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La Classifica di tutte le stagioni di Yellowstone

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Con il suo debutto nel 2020 su Paramount+, Yellowstone è diventata rapidamente un fenomeno culturale, in particolare per la sua trama avvincente e le spettacolari ambientazioni. La storia ruota attorno alla famiglia Dutton, proprietaria del più grande ranch degli Stati Uniti contiguo al parco nazionale di Yellowstone e alla locale riserva indigena. Questo, guidato dal patriarca John Dutton, interpretato dal magistrale Kevin Costner, è costantemente minacciato da speculatori immobiliari, riserve indiane e forze politiche che cercano di sottrarre il territorio ad ogni costo. Tra intrighi familiari, lotte di potere e scontri violenti, lo show esplora dunque temi come la difesa della tradizione, la corruzione e la brutalità del mondo moderno.

Il successo della serie ha portato così alla creazione di un vero franchise. Menzioniamo pertanto 1883, prequel che narra l’arrivo della famiglia Dutton a Yellowstone e 1923, che tratta le vicende della famiglia tra la Grande depressione, il proibizionismo e l’espansione occidentale. Inoltre, la serie mescola abilmente elementi di western moderno, dramma familiare e thriller politico che, aggiunte alle lotte di potere tra la famiglia, creano una narrazione intensa e imprevedibile. Per non parlare del fatto che, ogni membro dei Dutton, abbia una personalità parecchio sfaccettata e notevolmente connotata.

Un plauso va pertanto all’ideatore e sceneggiatore di Yellowstone

Taylor Sheridan è infatti noto per la sua capacità di raccontare storie western contemporanee con uno stile a dir poco cinematografico. Anche la regia e la fotografia sono curate nei minimi dettagli, rendendo ogni episodio visivamente impressionante. E non per ultimi i dialoghi sono incisivi e carichi di significato, spesso ricchi di riferimenti alla vita rurale, al senso di appartenenza e alla durezza della sopravvivenza. Tanto che le scene d’azione e di tensione sono costruite brillantemente, mantenendo sempre alta l’attenzione dello spettatore.

Bisogna aggiungere, poi, che le riprese nel Montana aggiungono quel quid in più grazie ai suoi panorami mozzafiato, fatti di vaste praterie, montagne imponenti e tramonti incredibili. Tale affascinante setting, infatti, enfatizza il senso di isolamento e la bellezza selvaggia del mondo western moderno. Pertanto, queste e altre ottime valutazioni si merita uno show come Yellowstone! Ma noi siamo qui per rimescolare un po’ le carte e stilare una classifica di tutte le sue stagioni, basata sia sulle recensioni di critica e pubblico, che sull’impatto narrativo dopo la tanto attesa ultima parte.

5) La stagione 5 della serie ha fatto storcere il naso più delle altre

Beth e Rip, protagonisti di Yellowstone 5
Credits: Paramount+

Parliamo della stagione conclusiva dello show, nonché una delle più discusse e controverse della serie, sia per la divisione in due parti che per il ritmo narrativo. Di fatto la stagione ha portato avanti il conflitto tra la famiglia Dutton e i loro nemici, ma ha anche rallentato l’azione rispetto alle stagioni precedenti. Questa ha inizio con John Dutton eletto governatore del Montana, un ruolo che lo pone direttamente contro Market Equities e i loro tentativi di sviluppare la terra. John usa il suo potere per bloccare la costruzione dell’aeroporto e proteggere il ranch, ma le sue decisioni creano diatribe con la comunità e con lo Stato.

Su un altro piano, invece, Beth e Jamie Dutton sono più in contrasto che mai. Dopo che Beth scopre che Jamie ha una relazione con Sarah Atwood, infatti, lo ricatta con le informazioni sull’omicidio che lui ha commesso. Così l’uomo, esasperato dalle manipolazione di Beth e John, inizia a pianificare il loro assassinio con Sarah. Nel frattempo Kayce Dutton affronta il dolore per la perdita del figlio e si trova diviso tra la famiglia e il suo ruolo come Commissario del Bestiame. Con lui, anche Monica soffre profondamente e cerca un senso nella sua vita dopo la tragedia. Rip Wheeler, (ecco perché Sheridan fa causa a Cole Hauser), invece, è costretto a trasferirsi temporaneamente in Texas con alcuni cowboy per gestire il bestiame. E questa sottotrama allontana per un po’ Rip da Beth, lasciando spazio a un potenziale sviluppo narrativo nella parte 2.

