Come ogni anno ci ritroviamo stesso posto, stesso bar. Anche se, in realtà, io mi ritrovo a scrivere queste cose sempre in una nazione diversa, ma questa è un’altra storia. La diciassettesima edizione di X Factor, lo show Sky Original prodotto da Fremantle, apre i battenti e possiamo goderci anche il ritorno in pompa magna di Bugo. Ah no scusa, Morgan. L’anno scorso non avrei scommesso neanche un centesimo sul ritorno di Dargen per X Factor 23, invece eccolo lì, scintillante come i suoi occhiali scuri, mentre Fedez si dedica all’arte della pittura. Il quartetto si rivela promettente e Francesca Michielin è solo la ciliegina su una torta al momento molto invitante. Ma chi sono gli Auurenger?
Scherzi a parte, la prima puntata di audizioni va come previsto: niente di particolarmente entusiasmante, fatta eccezione per il duo fotonico che ha concluso il tutto con il botto. Sì, perché nel multiverso di X Factor 23 possiamo vedere anche Dustin e Mike di Stranger Things che al posto di giocare a D&D decidono di dedicarsi a pianoforte e batteria, e menomale.
Certo, ancora dobbiamo sentire la ragazzina con i capelli blu e la chitarra acustica, la quota fake Måneskin e altri tòpoi letterari che sono ormai alla base di ogni X Factor che si rispetti. Quelle cose che ci riportano nella comfort zone del nostro guilty pleasure. Perché lo so che tra quelli che stanno leggendo questo articolo c’è chi come me è cresciuto con X Factor: quelli che un tempo erano davanti al televisore con Morgan, Simona Ventura, l’allegra Compagnia della Anello, il pigiamino e la tazza di latte di latte caldo con il Nesquik. Il fatto che ora ci sia una bottiglia di birra è un’altra storia (non è vero, i trent’anni si avvicinano e la camomilla alla melatonina è dietro l’angolo bella fumante). *Sipario* questo era solo l’intramezzo sentimentale, sostitutivo della storia strappalacrime del padre che abbandona il figlio, che decide di dedicarsi alla musica e riscrivere le strofe di una canzone mainstream a caso, che al mercato mio padre comprò.
Ma andiamo per gradi: Morgan è tornato con la sua solita dose di umiltà paragonabile a quella di Zlatan Ibrahimović nei tempi d’oro. Il suo fascino è innegabile, e ormai non facciamo neanche più caso agli scivoloni fuori onda che sono parte integrante del personaggio. Le mie aspettative sulle assegnazioni pazzoidi sono alle stelle, se dovesse deludermi la prederei peggio di Harry Potter che scopre di essere l’ultimo horcrux. Anche se in questo contesto l’unico personaggio capace di creare degli Horcrux è la ragazzina mezza posseduta che cantava la versione Manson di Sweet Dreams con la stessa padronanza dell’inglese di Gigi Pescheria che ordina la colazione a Mykonos. Insomma, l’unico voto che potrei dare a Morgan è 10, potreste obiettare che assegno i voti a caso, e io potrei rispondervi che avete ragione, ma vi lascio con il dubbio.
Dargen D’Amico è ormai il compagno di merende di Morgan, alla fine l’amore non è bello se non è litigarello, e i due si comprendono anche senza la necessità di parlare, capacità dimostrata pienamente dalla perfetta traduzione in LMS (Lingua Morgana dei Segni) di Dargen. Probabilmente questa coppia che scoppia è l’elemento più interessante di questa edizione, fatta eccezione per Edoardo Borg, aka il primo concorrente di queste audizioni aka Jax Teller che scambia la motocicletta per il microfono (non è vero, lui non è poi così interessante). Sons of Ambrarchi.
A proposito di Ambra Angiolini, ormai la magica si è giocata ampiamente la carta del t’appartengo ed io ci tengo ecc. ecc. quindi sono piuttosto ansiosa di scoprire cosa ci riserverà in questa edizione di X Factor 23. Oltre ai piantini ovviamente. I piantini stanno a X Factor come le matite stanno a Ikea. Tra l’altro dopo la prima puntata possiamo già dire di aver fatto il pieno di lacrimoni con la Chiara Galiazzo 2.0 e l’acustica da vasca da bagno, e con il tizio Alieno con la giacca rossa che ha fatto venire la pelle d’oca alla Michielin (e anche a me se devo essere sincera).
In tutto questo mi stavo quasi dimenticando di Fedez, l’eroe nascosto di X Factor 23, il pittore contemporaneo di cui il mondo non aveva assolutamente bisogno, nonché quello che ha affermato di non voler litigare e che al momento ha addirittura mantenuto la sua promessa.
Il mitico si è mantenuto un po’ sulle sue. Ha parlato meno del previsto, quasi a voler dimostrare al mondo che non è affatto vero che il suo ego sia spropositato. Povero Gabbiano. Pensare che quest’anno rischiamo non solo di avere Fedez al tavolo dei giudici, ma anche la Fedez in versione femminile pronta a sbaragliare la concorrenza con la sua tutina rosa da Power Rangers e l’incredibile sensazione che sia appena uscita da un remake italiano qualsiasi di Glee. Don’t Stop Believin’ e sorridi alla vita… ma non troppo altrimenti finisci con una gonna bianca con qualche brutta Emoji attaccata sopra (sempre meglio delle emoji che le mammine pancine mettono sul volto dei pargoli).
Insomma, nel complesso possiamo dire che questa prima puntata di X Factor 23 ci è piaciuta. Anche se, dopo aver scoperto di valere ben 59 cammelli, un dubbio corrode l’anima: chi è la ragazza d’oro che vale addirittura 70 cammelli? Cosa ha fatto il povero Enrico per lasciarsi scappare un tesoro così prestigioso? Ma, soprattutto, quanti cammelli vale Bugo? Che succede.
Probabilmente scopriremo tutte queste informazioni di incredibile rilevanza nella prossima puntata di X Factor 23, in onda tutti giovedì alle 21.15 su Sky e in streaming su NOW, sempre disponibile on demand.
Foto: © Virginia Bettoja