Cillian Murphy nasce in Irlanda da madre con origini scandinave, insegnante di francese, e padre statunitense, ispettore scolastico. Ha un fratello e due sorelle: Páidi, Sile e Orla. All’inizio, il giovane Cillian, voleva fare carriera musicale, tant’è che suonava il basso e cantava in una band di alternative rock. Poi, la passione per il teatro. Ed è un attimo che il talento salta fuori.
Debutta con una parte minore nel film Come Harry divenne un albero, di Goran Paskaljević e da lì procede con qualche piccolo ruolo in film irlandesi dove interpreta, perlopiù, l’adolescente problematico. Nel 2002 Danny Boyle lo scrittura come protagonista di 28 giorni dopo, un horror con poche pretese che alla fine ha un discreto successo e fa conoscere Cillian Murphy al mondo.
La sua carriera cinematografica prosegue con piccole e grandi parti. Nel 2003 partecipa a La ragazza con l’orecchino di perla e Ritorno a Cold Mountain, il 2005 è l’anno di svolta: è il villain in Batman Begins, ed è protagonista, con Rachel McAdams, del thriller Red Eye. Sono tante le pellicole che lo vedono coinvolto. Nel 2008 lo rivediamo in un cameo ne Il cavaliere oscuro, sempre di Nolan. E quest’ultimo lo scrittura per Dunkirk, 2017, in cui interpreta un soldato che soffre di stress post traumatico, dimostrandosi magistrale
Ma il vero acme della sua carriera – serve dirlo? – lo raggiunge con Peaky Blinders: un mastodontico Thomas Shelby.