È giunta mezzanotte, si spengono i rumori, si spegne anche l’insegna di quell’ultima semifinale. No, qui non c’è nessun uomo in solitaria con il suo vecchio frac, a meno che quell’uomo non si chiami Achille Lauro – dominatore di Approdo di Assago (pronto a estendere la sua egemonia anche in terra partenopea). Sì, è chiaro che non ci siamo ancora ripresi dalla semifinale al cardiopalma di X Factor 2024, il talent show di Sky Original prodotto da Fremantle che il prossimo giovedì si prepara a scrivere la storia con una finale live in Piazza del Plebiscito a Napoli.
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Due eliminazioni e un’orchestra in salsa Sanremo, un mix di emozioni troppo forti da sostenere per il nostro fragile cuore. Quindi non perdiamo altro tempo e passiamo subito ai voti con le folli Pagelle della semifinale di X Factor 2024.
I Patagarri – Voto 9
Mai si dica che i Patagarri fanno sempre la stessa cosa: dall’inedito alla semifinale, lo hanno dimostrato persino ai più miscredenti. Tralasciando il fatto che il timbro di voce del cantante dei Patagarri ha più sbalzi d’umore della sottoscritta a fine mese, si passa dalla dolcezza estrema all’asprezza di un limone appena uscito dalla dispensa di Cannavacciuolo (a proposito, siete contenti che tra poco ricomincia MasterChef?).
Come prevedibile, si mescolano perfettamente con l’orchestra, ma su questo non avevamo dubbi. Così come non avevamo dubbi sulle loro possibilità di agguantare una finale al sapore di aristogarro supremo. In fondo, i Patagarri sono un po’ come Stranger Things: fanno cose strane sì, ma ci piacciono proprio tanto. We can’t help falling in love with you, guys.
Francamente – Voto 7
Io ero prontissima a cantare Fucine di Francamente a squarciagola nel cuore di Napoli, ma il destino (anzi, il televoto) crudele mi ha privata di questa possibilità. Non sono bastate Alice e Carmen Consoli a tenerla fuori dal ballottaggio e – a dire il vero – non sono state nemmeno le sue performance migliori quelle di questa semifinale. Tuttavia, il livello è rimasto altissimo, dimostrando una maturità interpretativa e un’originalità che la contraddistinguono.
Oltre a questo, ci troviamo in lutto perché, da ora in poi, non ci saranno più i FrancaFuria a farci compagnia con i loro copricapezzoli stilosi. A proposito, quand’è che li metterete in vendita? Prendete i miei soldi, subito. Per non parlare del fatto che anche Jake La Furia si accomoda in terra neutrale per la finale, ora che è stata eliminata anche la sua “punta di diamante, nonché unico diamante”.
In un mondo di inimicizie, muschi selvaggi e muschi addomesticati, be FrancaFuria.
Mimì – Voto 8
È tornata in grande forma la Mimì che ti fa diventare tutto un brivido. Le sfumature della sua voce sono belle e poetiche tanto quanto i finali di stagione di Mad Men o la fotografia de I Soprano. Ecco, sto tirando fuori nomi che non menziono mai, direttamente dalla mia personalissima top 10 di serie tv. Mimì, cosa mi fai fare?
È pur vero, però, che a volte ci dimentichiamo della giovane età di Mimì, su cui viene gravato il peso di diventare un simbolo. In che senso? È una ragazza estremamente talentuosa che si sta affacciando a un mondo ricco di insidie. Proteggiamola, come proteggeremmo Mikkel Nielsen disperso nello spazio-tempo di una grigia cittadina tedesca.
Va bene, speriamo che qui nessuno si perda in grotte misteriose, soprattutto dopo lo scoccare della mezzanotte. Per tutto il resto, ci sono i monologhi del Loworh nazionale.
Certo, se parliamo di simboli, lei è La Rappresentante di Lista, sì, ma di Manuel Agnelli: l’unico superstite in una finale totalmente Lauro-centrica.
Lorenzo Salvetti – Voto 7
Cosa vogliamo dirgli al Salvietta di X Factor 2024? Cantare, canta bene. Certo, a volte ho quasi il dubbio che alla giuria si palesino Clementino & Co. durante le audition di The Voice Kids, ma poi mi ricordo che Salvietta non ha 16 anni, bensì 17, e tanta voglia di innamorarsi. È il giovane Ted Mosby che, invece di appassionarsi all’architettura, si appassiona al piano bar. Tutto bellissimo, per carità, ma devo ammettere che nelle mie predizioni di questa semifinale Lorenzo Salvetti lo vedevo come la vittima sacrificale dello squadrone di Lowroh.
Eppure, i Troiani sono diventati più esperti e non lasciano entrare il cavallo di Manuel, volpone selvaggio. Come se non bastasse, gli hanno dato anche l’orchestra: praticamente, mettete un filtro in bianco e nero e un Pippo Baudo a caso, ed è un viaggio nel tempo al sapore Sanremese.
Perché X Factor è X Factor: altro che Dark.
Punkcake – Voto 9
Mamma mia, i Punkcake… ma non possiamo farli esibire come ospiti sul palco di X Factor 2024 durante la finale? No, così, tanto per dire. Avete presente quando iniziate a guardare una serie TV senza aspettative, poi vi prende tantissimo e, arrivati all’ultima puntata, la approcciate con quel misto di nostalgia e affetto? Ecco, io ho vissuto così la semifinale dei Punkcake, consapevole che, considerando il ballottaggio della scorsa puntata, sarebbero stati tra i papabili eliminati per una questione numerica di voti. Infatti i miei calcoli (scientifici, ovviamente) si sono rivelati esatti.
In questa puntata ci hanno regalato: uno spaco bottilia, un cimitero di violini innocenti e una performance in seconda manche che mi ha ricordato What Does the Fox Say? del gruppo norvegese che andava di moda qualche anno fa (dico “qualche anno” solo per non affrontare la dura realtà di quanti ne siano passati davvero). I costumi? Uguali. Non è una tarantella svedese, ma ce la facciamo andare bene lo stesso.
Les Votives – Voto 8,5
Vi starete chiedendo come mai io non dia 9 anche ai Les Votives. Il motivo è strettamente personale (così come tutti i voti alla base di queste pagelle). Il timbro del cantante dei Votivi non mi fa impazzire sulle canzoni in italiano, anche se riconosco la bellezza della loro cover nella prima manche. Per quanto riguarda, invece, la seconda manche, mi hanno davvero rapita con un arrangiamento bellissimo che ha elevato la cover a un altro livello. Tutto meraviglioso, tranne trucco e parrucco del cantante, ovviamente: quello sempre opinabile. La leccata, la leccata! – direbbe Paola Iezzi. E pur non parlando le lingue del nord Italia, penso subito ai capelli “leccati” del Votivo da copertina.
Io continuo a immaginarli come la band perfetta per una comparsata al ballo di fine anno in The Vampire Diaries. L’energia gotico-romantica calza a pennello su Mystic Falls. Ma questa, beh, è tutta un’altra storia.