Ciò detto, con John come governatore conosciamo il suo lato più strategico

A tal proposito, la stagione si concentra molto su un dilemma: potrà il ranch sopravvivere al cambiamento del Montana? Allo stesso tempo, decisivo è anche il tema di Kayce e Monica che affrontano la possibilità di costruire una nuova vita, lontano dal ranch. Al netto di ciò, possiamo affermare che, nonostante la permanente buona qualità di regia ed evoluzione di personaggi come Kayce, l’ultima battuta di Yallowstone ha perso non poco tono.

Questo è avvenuto soprattutto per l’inserimento di alcune sottotrame scollegate o troppo diluite. Ma anche per l’uscita ritardata della seconda parte e il conseguente l’abbandono da parte di Kevin Costner. Si dice infatti che tale scelta inaspettata si fosse verificata per alcuni screzi con la produzione dovuti agli impegni dell’attore che andavano a interferire con i piani delle riprese della serie. E diciamolo, Yellowstone senza John Dutton non può mai essere la stessa cosa!

4) Nella stagione 3 qualcuno ha visto più narrazione e meno azione

Scena finale di Yellowstone 3

La terza stagione di Yellowstone, andata in onda nel 2021, è considerata una delle più strategiche e riflessive della serie. Rispetto alle precedenti, questa si è concentrata maggiormente sullo sviluppo dei personaggi e sulla costruzione di una minaccia più subdola per la famiglia. Il principale antagonista, stavolta, è proprio la Market Equities. Si tratta di una potente società immobiliare che vuole acquistare la terra dei Dutton per costruire un aeroporto e trasformare il Montana in una meta turistica di lusso. Roarke Morris e Willa Hayes sono pertanto i volti di questa minaccia finanziaria, rappresentando un cambiamento rispetto ai classici violenti avversari già visti in passato.

Inoltre, la storia d’amore tra Rip e Beth diventa più intensa, con momenti sia romantici che drammatici. La donna rivela infatti al partner di non poter avere figli, un trauma legato a un aborto forzato che Jamie l’aveva costretta a subire anni prima. Quest’ultimo, tra le altre cose, scopre di non essere un vero Dutton. Infatti è stato adottato da John dopo che il padre biologico, Garrett Randall, aveva ucciso sua madre. Ciò, dunque, porterà Jamie a un’escalation di insicurezza e risentimento verso la sua famiglia adottiva. Nel frattempo, Kayce e Monica provano a lasciare il ranch per costruire una vita più stabile, ma lui si trova sempre più coinvolto nelle problematiche riguardanti il bestiame e nella politica del Montana. Allo stesso modo, Monica lotta con il proprio senso di appartenenza e affronta momenti difficili con la sua comunità nativa.

L’ultimo episodio di questa battuta è tra i più drammatici e intensi di Yellowstone

Di fatto, John Dutton (qui un focus sul protagonista) viene colpito in un’imboscata mentre aiuta una donna in difficoltà. Poi Beth subisce un attentato, con un pacco bomba che esplode nel suo ufficio. Lo stesso accade anche a Kayce, che viene attaccato a sua volta da uomini armati. Pertanto Rip, trovando un Jamie enigmatico e distante, suggerirà un possibile suo coinvolgimento nell’attacco. Ciò detto qui, nonostante l’introduzione di villains più complessi e strategici, lo sviluppo profondo dei personaggi, la tensione crescente fino all’esplosivo finale, qualcosa è andato storto.

A tal proposito, oltre alle flemma dei primi esodi, alcune storie collaterali come quella di Monica, risultano meno incisive del solito. Per non parlare del fatto che, il pruriginoso mistero dietro l’attacco ai Dutton, venga lasciato in sospeso fino alla stagione successiva. Tuttavia, introducendo una minaccia più infima e realistica, questa stagione di Yellowstone porta i protagonisti in un territorio più pericoloso, rendendo l’attesa per la stagione 4 ancora più intensa.

