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Cosa non ha funzionato nella prima stagione di Young Sheldon

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Si corre un rischio non indifferente a produrre spin-off di Serie Tv di successo. Sembra quasi una regola affermata e, come ogni regola, ha le sue eccezioni. Sicuramente Chuck Lorre sperava che Young Sheldon fosse una di queste. Tuttavia l’obiettivo è stato raggiunto solo in parte.

Prequel di The Big Bang Theory e quindi figlia di una Serie di tanto successo, Young Sheldon aveva creato aspettative e controversie ancora prima che venisse trasmesso l’episodio pilota (nel settembre 2017 in America).

La storia parla dell’infanzia di Sheldon Cooper, il protagonista di The Big Bang Theory. Nel corso della Serie infatti erano saltati fuori dettagli sparsi del passato travagliato del personaggio nel suo paese d’origine: il Texas. Questi particolari sono quindi stati raccolti per creare uno sfondo e un contesto al rinomato fisico teorico.

Young Sheldon è una Serie che si può guardare anche senza aver visto The Big Bang Theory (ve ne abbiamo parlato in questo articolo). Per noi fan della Serie madre, invece, si tratta di un’occasione per scoprire tutto quello che volevamo sapere su Sheldon.

Eppure non ne siamo rimasti soddisfatti.
Ma perché? Cos’è che non ha funzionato nella prima stagione di Young Sheldon?

Per cominciare, la notizia della produzione della Serie in sé non era piaciuta a molti. Lo stesso Chuck Lorre, creatore di The Big Bang Theory, aveva risposto negativamente quando gli era stato chiesto se avesse mai pensato a un possibile spin-off per la sua gallina dalle uova d’oro. Tutto questo nel 2013. Ora, ben 5 anni dopo, qualcosa è cambiato.

L’idea di portare il passato del personaggio in una Serie tutta sua è venuta proprio a Jim Parsons, interprete di Sheldon. Al progetto si sono poi aggiunti Chuck Lorre e Steven Molaro, produttore esecutivo di The Big Bang Theory. Con quel successo alle spalle, in gran parte dovuto al Dr. Cooper, nemmeno la CBS avrebbe potuto tirarsi indietro.

Questo primo passaggio è parso al pubblico come un tentativo di cavalcare al massimo l’onda di The Big Bang Theory, sperando in un ritorno assicurato. Il tutto però ha finito per avere ripercussioni gravi su Young Sheldon. Al dì là della differente tecnica di ripresa utilizzata – senza pubblico sul set e con telecamere multiple per una e a mono telecamera per l’altra -, l’intento era quello di far capire il motivo del comportamento così particolare del personaggio.

Forse davvero le aspettative erano troppo alte. D’altro canto, era inevitabile che finisse così: il pubblico si aspettava di vedere un prototipo in chiave leggermente diversa della Serie madre.

La comicità è stata, ad esempio, un fattore importante che ha caratterizzato il personaggio di Sheldon ai nostri occhi. Eppure nel prequel sembra essere svanita. O meglio. La sensazione è quella che sì, lui è rimasto il personaggio strano e divertente che è sempre stato, ma bisogna ammettere che lo Sheldon disadattato fa più ridere da adulto. Da un bambino certi comportamenti ce li si può anche aspettare.

A questo punto però, per sopperire alla mancanza o diminuzione di comicità, sono entrati in scena i personaggi della sorella Missy e della nonnina di Sheldon (interpretata da Annie Potts). Le due, già presentate agli spettatori di TBBT, sembrano le uniche in grado di strapparci un sorriso nella Serie Tv.

Per quanto riguarda la recitazione non si possono esprimere lamentele: tutto il cast è di talento! Basti considerare che uno degli elementi a favore della Serie sia proprio Iain Armitage, Sheldon da giovane. La sua performance si rispecchia perfettamente nel personaggio adulto che noi conosciamo e amiamo.

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Non possiamo tuttavia dimenticare che c’è un algoritmo preciso che ha reso The Big Bang Theory, una Serie di successo (noi ve ne abbiamo parlato qui). Il vero problema è stato proprio questo. Young Sheldon si è dovuta portare il peso del successo della Serie originale, finendo poi per essere oscurata. Era successa la stessa cosa con Joey, spin-off di Friends. E sappiamo tutti com’è andata: un esperimento chiaramente fallito.

Insomma, lo spin-off ci è stato venduto come un prequel, un’aggiunta a una sitcom che noi amiamo. Questo però ci ha fatto dimenticare la cosa più importante.

Young Sheldon non è The Big Bang Theory.

Tutte le critiche che ha ricevuto, dalla banalità del soggetto allo sviluppo non ben eseguito, sono in realtà figlie di un confronto con The Big Bang Theory. Impossibile valutare Young Sheldon nella sua singolarità. Bisogna per forza considerarla in rapporto a qualcosa di più grande e importante.

È forse questo il problema di tutti gli spin-off in generale. Se non gestiti alla perfezione, possono risolversi in un fallimento e in una perdita di ascolti. Per Young Sheldon però, non è finita qui. La Serie è stata infatti rinnovata per una seconda stagione, occasione perfetta per riscattarsi.

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