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8 Serie Tv già iconiche che siete ancora in tempo per recuperare

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Le Serie Tv fanno parte della nostra vita, e riempiono ogni tempo morto (e spesso anche quelli non morti). È quasi impossibile pronunciare la frase: “Questa sera non so cosa guardare!”.

Eppure quante volte ci siamo trovati con il desiderio di iniziare una nuova serie tv e passare l’intera sera a spulciare il catalogo Netflix?

Le Serie Tv sono tantissime, e di ottima fattura. Il prodotto televisivo ha raggiunto i livelli di quello cinematografico, ed essendoci molto materiale spesso non sappiamo dove sbattere la testa. Ecco perché vogliamo consigliarvi 10 serie tv che dovreste cominciare a vedere subito. Alcune recenti, altre concluse, altre ancora nel loro momento di massimo successo.

1) BoJack Horseman

BoJack Horseman (640×360)

Iniziamo alla grande con una serie animata che ha conquistato il cuore di molti abbonati Netflix. BoJack Horseman è una serie che si concentra sulle vicende di un cavallo antropomorfo, il cui nome è omonimo alla serie stessa. Dopo un periodo di successo con la serie Horsin’ Around deve affrontare l’insoddisfazione di una carriera all’apice del tracollo. BoJack è passato dalle stelle alle stalle e i suoi tentativi di ribalta saranno tanto inutili quanto disgraziati. 

Non lasciatevi ingannare dal fatto che si tratti di una serie animata. Le tematiche affrontate sono tutt’altro che leggere. Il mondo di animali antropomorfi non ha nulla a che vedere con quello del fantastico film Disney, Zootropolis (film per piccini con tematiche per adulti). Inoltre siamo già abituati a serie del genere come I Griffin, I Simpson, American Dad, Futurama. Tuttavia, BoJack Horseman è molto più vicina alla realtà di quanto sembri.

I personaggi comprimari sono fantastici. Il miglior amico del cavallo di Horsin’ Around è Todd Chavez, la cui voce originale è di Aaron Paul; l’agente/amante Princess Carolyn è un gatto antropomorfo che mette la carriera prima di ogni altra cosa (una Robin Scherbatsky dalle sembianze feline); Diane Nguyen, una ghostwriter trentaquattrenne di Boston, ma di origine vietnamita, moglie di Mr. Peanutbutter, un cane antropomorfo tanto stupido quanto famoso. Era il protagonista della sitcom Mr. Peanutbutter’s House simile nella trama e rivale di Horsin’ Around.

Il declino delle star è un tema sfruttato anche nel cinema. Mi vengono in mente film come Maps to the Stars, del maestro David Cronenberg, oppure Birdman di Iñárritu; ma anche più datati come il capolavoro Sunset Boulevard (Viale del tramonto), di Billy Wilder. Non sto certo paragonando BoJack a questi film, sia chiaro. Tuttavia una serie, animata e che tratta questi argomenti merita assolutamente di essere recuperata!

2) Rick and Morty

rick and morty
Rick and Morty (1920×1080)

Non me ne vogliano serie fantastiche come Simpson e Griffin, ma la mia preferita resterà sempre Futurama. Di conseguenza, quando sono venuto a conoscenza di una nuova serie animata fantascientifica l’ho iniziata immediatamente. Sto parlando di Rick And Morty.

Questa serie è semplicemente meravigliosa. I suoi maggiori pregi sono senza dubbio i personaggi, le invenzioni di Rick e le ambientazioni. Per tutti gli episodi siete accompagnati da un’aura di imprevedibilità pronta a esplodere in ogni momento. La famiglia è costituita in maniera molto classica: padre, madre, figlio e figlia, con l’aggiunta del nonno scienziato. Un uomo di scienza completamente follo, perché non si tratta di un matematico o un pignolo studioso che ci annoia con le sue scoperte. Una versione degenerata di Doc di Ritorno al futuro. “Grande Giove” è sostituito da epiteti non del tutto sobri. I rutti sono all’ordine del giorno come anche piccoli crimini intergalattici. Proprio così: INTERGALATTICI!

