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Your Friends and Neighbors – La Recensione dei primi due episodi della nuova serie con Jon Hamm

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Chi meglio di Jon Hamm per dare volto all’uomo americano borghese in piena crisi esistenziale? E no, questa volta non si tratta di Mad Man (se non l’avete vista, ecco 5 motivi per guardarla). Undici anni dopo la prima che l’abbiamo visto nei panni di Don Draper, Jon Hamm ci riporta negli ambienti eleganti e fascinosi della borghesia americana. Non siamo più negli anni Sessanta, ma la lettura ora è in chiave contemporanea. Your Friends and Neighbors, ideata da Jonathan Tropper per Apple TV+, guarda con una satira dai toni amari all’America di oggi.

Dopo essere stato licenziato in tronco via uno sciocco pretesto aziendale, Andrew “Coop” Cooper (Jon Hamm), un gestore di fondi speculativi, rischia di finire sul lastrico a causa anche delle spese del divorzio. Capisce, però, che i suoi ricchissimi vicini di casa nel Westmont Village vivono adagiati nel proprio conforto, credendo di essere intoccabili. Ecco che il nostro Coop inizia, senza troppa fatica, a rubare nella case di amici e vicini. Qui si appropria, oltre ai preziosi oggetti materiali, anche di segreti e affari nascosti.

Con le sue prime due puntate, questa serie tv adotta un linguaggio narrativo originale e divertente. Dalle descrizioni degli oggetti in stile pubblicità di lusso, al monologo interiore del protagonista, Your Friends and Neighbors richiama grandi serie in maniera innovativa e unica. Nonostante il medesimo titolo, non si tratta di una rivisitazione seriale del film del 1998 di Neil LaBute. Ma allo stesso modo guarda in maniera critica, quasi concettuale, alla società bianca e borghese americana.

Your Friends and Neighbors parla di crisi materiale e di uno sporco status symbol della borghesia americana.

Your Friends and Neghbors

Dall’energica ed elegante sigla che richiama The Good Fight, al monologo introspettivo a là Dexter, Your Friends and Neighbors guarda ai suoi vicini di casa e si adatta al quartiere delle Serie Tv, mimetizzandosi. Ma non troppo. Certo, la Serie con protagonista Jon Hamm mantiene una sua identità, anche perché opta per una precisa lettura della società americana. In particolar modo di quella borghese. E lo fa utilizzando un connubio di comedy e black humor.

L’approccio generale di Your Friends and Neighbors è il seguente: cosa c’è di meglio di guardare nei panni sporchi dei propri vicini con l’occhio critico di qualcuno che ha indossato quegli stessi panni? Ebbene sì, Cooper è costretto a guardare alla propria ex vita da contigenze esterne. E nel fare ciò, si avvia un lento processo di autoanalisi inconsapevole. Attraverso i suoi vicini, Cooper guarda all’ipocrisia di un intera classe, alla sua stessa ipocrisia.

Orologi, borse, gioielli di lusso. Tutti oggetti dimenticati e persi nei meandri di enormi ville in stile coloniale. Cosa li accomuna? I proprietari non ne sentiranno la mancanza, perché non si ricordano neanche della loro esistenza. Questa serie è lo specchio del perbenismo e del conformismo alto borghese. Per Cooper colpire e appropriarsi di questi beni materiali risulta facile perché appartiene a quell’ecosistema, lo conosce e lo capisce. Ne comprende le logiche. Ne comprende il senso di intangibilità rispetto al resto del mondo che lo permana. Ben presto, però, il Westmont Village scoprirà che non è poi così irrangiungibile.

Un castello di carta resta sempre un castello di carta, anche se firmato

Your Friends and Neighbors parte potente e mette subito in chiaro il proprio tone of voice. Tra i villoni a schiera, famiglie importanti e influenti, privilegi e ricchezze, c’è anche Cooper. Pensava di aver raggiunto l’apice del castello e pensava di essere intoccabile. Una famiglia, una bella e grande casa, una Maserati. Cosa si può volere di più?

Beh, non importa quanto solido sia il castello, basta anche una leggera brezza a spazzare via tutte le carte. Anche tutto il lusso e l’opulenza del mondo non può comprare la felicità di una famiglia. Mel (Amanda Peet) lo tradisce con il suo migliore amico Nick (Mark Tallman), alto, bello, ex giocatore dell’NBA. A questo, oltre al lincenziamento, si aggiunge il risentimento nel rapporto, già incrinato, con i figli. Cooper ha sempre dato priorità al lavoro, che gli ha permesso di arrivare ad avere tanto e darlo alla sua famiglia.

Come nella sigla, un pezzo alla volta, la vita di Andrew gli esplode di fronte. E lui non può farci nulla. Ma chi l’ha fatta esplodere? Quella stessa società di cui fa parte. L’inevitabile “vendetta” è portare via qualcosa in cambio, per mantenere il suo stile di vita lussuoso. L’obiettivo di Cooper non è portare a fondo con sè gli altri. No, no. Lui vuole aggrapparsi e consumare quel tanto che basta per continuare ad essere parte di quella società altolocalta. Andrew Cooper è un parassita esigente, ma perspicace.

Andrew Cooper non poteva non essere Jon Hamm

Don Draper è diventato un personaggio memorabile grazie a lui (parte fondamentale del successo di Mad Man). Jon Hamm (con tutte le sue curiosità), dopo dieci anni, resta affasciante e la mezza età gli dona. Se poi ci aggiungiamo quel tocco di umanità dato dalla disperata ricerca di mantenere uno status sociale, abbiamo un antieroe originale e concreto. Con la durata media di 45 minuti e la cadenza settimanale (i primi episodi sono già disponibili in piattaforma), Your Friends and Neighbors utilizza con maestria cliff hanger e colpi di scena (che rimandano sapientemente agli scandali borghesi dell’attualità americana), insieme a scelte stilistiche e narrative personali e distinte da altre serie simili.

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