3) Con la stagione 4 di Yellowstone comincia la risalita

Kayce Dutton

Questa stagione si è rivelata una delle più agognate vista la conclusione shock della stagione precedente. Una tranche di puntate che ha infatti offerto un mix di vendetta, redenzione e sviluppi degni di nota. La storia si apre con la scena calda di John che sopravvive miracolosamente all’attacco e viene salvato da Rip. Beth, invece, esce gravemente ferita dall’esplosione, ma non perde la sua indole spietata. Allo stesso tempo, anche Kayce combatte contro gli assalitori con coraggio e vigore. E infine, dopo svariate indagini, si viene a scoprire che l’attacco era stato orchestrato da Garrett Randall, il padre biologico di Jamie. A questo punto il figlio adottivo, dopo aver appurato che John lo aveva sempre considerato un estraneo, si avvicinerà a Garrett. Questi, però, sarà pronto a manipolarlo contro la sua famiglia.

Pertanto, quando Beth scoprirà il coinvolgimento di Garrett nell’attacco, lo costringerà a scegliere tra il ranch e suo padre biologico. Dunque Jamie, senza via d’uscita, uccide Garrett e consegna il corpo a Beth, suggellando la sua completa sottomissione ai Dutton. Dall’altra parte, dopo una relazione travagliata, Beth e Rip finalmente si sposano con un matrimonio improvvisato, dando il via a una nuova fase che consoliderà l’uomo come una delle figure cardine della storia. Kayce intraprende invece un rituale spirituale con la tribù di Monica e, durante la visione, vede due strade davanti a sé, entrambe piene di dolore. Questo lascerà aperte molte domande sul suo futuro nel ranch e con la sua famiglia.

In seguito Rip e Beth accoglieranno nel ranch Carter

Si tratta di un ragazzo orfano molto ribelle, a cui offriranno la grande possibilità di intraprendere una vita migliore insieme a loro. Ma inutile dire, in conclusione, che la storia è qui fortemente incentrata sulla vendetta di John e Beth contro i loro nemici. Oltre questo, tuttavia, annoveriamo anche l’evoluzione intensa del personaggio di Jamie ed eventi iconici, come il matrimonio di Rip e Beth, che lasciano ulteriore spazio a possibili spin-off.

Non possiamo negare, però, la presenza di troppi episodi dedicati a sottotrame (ecco quelle dimenticate dagli autori) secondarie, come quella di Jimmy al 6666 Ranch in Texas. Oppure la mancanza di un cattivo principale dopo la morte di Garrett Randall e il minor impatto di Kayce e Monica nella trama principale. Si può asserire, dunque, che la quarta stagione di Yellowstone ha avuto momenti impattanti, ma anche alcune scelte narrative che hanno diviso i fan. E voi, da che parte state?

2) Eccoci giunti alla stagione d’esordio di questo avvincente show

I protagonisti di Yellowstone

La prima stagione di Yellowstone, lanciata nel 2020, ha gettato le basi per la saga della famiglia, introducendo i suoi personaggi complessi, i conflitti territoriali e il tema della lotta per il potere. Primo fra tutti John, che protegge la sua terra dalle minacce esterne e deve subire la tragica morte di Lee Dutton. Questi era suo figlio maggiore, ucciso durante uno scontro con la riserva Broken Rock per una disputa sulla proprietà del bestiame.

Tale evento scatena dunque una faida tra i Dutton e la tribù, portando a una serie di vendette e ritorsioni. È qui che Kayce, dopo la l’assassinio di Lee, si trova costretto a tornare per proteggere la sua famiglia, mettendo in crisi il suo matrimonio con Monica. Mentre Beth inizia a usare la sua intelligenza e il suo potere nel settore finanziario per combattere contro i nemici del ranch.

