DOV’È LA VERITÀ?
Lo sguardo sardonico di X-Files in questo ventesimo episodio della terza stagione si sposta sui teorici del complotto e sui fanatici degli alieni. Narratore della vicenda è Jose Chung, uno scrittore che ha in programma un romanzo basato sui rapimenti alieni. Stile fumettistico, personaggi caricaturali e temi tradizionali del rapimento da parte di alieni si mescolano in una confusa storia in cui nulla è come sembra. Tra Uomini in Nero, fanatici disadattati e alieni che fumano, l’episodio ci catapulta in un circo di parodie.
Anche in questo caso l’autoironia degli autori di X-Files regna sovrana e si fa beffe di chi davvero vuole credere all’esistenza di forze oscure e extra-terrestri. Tali individui appaiono null’altro che degli esaltati incapaci di un reale discernimento; pronti a piegare ogni circostanza al loro distorto e parziale punto di vista; troppo bisognosi di una spiegazione semplicistica e incapaci di relazionarsi al prossimo. Tra di essi figura anche Mulder, destrutturato nei suoi valori e gettato al patibolo con gli altri.
L’accorta e saggia considerazione a fine episodio sulla disfunzionalità di tali individui, loro sì davvero alienati, e l’invito a un “rapporto significativo con gli altri esseri umani” è il monito che, forse, dovremmo sempre tenere a mente. Come si vede, anche in questo caso, all’ironia si accompagna una riflessione più profonda che rende il senso di una satira reale e completa.