Come in Futurama, l’universo non è come lo conosciamo. Ci sono realtà parallele, mostri alieni, intelligenze artificiali, microcosmi schiavizzati, luna park corporali, riferimenti ad organi digitali ovunque e molto altro ancora.

I due personaggi sono un chiaro riferimento ai due protagonisti di Ritorno al futuro; in particolare Morty ha assonanza con il nome Marty McFly, mentre lo stile grafico del nonno Rick ricorda il nostro grande Doc! Anche i vari episodi hanno una relazione con alcuni film cult, ma non ne fanno una semplice parodia. Si ispirano a queste pellicole creando un prodotto completamente nuovo e originale. Senza spoilerare nulla vi cito solo alcuni film da cui prendono le geniali intuizioni degli episodi: Jurassic Park, Inception, Incontri ravvicinati del terzo tipo, Titanic, ma anche serie come Game of Thrones e Doctor Who.

Inoltre è estremamente divertente. Cos’altro aspettate?

3) The Crown

The Crown (1440×763)

Abbandoniamo l’animazione per parlare di una serie tv dai toni drammatici: la vincitrice dei Golden Globe 2017 come miglior serie drammatica: The Crown.

La serie segue le vicende della regina d’Inghilterra Elisabetta II. Si tratta di un prodotto originale Netflix che sin dal suo rilascio ha riscosso molto successo. Come suggerisce il titolo, ciò che stiamo per vedere non è semplicemente un’autobiografia della regina d’Inghilterra. La Corona, un freddo oggetto, rappresenta un’istituzione imprescindibile. La regina, interpretata da Claire Foy, dovrà riuscire a trovare il giusto equilibrio tra i suoi doveri e i suoi sentimenti. Cosa è più importante? I doveri di governante, o quelli di moglie, madre, sorella e figlia? La regina Elisabetta proverà sulla sua stessa pelle cosa significa portare la Corona sulla sua testa.

Molto importanti sono i vari personaggi che ruotano attorno alla Corona e al palazzo reale. Oltre ai vari consiglieri di corte e parenti, abbiamo anche il governo, guidato da Winston Churchill, un fantastico John Lithgow (uno degli episodi più belli si concentra principalmente sul suo personaggio e su un famoso dipinto perduto). Il marito Filippo destabilizza non poco l’equilibrio che la regina cerca di costruirsi. Anche lo scandaloso amore della sorella diviene una questione di Stato che mina alla serenità della famiglia reale. Altri apparentemente piccoli problemi verranno affrontati in questa Serie Tv che ci tengono saldamente incollati allo schermo nonostante già sappiamo come andrà a finire. Dovreste cominciarla subito!

4) The IT Crowd

The It Crowd
The IT Crowd (1920×1080)

Quando siete a lavoro o a casa e avete un problema con il vostro portatile, cosa fate? Una soluzione potrebbe essere quella banale di “spegnere e riaccendere”. Altrimenti potete contattare i super nerd di The IT Crowd.

La madre britannica di The Big Bang Theory. Mi piace molto la serie statunitense, che per certi versi è molto diversa da quella britannica. Tuttavia, se volete vedere i veri nerd vecchio stile, non potete perdervi questa serie, una sitcom priva di trama orizzontale. Alcuni episodi sono inevitabilmente collegati tra di loro ma spesso seguono un filo verticale completamente folle e distaccata dal resto.

