WAYWARD PINES
Sicuramente è la serie televisiva delle cinque scelte meno conosciuta. Non tutti l’hanno apprezzata e ognuno all’ultima puntata si è ritrovato con mille domande irrisolte ed emozioni contrastanti. Ha fatto sicuramente parlare di sé nel bene o nel male e ora attendiamo la seconda stagione. Ispirata a Twin Peaks, Wayward Pines prende il nome da una cittadina apparentemente tranquilla e solare. Il colpo di scena arriva a metà stagione e io ne parlerò, per cui se volete guardarla, NON continuate a leggere.
L’agente Ethan Burke è ricoverato in un ospedale a Wayward Pines, dopo aver fatto un incidente, mentre era sulle tracce di due agenti scomparsi proprio in quella cittadina. Sembra che nessuno voglia lasciarlo tornare a casa e che non ci sia una via d’uscita. Cosa sta accadendo? In realtà era stata costruita ad hoc per ospitare alcuni sopravvissuti. Wait, cosa? Sopravvissuti a cosa? Il mondo stava cambiando, alcuni scienziati si erano resi conto di una mutazione genetica dell’uomo, ma nessuno gli ha dato peso. Così hanno deciso di agire in segreto e di salvaguardare una piccola parte della razza umana. Quando Ethan ha fatto l’incidente era il 2015, quando si è risvegliato sono passati anni e anni, non era un futuro esattamente prossimo.
Le paranoie che potrebbe rifilarci questa serie tv sono meno evidenti, ma in un modo o in altro ti turbano. Scienziati che decidono che cosa fare di te simulando incidenti ed ibernandoti, il mondo che cambia e tu non hai la facoltà di decidere. E’ tutto così surreale, è vero. Ma una mutazione genetica non è così improbabile, quindi pensate a voi ibernati. A voi che vi risvegliate in una realtà temporale completamente diversa.
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