizzati da un generale clima di amicizia e armonia, anche in caso di opinioni divergenti.
Certo, dopo anni di esperienza sappiamo bene che in fase di live, gli animi potrebbero scaldarsi. Fino a ora i giudici erano artefici del proprio destino, lasciati da soli davanti a un “sì” un “no” o uno “switch”. Nel corso della gara vera e propria si inserisce la dinamica pubblico (o “Senato” per sentirci un po’ Achille Lauro) e un rapporto di protezione-affezione maggiore verso i membri della propria squadra. Un concetto sottolineato anche dall’esperto Manuel Agnelli in fase di conferenza stampa.
È proprio durante i live, infatti, che si sono scatenate le peggiori liti della storia di X Factor, dalla celebre sfuriata di Arisa contro Simona Ventura al più recente one man show di Morgan nella scorsa edizione del programma.
Litigi a parte, ciò che più ci piace di X Factor 2024 è la sua modernità, senza però scadere nell’ovvio. Le polemiche vengono lasciate a chi ricerca qualche follower in più su Tik Tok, mentre i giudici si dimostrano piuttosto rispettosi verso i giovani talenti in gara.
Per quanto mi riguarda, una delle scelte migliori effettuate dalla produzione è stata quella di riservare un posto al tavolo dei giudici ad Achille Lauro. Per me è stata una piacevole scoperta. Un artista poliedrico che, però, non cerca a tutti i costi di essere al centro dell’attenzione. I suoi giudizi sono piacevoli da ascoltare, bilanciando sapientemente ironia, rispetto ed esperienza.
Penso che Achille Lauro sarà il vero ago della bilancia di questa edizione, mettendo al centro la musica prima delle mere strategie di gara. Qualche dubbio in più lo nutro per Jake la Furia, il quale fino a questo momento mi è sembrato un po’ spaesato, con scelte che sembrano più dettate dall’improvvisazione piuttosto che da un progetto a lungo termine. C’è da dire, però, che apporta quella quota locura che non fa mai male, soprattutto in un programma come X Factor 2024, che ha come obiettivo principale quello di intrattenere gli spettatori. Anche perché i talenti che riescono effettivamente a fare successo nel mondo della musica dopo X Factor si contano sulle dita di una mano (per tutto il resto c’è Sanremo Giovani, che quest’anno su 46 concorrenti ne avrà quasi la metà proveniente da X Factor o Amici).
Ammetto che il mio giudizio su Paola Iezzi potrebbe essere influenzato da una certa nostalgia personale.
Da buona Millennials quale sono Paola e Chiara hanno scandito la mia infanzia. Se penso alle sorelle Iezzi, penso a me e mia cugina intente a improvvisare concerti con le loro canzoni, in piedi sul divano della nonna. Di conseguenza, è difficile estraniarsi e dare un giudizio negativo sul suo operato. Certo, devo ammettere che in fase di Home Visit l’ho vista molto meno centrata, quasi spaventata in alcuni istanti, forse perchè per la prima volta si è trovata davvero sola al cospetto delle sue decisioni. In fase di Bootcamp, invece, poteva sempre contare sugli sguardi e sui consigli dei suoi colleghi giudici. In ogni caso, Paola si è dimostrata empatica, intelligente e soprattutto preparatissima, una vera e propria enciclopedia musicale vivente. Un acquisto pazzesco per X Factor.
Diversa è la questione Giorgia, la quale si è dimostrata all’altezza del suo compito in fase di audizioni, ma ora arriva la vera prova del nove: i live di X Factor 2024.
Il sorriso sempre stampato sul viso, la spontaneità che la contraddistingue, e la semplicità di una vera icona della musica italiana hanno fatto sì che Giorgia entrasse sin da subito nel cuore di noi tutti (ma ammettiamolo, c’è sempre stata). Reggere la pressione dei live, però, è tutta un’altra cosa. Gestire le dinamiche tra i giudici, i tempi e gli imprevisti è un’impresa difficilissima.
Nonostante l’impegno di Francesca Michielin negli scorsi anni, le critiche non sono mancate. Noi non ce la siamo mai sentita di darle contro, ma condurre X Factor è davvero difficilissimo, soprattutto dopo anni di dominio incontrastato di Alessandro Cattelan. Ma siamo speranzosi e, quantomeno, ci rallegriamo del fatto che dopo tanti anni si ricominci finalmente a parlare di X Factor con entusiasmo e gioia. Di nuovo non vediamo l’ora che arrivi il giovedì per poterci mettere comodi e goderci uno dei nostri programmi preferiti, quello che ormai da 18 anni a questa parte – in un modo o nell’altro – ci fa parlare di musica.
Clotilde Formica