IL TERZO DESIDERIO
Concludiamo questa rassegna col ventunesimo episodio della settima stagione. Dirige: Vince Gilligan. Strani fatti si succedono a St. Louis: a un uomo sparisce la bocca; un’enorme e lussuosa barca occupa il vialetto di un quartiere malfamato; un tale apparentemente invisibile viene ritrovato investito a bordo strada. Opera di tutto pare essere un genio della “lampada” (di un tappeto, in realtà).
A fronte di un format piuttosto piatto, l’originalità di Gilligan ci restituisce un episodio tutt’altro che banale. Anche in questo caso si indaga a fondo nella psiche dei protagonisti e del genio in particolare: una cinica donna stufa del mondo e dell’uomo. La critica si rivolge in maniera diretta a tutti coloro che, entrati in possesso dei tre desideri si sono fatti sopraffare dall’egoismo. Il destino è stato inevitabilmente la rovina. La vera svolta avviene nel momento in cui Mulder finisce per evocare il genio. Saprà sottrarsi alla maledizione che sempre accompagna ogni desiderio realizzato?
Per bocca di Scully arriverà pure la finale rivelazione, la presa di coscienza che in questo mondo è la lotta, l’impegno, perfino la sofferenza a costituire l’essenza dell’uomo. A conclusione dell’episodio la normalità sarà inevitabilmente ripristinata: la pace nel mondo non si è realizzata, il dolore è ancora al suo posto. Eppure, un piccolo, grande gesto altruistico è stato commesso. E la maledizione infranta.