Hannibal Lecter e Sherlock Holmes. Non certo nomi comuni, per l’unicità dei loro significati e tutto ciò che di cinematografico e letterario è a loro collegato. Hannibal Lecter è un dottore e un antropofago, che entra nella mente delle proprie vittime per divorarne poi la carne viva. Sherlock Holmes è il detective più famoso del mondo, un personaggio le cui capacità superano ogni limite umano e che per questo viene visto come un “freak”.
Questi due complicati e sfaccettati personaggi hanno dato origine negli ultimi anni a due Serie Tv omonime, “Hannibal” conclusasi nel 2015, e “Sherlock” con la sua quarta e ultima stagione datata 2017. Ma il Dottor Hannibal e il detective Holmes non sono certo arrivi recenti. Il freddo dottore è infatti nato dall’opera letteraria di Thomas Harris “Il silenzio degli innocenti”, resa celebre con l’omonimo film. Mentre Holmes è in assoluto il personaggio letterario più rappresentato sullo schermo di sempre, con alle spalle una infinita fila di film, Serie e documentari. Le loro ultime trasposizioni sul piccolo schermo hanno riscosso molto successo, con un numero sempre crescente di spettatori che hanno permesso di far conoscere i loro interpreti anche all’estero.
Ormai si sono concluse entrambe, con dei finali sorprendenti e anche di numero superiore a quello mostratoci sullo schermo, come potete leggere qui e qui. Ma, nel ricordarle, possiamo creare un particolare confronto.
E cercare di capire perchè i due protagonisti, il killer e il detective, sono tanto simili quanto diversi tra di loro, pur conservando il medesimo fascino. Cosa potrebbe mai accostare il mondo sanguinoso e quasi animalesco di Hannibal a quello del razionale Sherlock Holmes? Molto di più di quel che appare in realtà.
Crimine e Giustizia
Hannibal e Sherlock si presentano come due visioni diametralmente opposte del mondo giallo e poliziesco. Lecter è il killer ossessionato dalla carne umana che sceglie le sue vittime attentamente, seguendo un suo preciso codice morale. Il suo mondo è un dipinto dalle tinte fosche, in cui gli unici colori sono bianco o nero. Per Hannibal non ci sono zone d’ombra, ogni persona che incontra viene posta sotto il suo attento esame. L’umanità vista dal Dottor Lecter si divide quindi in chi merita o non merita la morte. E gli ultimi, non più visti come esseri umani degni di essere chiamati tali, divengono solo e letteralmente dei pezzi di carne, al pari di semplici animali. Hannibal è ben cosciente di stare dalla “parte sbagliata”, ma sappiamo bene che non si pone problemi nel mettere in pratica il suo particolare metro di giudizio.
E in alcuni casi lo troviamo persino più umano di quelle “vittime” che spesso non sono innocenti. Ma, alla fine, agli occhi della società civilizzata, il criminale è pur sempre lui.
Nella società delle leggi quindi, è colui che opera per giustizia a dover catturare il criminale. A Londra chi che opera per giustizia è Sherlock Holmes. Sherlock è assolutamente dalla parte della ragione e del vero. Il detective cerca di colmare le lacune che una “normale”stazione di polizia come Scotland Yard non riesce a riempire. La vista di Sherlock Holmes va spesso oltre oltre l’umana comprensione, ma non certo grazie a fenomeni paranormali o fantastici. Le capacità di Sherlock Holmes sono frutto di un’intelligenza acuta e largamente sopra la media, di un’attenzione precisa ai dettagli e di una memoria organizzata a dovere. Holmes è all’apparenza un paladino della giustizia perfetto. Anche se conosciamo benissimo le sue pecche, è pur sempre il detective migliore del mondo (scusa Batman).
E , messi di fronte a questo particolare confronto, tra chi infrange la legge e tra chi la difende, a volte non sappiamo proprio per chi fare il tifo.