Nell’epoca dei social non sempre essere “seguiti” è un bene, specie se il follower si chiama Joe Goldberg. La fortunata serie tv You, tratta dall’omonimo romanzo di Caroline Kepnes, sta tornando con una seconda stagione su Netflix. Con essa ritorna Joe (Penn Badgley), il temibile stalker. Qui cerchiamo di conoscerlo un po’ meglio in attesa di vedere l’evolversi del suo terribile piano omicida.
I confini che separano amore, gelosia, violenza e follia spesso sono molto sottili e pericolosamente intricati. You ne mostra alla perfezione gli effetti, mettendoci dalla prospettiva del carnefice. Joe è il titolare di una libreria, con una profonda passione per le prime edizioni e la letteratura in generale. Lo conosciamo come un ragazzo taciturno, affascinante e idealista dell’amore.
Il sogno del colpo di fulmine sembra prender vita in Joe quando un giorno nel suo bookstore entra Guinevere Beck (Elizabeth Lail). Lei è una studentessa universitaria, laureanda in letteratura e scrittrice alle prime armi. Il feeling tra i due sembra immediato, almeno nella mente di Joe, che inizia a sognare un futuro con la ragazza. Ma i sogni, spesso, si scontrano con la realtà, una realtà non sempre favorevole alle nostre aspettative.
L’ostacolo tra Joe e Guinevere si chiama Benji Ashby (Lou Taylor Pucci), ex fidanzato di lei, con il quale ha ancora una relazione occasionale.
Joe inizia un controllo ossessivo della vita di Guinevere, tra social network e hackering del telefono. Joe ha bisogno di informazioni per poter attuare ciò che, a detta sua, è bene per lui e l’ignara studentessa. Lo stalking, tanto ossessivo quanto segreto, porta a un’unica soluzione: l’uccisione di Benji.
Ora non vi è più alcun ostacolo tra Joe e l’ignara Guinevere, che è all’oscuro di questo folle piano.
Inizia quindi la loro relazione. Le immagini ci mostrano una storia d’amore ideale, quella che ogni coppia vorrebbe vivere. C’è feeling, divertimento, complicità a letto, passioni culturali, sembrerebbe la coppia perfetta. Ma le vie oscure della mente di Joe sono sempre molto trafficate.
Basta una frase, una chiamata persa da parte di Guinevere o un momento di stanchezza per far sorgere in Joe il dubbio, la gelosia, l’idea che ci sia qualcun altro, una nuova minaccia da rimuovere. Ricomincia, quindi, il controllo ossessivo, lo stalking sfrenato alla ricerca dell’intruso. Ma questa minaccia non c’è e la ricerca sempre più costante porta Joe a commettere più di uno sbaglio.
Guinevere scoprirà tutta la verità, tutti i mesi di controllo e pedinamento, fino all’omicidio di Benji. Ora, per lei, inizia il vero pericolo. Joe ha sempre agito per se stesso, mai per amore. Ora che la sua persona è in pericolo, la nuova minaccia da eliminare si chiama Guinevere. La furia omicida di Joe non risparmia la sua “amata” (che però ha ancora molto da dire come vi abbiamo spiegato qua), ma la vigliaccheria lo spingerà a depistare le indagini, facendo ricadere le accuse su di un ignaro amico della defunta, il dottor Nicky (John Stamos).
Joe sembra aver riportato l’equilibrio nella sua vita. Nessuno sospetta di lui, anzi viene compatito come il ragazzo gentile ed educato al quale è stata brutalmente uccisa la fidanzata. Ma la verità è sempre pronta a uscire dal passato di Joe e l’ultima scena dell’ultima puntata di You ci ha lasciati senza fiato.
Dalla porta del bookstore entra Candace (Ambyr Childers), una ex fidanzata di Joe alla quale anni prima era toccata la stessa sorte di Guinevere. Candace è tornata per farsi giustizia e per vendicare tutte le vittime del pazzoide. La seconda stagione ci dirà chi vincerà questa battaglia tra il rispetto delle donne e la follia omicida dello stalker.
Joe Goldberg è un personaggio estremamente negativo, non ci sono dubbi. Ma ciò che rende interessante la serie è proprio la prospettiva che viene offerta (sulla quale il web si è incomprensibilmente spaccato, qui raccontiamo l’assurda storia). Durante i 10 episodi della prima stagione di You siamo portati a vedere le cose dal punto di vista di Joe, le ragioni che lo hanno fatto naufragare nella follia più totale. Tutto è razionale, tutto ha un filo logico nella sua testa. Proprio in questo, forse, consiste l’orrore della serie: il male più profondo è quello che si nasconde dietro una solida barriera che ne nasconde la natura.
You è un monito a non abbassare la guardia, a non farsi trascinare nel vortice della follia e della sua giustificazione.
Ancora non sappiamo cosa ci riserverà la seconda stagione, ma siamo sicuri che le considerazioni offerte in questo articolo faranno guardare Joe in modo diverso, facendo dubitare di un’eventuale ed evitabilissima simpatia per uno dei cattivi più temibili delle serie tv.