La serie tv è ambientata negli uffici della Reynholm Industries, una società londinese fittizia. Nel seminterrato degli uffici è collocato il reparto IT, dove lavorano i nostri protagonisti. Ai due tecnici inetti viene affiancata le figura femminile di Jen, e da quel momento la squadra formata verrà così descritta da loro capo Douglas Reynholm: “una persona intraprendente e dinamica (Jen Barber), un genio (Maurice Moss) ed un uomo irlandese (Roy Trenneman)“. Jen tuttavia non ha alcuna competenza in campo informatico nonostante il suo CV dica l’esatto opposto. Per il gruppo inizia una collaborazione lavorativa tra gag e siparietti esilaranti.

I personaggi sono i veri protagonisti. I principali sono Roy TrennemanMaurice Moss e Jen Barber, mentre quelli secondari danno quel tocco in più, poiché rappresentano delle macchiette indimenticabili. Chi conquisterà i vostri cuori è Moss che sembra vivere in una realtà tutta sua. Se amate le Serie Tv comedy dovreste vedere subito The IT Crowd.

Comunque in caso di emergenza non disperate, c’è un numero molto semplice e a portata di mano:

0118 999 881 999 119 725… 3

Facile, no?

5) Peaky Blinders

Peaky Blinders (1297×1463)

Ci vuole una serie tamarra, ma con stile. Qui non si tratta di un prodotto frivolo e insignificante. La tecnica di questa serie è a livelli cinematografici. Per non parlare della colonna sonora. 

Fan di Broadwalk Empire, questa è la serie che fa per voi. Molti l’accostano alla produzione di Scorsese, con la quale condivide le tematiche “gangster”. Si tratta di una serie britannica incentrata sulla vita di una famiglia di Birmingham post prima guerra mondiale.

Il nucleo familiare è costituito da tre fratelli: Thomas, Arthur, John Shelby e la zia chioccia Polly Gray. Insieme formano i Peaky Blinder, un gruppo di “gangster” che cerca di ottenere il controllo di Birminghan e non solo. Così chiamati per le lame nascoste nel retro del berretto, i Peaky Blinders, guidati da Thomas, secondogenito della famiglia Shelby, cercano di ottenere rispetto e potere. 

Tommy è interpretato da Cillian Murphy, famoso per aver girato alcuni film con Nolan e Boyle. L’attore, nel suo primo vero ruolo da protagonista, è semplicemente magnetico. Tra ingegno, fortuna, amore e famiglia Thomas si farà strada pian piano tra le gang, non solo della sua città. Gli affari sono affari ma l’amore e la famiglia giocano un ruolo di primo piano nelle sue mire espansionistiche. Nonostante le azioni discutibili dei fratelli Shelby non potrete non amarli.

Un altro personaggio degno di nota è la zia Polly. Una donna forte e indipendente che gestisce le finanze dell’intera famiglia. Come una mamma tratta i nipoti col giusto riguardo e un attenta protezione. Conosce i difetti di ognuno e sa come consolarli, consigliarli e spronarli. Una madre non vorrebbe mai abbandonarli, ma una volta cresciuti devono intraprendere la loro strada.

Sam Neill veste i panni della legge: è l’ispettore Campbell. Dovrebbe rappresentare l’istituzione ma in realtà è il più sporco che ci sia. Le sue azioni sono puramente al proprio vantaggio. La sua ossessione per gli Shelby tuttavia non sarà ripagata. Inoltre nella seconda stagione c’è Tom Hardy nei panni di un ebreo capo di una gang. Cosa volete di più? Vi troverete a guardare una miniserie da sei episodi e non ne potrete più far a meno. 

6) Animal Kingdom

Animal Kingdom serie tv
Animal Kingdom (1296×730)

Avete visto l’omonimo film australiano del 2010 di David Michôd? No? Male, fatelo perché è un film fantastico. La “moda” del momento è quella di partire da un prodotto cinematografico e crearne una serie affilata. Animal Kingdom fa parte di questo filone.

Michôd, autore di The Rover (un film australiano post apocalittico da non perdere), aveva rilanciato con il film attori del calibro di Guy Pearce, Joel Edgerton e Ben Mendelsohn. Inoltre la grandissima Jacki Weaver, madre e boss della famiglia (perché si tratta di una faglia di gangster australiani), aveva addirittura ricevuto una nomination agli Oscar per la sua interpretazione.

