Ci fu un tempo, non molti anni or sono, in cui la nostra amata Italia1 mandava in onda, nella fascia pomeridiana, serie tv targate Disney Channel, come Hannah Montana e Zack e Cody al Grand Hotel.
Se avete riconosciuto la mia citazione iniziale siete dei veri fenomeni, e siete ancora più fenomenali se, leggendo il titolo Zack e Cody al Grand Hotel, vi siete messi a cantare la sigla storica che per alcuni anni ha accompagnato i nostri pomeriggi.
Oggi infatti voglio proprio parlare di loro, dei due gemelli lanciati da Zack e Cody al Grand Hotel, e rispondere così ad uno dei quesiti che spesso attanagliano lo spettatore più accanito: ma questa serie tv come finisce?
Abbiamo parlato di questo tema diverse volte (qui un esempio riguardante Lizzie McGuire), e i motivi sono molto semplici: vittime, durante la nostra adolescenza, di una programmazione un po’ barbina, ci siamo trovati a vedere determinate puntate più di una volta, a ripetizione, senza mai sapere quando arrivasse davvero la parola “fine”.
In una serie tv come Zack e Cody al Grand Hotel, però, questa parola viene messa in evidenza eccome, ma solo i fan più accaniti e più attenti possono essersene resi davvero conto. Dopotutto, stiamo sempre parlando di telefilm creati a misura di adolescente, quindi non troppo impegnativi e non con grandi messaggi filosofici all’interno.
La storia di base ce la ricordiamo tutti molto bene: due giovani ragazzi gemelli, Zack e Cody Martin, si trovano a vivere al Tipton Hotel con la loro madre, Carey, che lavora lì come cantante. Quella che doveva essere una sistemazione temporanea si trasformerà in un soggiorno permanente, durato ben tre stagioni.
Come in tutte le serie tv adolescenziali, Zack e Cody al Grand Hotel è ricchissimo di cliché nel corso della narrazione, ma non mancano certamente la gag divertenti, per quanto banali, che farebbero rilassare qualsiasi spettatore. Cadute, misunderstanding, personaggi che dimostrano di non essere particolarmente brillanti come la nostra amica London Tipton.
Insomma, nella serie tv c’è davvero di tutto, e se non contiamo la crescita effettiva dei due attori protagonisti nel corso delle tre stagioni, possiamo tranquillamente considerare Zack e Cody al Grand Hotel come una sitcom dello stesso genere di La vita secondo Jim, in cui sembra dunque non esserci una trama di fondo. La storia dei gemelli pasticcioni e le gag che si creano portano avanti tutto l’insieme.
I personaggi con le caratteristiche giuste per farci divertire e strappare una risata, dunque, ci sono tutti! Oltre alla coppia di gemelli e alla loro madre, troviamo Esteban, facchino dell’hotel di origine sudamericana; il signor Moseby, integerrimo direttore d’albergo che in realtà nasconde un cuore tenero; London, ereditiera di casa Tipton decisamente poco intelligente; Maddie, ragazza povera addetta al banco delle caramelle; Arwin, manovalanza dell’hotel e inventore mancato.
Insomma, soggetti creati ad hoc per far sorridere lo spettatore e perfettamente centrati nella storia, dal momento che tutti, prima o poi, dimostrano di avere un lato nascosto più o meno saggio e buono, che aiuta a risolvere moltissime situazioni. Da Maddie che aiuta London in più di un’occasione a Moseby che cerca di legare con Zack e Cody.
Tutte le stagioni hanno un andamento lineare, con momenti più o meno tranquilli, fino ad arrivare all’episodio finale.
All’apparenza sembra esattamente come uno dei soliti episodi: Moseby controlla che tutto sia in ordine, caccia i gemelli perché non facciano danni per una visita importante… Insomma, le regole di base.
L’ospite del giorno è però niente meno che lo stesso signor Tipton, padre di London, e Moseby sembra essere preoccupato dato che dall’umore dell’uomo ci può essere la promozione per qualcuno, se gli gira bene, o un licenziamento, se gli gira male. Il suo umore però sembra essere pessimo, ed è solo grazie ai mitici gemelli se, stavolta, si risolve davvero la situazione.
Infatti, le due pesti richiamano Muriel, cameriera sfaticata comparsa solo nella prima stagione. Il signor Tipton la licenzia e tutto torna come prima. Insomma, sembrerebbe un normale episodio.
Da cosa dovremmo dedurre che in realtà è il gran finale di Zack e Cody al Grand Hotel?
Bypassiamo per un momento il fatto che ci siamo resi conto che effettivamente è l’ultimo episodio, mentre li stiamo vedendo uno di fila all’altro. Se lo avessimo visto in televisione, ci avrebbe pensato la struttura della puntata a farcelo capire. Come accennavo, non è molto diversa dalle altre, ma sicuramente il fatto che vengano inseriti una serie di ricordi di tutti i personaggi sulle stagioni precedenti aiuta.
Vediamo riil rapporto tra London e Maddie, la carriera di Carey, le invenzioni di Arwin finite male e diverse malefatte di Zack e Cody. Un vero e proprio salto nel passato, che ci fa sospirare di nostalgia e saluta nella maniera più degna possibile uno show Disney Channel che ci ha accompagnato a lungo.
Tutto è bene quel che finisce bene, insomma. Ma c’è qualcosa di più in questo finale, qualcosa che ci fa capire che forse le cose sono un po’ cambiate. È infatti uno dei pochi episodi in cui i due giovani gemelli non fanno disastri. Anzi, riescono a risolvere la situazione nel migliore dei modi, salvando il lavoro di tutti i componenti dell’hotel.
Quindi, una fine che può essere considerata un nuovo inizio. Che sia giunto il momento per Zack e Cody di essere più responsabili? O sono solo io che sto vedendo un messaggio troppo profondo in una serie tv per giovani adolescenti?