Il finale della stagione, pertanto, è piuttosto climatico

Rip e gli altri uomini eliminano le minacce con metodi brutali, mentre John affronta le sue sfide personali e la sua salute precaria. Jamie si rende conto che non avrà mai il rispetto di suo padre e Kayce uccide un uomo per proteggere Monica e Tate. Beth, per parte sua, mostra la sua spietatezza manipolando Dan Jenkins, definendo quindi il contrasto tra il mondo moderno e la cultura dei cowboy (qui la classifica delle serie western). Da questa stagione capiamo quindi che i protagonisti non sono degli eroi tradizionali. Questi, di fatto, sono sempre dediti a proteggere il loro regno anche con mezzi poco ortodossi. Inoltre, iniziamo a constatare a questo punto, quanto i loro conflitti interni risultino più intensi e spesso più pericolosi di quelli esterni.

Concludendo, notiamo sicuramente l’introduzione di personaggi forti e ben caratterizzati, il grande impatto visivo e il notevole equilibrio tra dramma, politica e azione. Infine, anche il personaggio di John come leader carismatico e il conflitto tra Kayce e la sua doppia identità, risultano molto coinvolgenti. A differenza, per dirne una, della storia di Dan Jenkins come antagonista principale, in quanto è la meno avvincente di cui si è parlato fino a questo momento. Ma non temete…Il meglio deve ancora venire.

1) Yellowstone, con la stagione 2, non ha rivali nel mondo del neo-western

Jamie e Beth Dutton

La seconda stagione è andata in onda nel 2019 e ha portato la serie a un livello superiore in termini di azione narrativa e ritmo. Dopo aver introdotto i conflitti e i personaggi principali nella stagione 1, questa si concentra sulla brutalità della lotta e della sopravvivenza dei Dutton. I primi antagonisti della stagione sono i fratelli Beck, Malcolm e Teal Beck, due uomini d’affari senza scrupoli coinvolti nel gioco d’azzardo illegale. I Beck vogliono impedire l’espansione del casinò della riserva indiana Broken Rock e vedono il ranch come un ostacolo ai loro affari. Sono molto più efferati dei precedenti avversari, arrivando a minacciare direttamente la famiglia.

John, in questa occasione, è più implacabile che mai nel difendere il suo ranch e i suoi cari. E deve affrontare sia i Beck che Thomas Rainwater, il leader della riserva indiana con cui ha un’alleanza instabile. Man mano che la stagione prosegue, quindi, John capisce che i Beck sono un pericolo reale e devono essere eliminati con ogni mezzo possibile. Tra le altre cose, dopo aver vissuto nella riserva, Kayce torna a lavorare per il ranch, prendendo il posto del defunto Lee. Questo causa nuovi conflitti con Monica, che teme che Kayce stia diventando come suo padre. Di fatto il loro matrimonio attraversa una crisi profonda, con lei che inizia una relazione con un professore prima di rendersi conto che amava ancora suo marito.

Invece Jamie invece si allontana dal padre candidandosi come procuratore generale del Montana

Non contento, quando un giornalista gli chiede informazioni sui segreti oscuri della sua famiglia, Jamie gli fornisce alcune dettagli compromettenti. Pertanto, una volta scoperto tale tradimento, John lo disconoscerà. Allora il ragazzo, sopraffatto dal senso di colpa, arriverà persino a uccidere la giornalista per proteggere la famiglia. Nel frattempo i Beck, in un atto estremo, rapiscono Tate Dutton, scatenando la furia di John, Kayce e Rip. Alla fine dello scontro, infatti, Kayce trova il figlio traumatizzato, lasciando intendere che porterà per sempre le cicatrici di quell’esperienza.

Arrivati a questo punto, quali sono i punti di forza di questa acclamata battuta? Beh, sicuramente una spinta narrativa più energica rispetto alla prima stagione. Ma anche l’entrata di nemici più calcolatori, il rapporto tra Kayce e John che si rafforza, l’attacco a Beth e la pregnante evoluzione del personaggio di Rip. Sebbene, però, dobbiamo notificare che il trauma di Tate venga esplorato solo superficialmente o che la storyline di Jamie risulti meno convincente rispetto ad altre. Tuttavia, resta il fatto che la stagione 2 di Yellowstone ha elevato il livello della serie. Non a caso ha mostrato, in profondità, le ferite emotive e fisiche che derivano dal vivere sempre al limite. Inutile aggiungere, poi, che il finale lascia molte questioni irrisolte tali da preparare il terreno per una prosieguo tutto da assaporare.