Una manovra simile è stata fatta nell’assegnare il ruolo della madre-boss nella serie. I produttori hanno chiamato una vecchia gloria di Hollywood: Ellen Barkin. Il ruolo della madre Janine Cody era molto particolare in quanto capo di una gang mafiosa composta principalmente dai suoi cinque figli. La relazione con essi è morbosa, come nel film così nella serie, e da una notevole sfaccettatura al personaggio.

David, regista del film, si era ispirato ad una vera famiglia australiana, in particolare di Melbourne: i Pettingill. Con un’accoppiata vincente recuperate sia il film che la serie. E’ stata confermata anche una seconda stagione di conseguenza non è il caso di perderla.

7) The OA

the oa serie tv
The OA (640×360)

Una delle serie più discusse nella storia di Netflix, dopo essere arrivata quasi in sordina. Hanno fatto una pubblicità a pochi giorni dall’uscita, ma precisa e mirata. Sotto questo aspetto in casa Netflix sono molto abili. Spinti da rinnovato entusiasmo cominciamo una nuova Serie Tv.

Prairie Johnson è una giovane donna scomparsa da casa da sette anni. Finalmente si ricongiunge con la sua famiglia, ma una sconvolgente rivelazione mette forse alla luce un mistero: la ragazza da tempo cieca ha miracolosamente riacquistato la vista. Tutti cercano di interrogarla su cosa sia successo in questi sette anni, ma Prairie inspiegabilmente non rivela alcun dettaglio. L’FBI, la famiglia e il resto della comunità cercherà in tutti i modi scoprire la verità. Si creerà inoltre un forte legame tra lei e gli altri personaggi, i soli ai quali racconterà la sua storia. Una serie capace di distorcere la realtà.

Una serie interessante? Sì, decisamente.

Mi è piaciuta? Non lo so.

Ti lascia delle forti emozioni. Un misto tra capolavoro e presa per i fondelli, ma in definitiva merita almeno una visione. Il consiglio è quello di iniziarla e dargli una piccola opportunità. Non è il caso di aggiungere altro, perché potrei rovinarvi l’intera visione. Tuttavia il primo impatto è devastante. Un pilot molto lungo con una piccola sorpresa finale che sottolinea il valore di alcune produzioni Netflix. Sarete rapiti da The OA, amerete i suoi personaggi per poi odiarli e infine provare un nuovo profondo amore (?).

8) Sherlock

serie tv
Sherlock (640×360)

Sherlock Holmes e il suo assistente John Watson non hanno bisogno di presentazioni. Le innumerevoli trasposizioni cinematografiche ne sono un chiaro esempio e il personaggio è entrato a far parte dell’immaginario collettivo. Inoltre, si tratta di sole quattro stagioni da tre episodi, più uno speciale; è vero durano un’oretta e mezza circa, ma facilmente fruibile. Devo ammettere di preferire Sherlock quando è dosato settimana dopo settimana, ma nulla vieta di spararsi una grande maratona.

Il tono cinematografico è una delle caratteristiche che più mi affascinano, e Benedict Cumberbatch ha creato un personaggio fantastico che lo ha reso una star globale. Tuttavia non ha rinnegato le sue origini tornando nella serie che lo aveva lanciato con la quarta stagione.

Parlare in generale della serie sarebbe riduttivo perché ogni episodio, essendo molto lungo, andrebbe analizzato nel dettaglio, e noi di Hall of Series lo abbiamo fatto. 

Prime due stagioni molto impressionanti, salvo poi incappare in una piccola caduta nella terza stagione. La quarta stagione ha creato una piccola frattura tra i fan, ma in generale ho notato un certo apprezzamento. Una serie che merita. La amerete, la odierete, vi riconquisterà.