Dopo la messa in onda della sua terza stagione, Young Rock, sitcom basata sulla vita dell’attore ed ex wrestler Dwayne Johnson, meglio noto come The Rock, ha chiuso i battenti. La NBC ha deciso di cancellare lo show per via del continuo calo di ascolti; tuttavia, questo non toglie che Young Rock, che era semplicemente giunta al capolinea in modo del tutto naturale, abbia lasciato il segno. La strada del biopic è tortuosa e complessa, e la riuscita dipende per un buon cinquanta percento dalla vita del protagonista, oltre che su una buona dose di scrittura e capacità di adattare la realtà all’immaginazione. Dwayne Johnson, in questo senso, è davvero un ottimo punto di partenza: la sua vita meritava di essere raccontata, non solo per via della sua appartenenza a una delle famiglie più influenti nella storia del wrestling, ma soprattutto per ciò che The Rock ha dovuto affrontare per arrivare in cima alla montagna in cui si trova ora, essendo uno degli attori più pagati e famosi al mondo. In termini narrativi, Young Rock è stata davvero una piacevole sorpresa, e nel seguente articolo le rendiamo omaggio spiegandovi il perché.
L’uomo nell’arena
Young Rock è una brillante sitcom che racconta le vicende più esilaranti e rappresentative della vita di Dwayne “The Rock” Johnson, ex wrestler professionista, tra i più importanti nella storia della disciplina, nonché uno degli attori più famosi e pagati al mondo, protagonista di alcuni dei più noti “Blockbuster” dell’era moderna. Ma chi è, o meglio, chi era Dwayne Johnson prima che nascesse The Rock? Young Rock racconta la carriera dell’attore partendo da quando viveva alle Hawaii insieme alla sua famiglia, che si occupava di promuovere gli incontri di wrestling per il pubblico locale, passando per le sue aspirazioni nel mondo del football americano, fino ad arrivare alla decisione di seguire il suo destino, scelta che lo ha portato all’interno di un vortice di successi e vittorie tuttora in movimento. Dwayne Johnson proviene da una delle famiglie più importanti e influenti della storia del Wrestling, la famiglia Anoa’i, originaria delle isole Samoa e, ancora oggi, fucina dei principali volti della WWE, da sempre la principale compagnia al mondo per quanto riguarda il wrestling. In Young Rock, i più importanti membri della famiglia Anoa’i rappresentano lo scheletro della serie: i nonni Peter Maivia, capostipite della dinastia, sua moglie Lia Maivia, e i genitori di The Rock, Ata e Rocky Johnson, leggendario wrestler di origini canadesi; ma Young Rock, con un’alternanza interessante tra le varie ere del wrestling, che coincidono con le fasi principali della vita del protagonista, mette in scena alcuni dei nomi più noti della disciplina, tra cui Triple H, “Stone Cold”Steve Austin, Hulk Hogan e tanti altri.
Al di là delle interpretazioni singole, frutto di una sceneggiatura volta a ricreare un’atmosfera comedy e positiva, è molto notevole il modo in cui, tramite gli occhi dello stesso Dwayne Johnson, i vari interpreti chiamati in causa rappresentino ognuno un momento, una fase o un tassello fondamentale del puzzle che ha portato The Rock alla ribalta: in Young Rock, tutto sembra esattamente al proprio posto, come per una sorta di volere divino. La serie è ambientata nel 2032, anno in cui il protagonista (in carne e ossa) è candidato alla presidenza degli Stati Uniti; e tramite interviste, comizi elettorali e semplici chiacchiere tra amici, racconta i passaggi fondamentali della sua esistenza. La scelta di immaginare Dwayne Johnson come possibile presidente degli Stati Uniti, non è per niente scontata: al di là del fatto che si è parlato più volte delle sue possibili aspirazioni politiche, tale carica rappresenta l’estremizzazione totale di ciò che un personaggio come The Rock rappresenta. Dwayne Johnson è la personificazione moderna del sogno americano, la sua elettrizzante carriera tra sport, intrattenimento e cinema ne è la dimostrazione. Sì, si può pensare da questa descrizione che Johnson fosse un predestinato, dato che apparteneva a una famiglia già ben avviata nel mondo del wrestling, ma in Young Rock emergono tutte le difficoltà che il protagonista e la sua famiglia hanno dovuto affrontare, visto e considerato che, negli anni Ottanta, essere una superstar del wrestling (ci riferiamo a suo padre Rocky) non significava per forza guadagnare miliardi. Dwayne Johnson è, a tutti gli effetti, The Man, un ragazzo con un ingombrante sogno nel cassetto che, tra mille peripezie, è riuscito a trovare la propria strada e a cavalcare l’onda del successo riuscendo a rialzarsi dopo ogni caduta, traendo insegnamenti da ognuna e costruendo il proprio personaggio da sé.
Young Rock non è solo la solita “ricetta per il successo”
Sogni americani e storie di predestinati a parte, la serie della NBC è stata davvero una piacevole sorpresa. Il pretesto narrativo è decisamente azzeccato, vista la caratura del suo personaggio; mentre, al di là delle sbavature che ne hanno di fatto impedito il rinnovo (cosa che non per forza va vista come una bocciatura), ha raccontato una storia nota in modo molto particolare: Young Rock segue il point of view del suo protagonista su tre linee temporali, che mostrano la vita di Rock bambino, adolescente e, infine, uomo di successo. Tutte e tre le fasi si alternano in armonia, senza inciampare mai in momenti di difficile comprensione, e tutte e tre sfruttano diversi tipi di linguaggio, da uno più “infantile” a uno più maturo, senza slegarsi mai tra di loro e incarnando la crescita del protagonista da un punto di vista professionale e, soprattutto, umano. Young Rock non è la solita “ricetta per il successo”, anzi, è una serie molto più umana; infatti, uno degli aspetti vincenti della sitcom, è che riesce a inquadrare in modo più significativo i vari “fallimenti” della vita di The Rock, riservando invece un tono più celebrativo e meno appariscente ai suoi successi. Dwayne Johnson è stato, prima di diventare l’uomo che è oggi, un bambino con dei sogni e degli eroi, un ragazzino spaesato e incerto sul proprio futuro, ma anche un fallimentare giocatore di football e, fino a che non ha deciso di essere se stesso, anche una quasi mancata promessa del wrestling. Young Rock è la storia di come imparare dai propri fallimenti, accettarli e comprendere che c’è sempre un modo per rialzarsi, capire che c’è sempre una strada giusta.
Ma Young Rock è anche la rocambolesca storia di come Dwayne Johnson, il protagonista, sia riuscito a cambiare per sempre il corso della storia della propria dinastia, che era sempre stata strettamente legata al mondo del wrestling, ma non era mai riuscita a spingersi così tanto oltre, fino ai vertici della compagnia numero uno. Il contesto familiare è il tema portante della serie; il personaggio di Rocky Johnson scandisce i tempi narrativi meglio di chiunque altro: sempre contraddistinto da uno spirito positivo (e a tratti infantile) da sitcom Anni Ottanta, sviluppa un rapporto di reciproca collaborazione con suo figlio, cosa che lo porta a crescere umanamente, almeno agli occhi del protagonista che lo descrive negli anni. Young Rock ha concluso la propria corsa in modo piuttosto naturale e, secondo noi, rappresenta un buon esempio di biopic in salsa comedy, caratterizzato da una comicità molto leggera e un ritmo incalzante, decisamente in grado di stupire.